Sulla terra leggeri è il film della regista Sara Fgaier che sarà presentato al Festival di Locarno nella sezione Concorso Internazionale. Prodotto da Limen, Avventurosa e Dugong Films con Rai Cinema, il film Sulla terra leggeri arriverà nelle sale italiane distribuito da Luce Cinecittà.
Interpretato da Andrea Renzi, Sara Serraiocco, Emilio Francis Scarpa, Lise Lome, Maria Fernanda Candido, Stefano Rossi Giordani, Amira Chebli ed Elyas Turki, racconta la storia di Gian, un uomo che lotta contro l’oscurità di un’improvvisa amnesia. Miriam, la figlia che sembra non riconoscere, gli consegna un diario, scritto a vent’anni, che ruota tutto intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nell'arco di una notte. Solo cercando Leila Gian potrà ritrovare se stesso. Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita?
La trama del film
Gian, il protagonista del film Sulla terra leggeri, è un professore di etnomusicologia sessantacinquenne. In lotta con l’oscurità causata da un'improvvisa amnesia, è perseguitato da frammenti di passato, che emergono nella sua mente con l’apparenza sgranata di remote immagini d’archivio.
Miriam, la figlia che sembra non riconoscere, si trasferisce nel suo appartamento con il figlio Elyas e dà a Gian un diario scritto a vent’anni, i cui eventi ruotano intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nello spazio di una notte. Queste emozioni aumentano il dolore di Gian ma lo spingono a recuperare la sua memoria.
Chi è questa donna che ha avuto una tale importanza nella sua vita? Dov’è adesso? Come è possibile che l’abbia dimenticata?
Immagini nitide del passato gradualmente prendono il posto del suo presente incolore. Solo cercando Leila Gian potrà ritrovare se stesso. Qual è il meccanismo che muove i nostri ricordi? Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita? E cosa succede se l’amore della nostra vita ci dimentica?
Sulla terra leggeri: Le foto del film
1 / 6La visione della regista
“Attraverso la ricerca dei suoi ricordi perduti, Gian affronta una domanda universale: esistiamo davvero senza amore? L'amore come specchio ultimo dell'esistenza: l'unico strumento per dare un senso alla nostra vita”, ha spiegato Sara Fgaier, la regista del film Sulla terra leggeri.
“Prendendo come punto di partenza il topos dell'amnesia, il film indaga il rapporto tra memoria e amore e tra chi siamo e chi eravamo un tempo. È solo perdendo se stesso che Gian può trovare un percorso verso la conoscenza di sé e sperimentare una rivelazione: dimenticare è stato l'unico modo per eludere ciò che aveva davanti agli occhi e che solo ora ha il coraggio di vedere e comprendere”.
“Gian vuole scoprire la sua vita passata e, in questo senso, la sua ricerca diventa qualcosa che tutti affrontiamo: la lotta con i ricordi per cercare di salvare dall’oblio l’esercito dei chi siamo e dei chi siamo stati. Come un moderno Orfeo, vuole smetterla di voltarsi e in qualche modo possedere il ricordo dell’amata sforzandosi di essere all'altezza della prova più difficile: perdere qualcuno ed imparare a ritrovarlo”.
Sara Fgaier è una regista, montatrice e produttrice italo-tunisina. Ha studiato Storia e Critica del Cinema presso L’Università di Bologna. Ha poi continuato la sua formazione cinematografica all’interno del laboratorio di regia di Marco Bellocchio frequentando per un anno la scuola di Bobbio nel 2005-2006.
Con alle spalle diversi cortometraggi, nel 2008 ha fondato Avventurosa, una società di produzione indipendente, insieme a Pietro Marcello. Dalla loro collaborazione, è nata una serie di film dei quali Fgaier è montatrice e produttrice, come La bocca del lupo e Bella e perduta. Dal 2010, ha deciso di consacrare una parte del suo tempo all’insegnamento in diverse scuole di cinema. Per cinque anni è stata responsabile del montaggio all’interno del Corso di Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Sulla terra leggeri è il suo primo film.