Arriva su Netflix dal 3 novembre il film Sly, il documentario con cui il regista Thom Zimny ripercorre la carriera di un mito di Hollywood, Sylvester Stallone. Noto in tutto il mondo per personaggi iconici come Rambo o Rocky, Stallone ha una storia personale che potrebbe essere essa stessa un film.
Sly, il film targato Netflix, parla tanto della vita e della carriera dell’attore, sceneggiatore, regista e produttore candidato all’Oscar quanto dei personaggi a cui ha dato vita nel corso degli anni, offrendo uno sguardo attento e intimo ai trionfi e alle lotte di Stallone.
Il ruolo della vita
Chi è Sylvester Stallone? Una delle prime risposte che saltano alla mente è Rocky Balboa, ovviamente, ma anche John Rambo e Barney Ross, l’uomo che guida la squadra di vecchi eroi d’azione meglio conosciuta come “i Mercenari” (di cui recentemente abbiamo visto al cinema un quarto capitolo). Ma è anche un artista che ha trascorso l’ultimo mezzo secolo cercando di dimostrare di essere molto più di un semplice ragazzo cresciuto a Hell’s Kitchen ai critici, alla sua famiglia e, soprattutto, a se stesso.
Mentre Stallone fa letteralmente le valigie per trasferirsi da Hollywood a Palm Beach, nel film Netflix Sly il regista Thom Zimny (autore del documentario Western Stars, riflessivo e disinvolto, su Bruce Springsteen) lo aiuta a vagliare il suo bagaglio metaforico e a fare i conti con il suo status di pietra di paragone culturale.
Il film Sly, disponibile su Netflix da novembre, ci mostra i difficili inizi di Stallone a New York City quando da ragazzo problematico scappava da un ambiente domestico non proprio idilliaco per andare a vedere film tutto il giorno con il fratello Frank prima di far rientro a casa e mettersi lui stesso a scrivere sceneggiature. Zimny guida Stallone nel suo viaggio sulle montagne russe della sua carriera, esplosa quando Rocky, un personaggio per la cui interpretazione Sly ha dovuto lottare parecchio nonostante avesse lui scritto la sceneggiatura del film, lo ha catapultato a un livello di celebrità che era impreparato a gestire.
Il film Netflix Sly, inoltre, vede Stallone esplorare, forse per la prima volta, come la vulnerabilità e la gentilezza riflessiva di Rocky Balboa gli abbiano permesso di passare decenni a filtrare le sue esperienze impossibili attraverso il dramma e di essere l’uomo che ha sempre voluto essere. In fondo, c’è una ragione per cui quello di Rocky è sempre stato il ruolo della vita di Sylvester Stallone.