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Sentimenti repressi e spiriti malvagi nel film horror di Rai 4

talk to me film
Arriva su Rai 4 Talk to Me, un film horror con protagonista una diciassettenne che, affranta per la morte della madre, farebbe di tutto per riaverla con sé. Anche sacrificare la vita di una persona a lei cara.
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Rai 4 trasmette il 15 maggio in prima visione tv il film Talk to Me, un teen horror soprannaturale. che era stato distribuito nelle nostre sala da Plaion Pictures . Dai produttori di Babadook, il film di Rai 4 Talk to Me vede tra i protagonisti anche la star internazionale de Il Signore degli Anelli Miranda Otto e segna il debutto alla regia dell’emergente duo australiano composto dai gemelli Danny e Michael Philippou, già molto noto per aver firmato e diffuso video horror-comedy controversi sul loro canale YouTube RackaRacka, generando oltre 2 miliardi di visualizzazioni.

Definito come “uno dei film più spaventosi del decennio”, Talk To Me è una discesa all’inferno che ha inizio quando dei ragazzi si spingono troppo oltre aprendo le porte al mondo degli spiriti. Un gruppo di giovani ragazzi – interpretati da Sophie Wilde (Bird), Alexandra Jensen (Beat), Joe Bird (Rabbit), Otis Dhanji (Aquaman) – si imbattono in una serie di video virali che ritraggono gli effetti sconvolgenti di un gioco al limite del soprannaturale: una seduta spiritica in cui il soggetto entra in contatto con gli spiriti dell'aldilà attraverso una mano imbalsamata che funge da portale tra i due mondi.

In cerca di una distrazione nell’anniversario della morte di sua madre, l’adolescente Mia (Sophie Wilde) e il suo gruppo di amici decidono di cimentarsi in una prova di coraggio evocando gli spiriti seguendo il semplice rituale in un pericoloso gioco al rilancio, accettando a turno di sfidarsi ad aprire il varco che collega vivi e morti fino a infrangere le regole del gioco. I giovani amici vivranno un’esperienza sconvolgente e si ritroveranno intrappolati in un vortice di terrore causato dalle misteriose forze soprannaturali sprigionate dal rituale.

La trama del film

Nell’anniversario della morte di sua madre, la diciassettenne Mia (Sophie Wilde) si sente sola più che mai. Stanca di vedere suo padre triste e addolorato, si rifugia in casa della migliore amica Jade (Alexandra Jensen), perché in verità è lì che vorrebbe vivere, con la solidale madre Sue (Miranda Otto) e il buffo fratellino Riley (Joe Bird). Ha inizio così il film di Rai 4 Talk to Me, che dalle atmosfere drammatiche prende una piega diversa quando un video di Snapchat su una possessione spiritica diventa virale nella scuola che Mia frequenta.

Nel video, Mia intravede un’opportunità per richiamare l’attenzione di Jade, che ultimamente ha occhio solo per Daniel (Otis Dhanji), colui che è stato il primo fidanzatino di Mia stessa. Ed è così che Mia convince gli scettici Jade e Daniel a prendere parte a una seduta spiritica. Attraverso l’uso di una mano imbalsamata di ceramica, apparentemente ricavata dal braccio amputato di un medium, si viene temporaneamente posseduti: all’inizio, sembra una nuova forma di divertimento ma i ragazzi hanno solo 90 secondi di tempo per esorcizzare lo spirito, che altrimenti resterà per sempre con loro.

Pronunciando la fatica frase “Parla con me”, Mia viene posseduta da un’entità e perde il controllo del suo corpo. Da tanto tempo, non provava un’emozione così forte e intensa, tanto da voler ripetere l’esperienza in una nuova seduta. Questa volta, Jade e Mia lasciano partecipare anche il tredicenne Riley. Ed è proprio Riley a essere posseduto da uno spirito che afferma di essere la madre di Mia. Nel disperato tentativo di continuare a parlare con colei che più di tutto le manca, Mia infrange la regola dei 90 secondi, lasciando che l’entità infligga terribili ferite al fratellino di Jade.

Mentre Riley è trasportato d’urgenza in ospedale, rimanendo privo di sensi, Mia continua a ricevere le visite degli spiriti: non sono tornati nel loro mondo e vogliono Riley. Dopo aver scoperto che il precedente proprietario della mano si è suicidato su spinta degli stessi spiriti, Mia e Jade per salvare Riley decidono di entrare di nascosto in ospedale e tentare di praticargli un esorcismo ma il tentativo è inutile.

Sempre più in preda di visioni inquietanti e figure paranormali malvage, Mia lotta per mantenere la sua salute mentale ma non smette di usare la mano…

Il poster italiano del film Talk to Me.
Il poster italiano del film Talk to Me.

Gli orrori dell’adolescenza

“Il passaggio dall’infanzia all’età adulta è qualcosa che da sempre ci affascina”, hanno commentato Danny e Michael Philippou, i due registi del film di Rai 4 Talk to Me. “È quella fase della vita in cui si corrono dei rischi le cui conseguenze sono più crudeli del previsto e in cui nel tentativo di divertirsi certe spinte portano verso una negatività che non è reale. In pratica, si diventa il peggior nemico di se stessi”.

“Mia, la nostra protagonista, cerca di affrontare tutto ciò che solitamente affronta un’adolescente ma non è in grado di accettare la morte della madre, avvenuta due anni prima. Le sue emozioni represse le creano un costante stato d’ansia a cui cerca di scappare sperimentando la possessione spiritica. Ne ottiene sollievo perché per qualche attimo non è più lei ma, come tutto ciò che è divertente, ben presto ne matura una dipendenza tossica e pericolosa: gli spiriti la convincono che deve uccidere un ragazzino a cui vuole un immenso bene”.

“Nel film Talk to Me, l’orrore del mondo reale deriva dalle conseguenze di un comportamento sconsiderato messo in atto come valvola di sicurezza mentre l’orrore soprannaturale dalle conseguenze del rilascio dei sentimenti repressi. Il film è un ritratto fedele del fatto che in adolescenza non si sa come affrontare i sentimenti e si ricorre a vie di fuga che finiscono per alterare la mente”.

Talk to Me: Le foto del film

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