The Adam Project è uno di quei film originali di Netflix che vale la pena di vedere anche solo per il cast. A dirigerlo è Shawn Levy, regista canadese che ha alle spalle numerosi titoli di successo (come la trilogia Una notte al museo) ma soprattutto la serie Stranger Things. Protagonista ne è l’attore Ryan Reynolds, che Levy ha già diretto nella commedia Free Guy. Accanto a lui recitano attori del calibro di Mark Ruffalo, Jennifer Garner, Catherine Keener e Zoe Saldaña, e il piccolo Walker Scobell.
Della trama del film fino a oggi sono trapelati pochissimi dettagli. Reynolds veste i panni di Adam, un pilota che è costretto a viaggiare nel tempo per salvare il futuro. Il viaggio, rompendo tutti i limiti della fisica e della logica, gli darà la preziosa occasione di relazionarsi con se stesso da ragazzino e di rivedere la sua relazione con il padre. Solo facendo i conti con il passato, Adam potrà guardare al futuro con occhi diversi.
Il rapporto tra figli e genitori
Mischiando commedia, azione, avventura e fantascienza, The Adam Project, film targato Netflix, promette risate ma anche tanti buoni sentimenti. Del resto, i film con i viaggi nel tempo sono sempre stati forieri di riflessioni, come ci insegna il cult Ritorno al futuro. E i temi che The Adam Project affronta non sono da meno: il rapporto padre-figlio, l’appagamento dei desideri e il potere della nostalgia. La storia è l’adattamento di un romanzo di Jonathan Tropper, autore anche del romanzo This is Where I Leave You.
“Sono stato catturato dalle tante domande che The Adam Project solleva”, ha dichiarato il regista Levy. “E se potessi fare pace con il tuo passato? Se potessi, da adulto, tornare indietro, far pace con il ragazzino che eri e con i genitori che non hai capito quando stavi crescendo? Cosa accadrebbe se riuscissi a riconciliarti con loro e con il loro desiderio di una vita piena di saggezza e prospettive? Il più delle volte, quando ripensiamo ai nostri genitori, ci raccontiamo storie che sono molto diverse dalla realtà. Li vediamo o come perfetti o come gli antagonisti del nostro passato. Nessuno dei due estremi è vero. C’è sempre una via di mezzo”.
“Il film ha per me una valenza molto personale”, ha invece evidenziato Reynolds. “Mio padre è morto anni fa e per diverso tempo mi sono raccontato storie sul suo conto che mi hanno aiutato a capire i miei errori e le mie mancanze di figlio. C’è voluto tempo prima che realizzassi che erano storie e non realtà. Ho capito che ero arrabbiato con lui non perché era stato un cattivo padre ma solo perché era morto. Ecco perché ho trovato interessante Adam, il mio personaggio, e il suo viaggio nel tempo. Ha la possibilità di vedere il padre con occhi diversi. Per un momento, non sono più padre e figlio ma due uomini, con la stessa età, che si capiscono”.
I personaggi principali
- Adam
L’attore Ryan Reynolds ha portato molto della sua esperienza privata nel ruolo del protagonista di The Adam Project, il film Netflix disponibile dall’11 marzo. “Per me, il film rimane la storia di un padre e un figlio che si ritrovano, sebbene per farlo il protagonista sia costretto a varcare il continuum spazio-temporale. Penso che chiunque abbia perso un genitore coltivi il desiderio di potergli dire addio in un momento diverso da quando è sopraggiunta la morte. Anche perché, crescendo, si ha una prospettiva diversa della vita. È un desiderio universale. Visto l’argomento trattato, diversa è stata anche la mia prestazione attoriale. Ho la tendenza a non mostrarmi mai vulnerabile ma non ho avuto paura di sembrarlo nei panni di Adam. È come se avessi fatto pace io stesso con il carico che mi portavo sulle spalle nella vita di tutti i giorni”.
- Il giovane Adam
Nel suo viaggio nel tempo, Adam ritrova se stesso da ragazzino. Il giovanissimo Adam è interpretato dal tredicenne Walter Scobell, un esordiente che aveva alle spalle solo un ruolo in una rappresentazione scolastica. “Walker è arrivato sul set portando la sua innocenza e la sua naturalezza. Sono doti difficili da trovare in un attore bambino. Non sapeva nulla di recitazione ma aveva visto centinaia di volte Deadpool, uno dei più grandi successi di Reynolds. Lo abbiamo visto maturare sul set: i 58 giorni delle riprese lo hanno fatto diventare grande”, ha dichiarato il regista Levy.
- La madre di Adam
La trama di The Adam Project, il film inedito di Netflix, si concentra sulla relazione tra un padre e un figlio ma non dimentica le figure femminili. Una scena in particolare, quella in cui un Adam ormai adulto incoraggia la madre, regala uno dei momenti più toccanti del lungometraggio. La sequenza, in parte riscritta da Reynolds come un inno amorevole a sua madre, vede impegnata Jennifer Garner nei panni di Ellie, la madre di Adam. “È stata una delle scene più toccanti girate nella mia carriera”, ha confessato l’attrice. “Non riuscivo neanche a rileggerla perché avevo paura dei miei stessi sentimenti. L’ho riletta solo prima di girarla, in modo che le emozioni risultassero autentiche. Ne conserverò per sempre il ricordo, anche perché l’abbiamo realizzata l’ultimo giorno di riprese”.
- Il padre di Adam
Louis, il padre di Adam, ha nel film Netflix The Adam Project il volto di Mark Ruffalo. “Ho dei figli adolescenti e so da padre cosa significa passare tanto tempo lontano da loro per questioni di lavoro”, ha detto l’attore. “Le relazioni tra genitori e figli sono la cosa più importante da preservare. Ma il film ha anche un lato che mi ha portato a mostrare un mio lato inedito, quello comico. In più, mi ha permesso di ritrovare su un set Jennifer Garner, con cui nel 2004 avevo girato la commedia romantica 30 anni in un secondo: è stato un regalo per noi ma anche per i fan di quel film, ancora oggi tanto amato”.
- La moglie di Adam e la nemica da sconfiggere
In The Adam Project ciò che porta Adam a viaggiare nel tempo è la ricerca della moglie Laura, supportata da Zoe Saldaña. Catherine Keener dà, invece, corpo al personaggio di Maya Sorian. “Per la prima volta, il film Netflix mi ha dato la possibilità di interpretare una super criminale. È il nemico che Adam deve combattere e, sebbene all’inizio sembri solo una cattiva da abbattere, ha le sue buone motivazioni per fare ciò che fa”, ha dichiarato l’attrice.