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La bella estate in cui Delphine imparò ad amare Carole

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Per il ciclo Pride va in onda su Cielo il film Summertime – La belle saison, diretto da Catherine Corsini. È la storia d’amore tra due donne sullo sfondo del movimento femminista parigino degli anni Settanta.

Cielo trasmette in prima visione tv lunedì 10 luglio il film Summertime – La belle saison, diretto da Catherine Corsini. La regista che all’ultimo Festival di Cannes ha presentato il film Homecoming, in Summertime – La belle saison racconta la storia di Delphine, una giovane figlia di contadini che nel 1971, per liberarsi dalle catene della famiglia e raggiungere la piena indipendenza economica, si trasferisce a Parigi. Nella capitale, fa la conoscenza di Carole, una donna parigina che vive con Manuel ed è coinvolta in prima persona nei fermenti del movimento femminista. L’incontro sconvolgerà le esistenze di entrambe, coinvolte in un’intensa relazione amorosa.

Interpretato da Izïa Higelin e Cécile de France, il film Cielo Summertime – La belle saison è un racconto incantevole sull’infatuazione del primo amore e affronta temi universali legati al concetto di identità, parità di diritti, responsabilità e, soprattutto, libertà.

La trama del film

Il film Cielo Summertime – La belle saison ha al suo centro la relazione tra Delphine (Izïa Higelin) e Carole (Cécile de France). La prima è una ragazza di campagna che desidera rompere i ponti con la mentalità conservatrice del paesino in cui vive mentre la seconda è una parigina femminista antiborghese che convive con il fidanzato di lunga data, idealista e militante quanto lei, Manuel (Benjamin Bellecour). Entrambe si sono ritrovate a doversi confrontare con le rigide norme sociali degli ambienti in cui risiedono fino a quando il destino non fa sì che si incontrino e capiscano fino a che punto sono disposte a spingersi per diventare le donne che vorrebbero essere.

Delphine, all’inizio della storia, lavora nell’allevamento di mucche dei genitori Maurice e Monique (Jean-Henri Compère e Noèmie Lvovsky) e da sempre è attratta dalle donne. Ha sopportato l’ipotesi di dover andare in sposa al contadino Antoine (Kévin Azaïs) solo per tenere a bada le preoccupazioni dei genitori fino a quando, sempre più frustrata dal pensiero di dover abdicare alle convinzioni, non decide di lasciare casa per trasferirsi a Parigi e vedere cosa ha da offrirle la grande città.

Ed è nella capitale francese che Delphine incontra Carole e il gruppo di attivisti che combattono i pregiudizi che le donne affrontano tutti i sacrosanti giorni. La loro alchimia e condivisione di ideali è forte, tanto che Delphine non esita a prendere a cuore le battaglie di Carole, impegnandosi in prima linea nella lotta per il diritto all’aborto e per i diritti degli omosessuali senza pensare alle inevitabili conseguenze.

La passione si trasforma presto in amore ma la loro relazione viene turbata dall’improvvisa malattia del padre di Delphine. La ragazza è così costretta a tornare a casa e a prendere le redini della fattoria, portando però con sé gli ideali che aveva abbracciato in città. Inevitabilmente in lei torna anche la paura di mostrare apertamente la sua identità sessuale e, quando Carole arriva in visita, non può fare a meno di respingerla mentendo anche a sua madre. Chi o cosa scegliere tra l’amore e la responsabilità che sente verso la famiglia?

Il poster internazionale del film Cielo Summertime - La belle saison.
Il poster internazionale del film Cielo Summertime - La belle saison.

Femminismo e libertà dagli stereotipi

“Volevo rendere omaggio alle donne femministe degli anni Settanta, che sono state spesso denigrate e definite come nevrotiche affamate di sesso”, ha spiegato Catherine Corsini, la regista del film Cielo Summertime – La belle saison. “Per anni, non sono stata una femminista convinta e quasi concordavo con la definizione che si dava di loro. Poi, ho realizzato che molti dei benefici e dei diritti di cui godo oggi sono frutto delle loro battaglie e campagne. Molte di loro erano omosessuali e, grazie al movimento, sono riuscite a farsi ascoltare. Oggi non vede niente di simile in giro: il movimento femminista degli anni Settanta aveva invece vitalità e audacia”.

Tuttavia, nel corso del film, il racconto del movimento femminista si intreccia con il viaggio personale e intimo delle due protagoniste, Delphine e Carole. “Non è stato facile trovare una storia da far risultare credibile e diversi sono stati i confronti in fase di sceneggiatura”, ha proseguito la regista. “Come puoi sposare una causa, mostrarti coraggiosa per il bene degli altri ma faticare a difendere quella stessa causa in ambito personale e privato? Delphine si sente a disagio nella sua vita privata, eppure non le manca il coraggio di impegnarsi per far liberare un uomo incarcerato perché è gay o di lanciare polmoni di vitello contro un medico anti-abortista”.

Nonostante le premesse, però, il film Cielo Summertime – La belle saison non finisce con un “e vissero tutti felici e contenti”. “Dietro la decisione di non avere un lieto fine scontato c’è il presupposto per cui le donne devono ancora far tanta strada per la loro emancipazione e il loro riconoscimento. C’è una scena finale violentissima in cui la madre di Delphine si scaglia contro Carole definendola al pari di un diavolo che è entrata in casa sua. È la paura che la fa reagire in quel modo. La paura dell’ignoto, di qualcosa che ai suoi occhi è inconcepibile e anormale: l’omosessualità della figlia”.

Summertime - La belle saison: Le foto del film

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