Mentre su Rai 2 va in onda in chiaro la prima stagione della serie, su Prime Video arriva dal 5 dicembre l’attesissima The Bad Guy 2. Presentata in anteprima alla 22ma edizione di Alice nella Città e prodotta da Indigo Film con Amazon MGM Studios (con il supporto di Rai Cinema), la serie Prime Video The Bad Guy 2 unisce con maestria il genere crime alla black comedy, creando un racconto avvincente, ironico e profondamente umano.
Diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana, e scritta da un team di autori di talento tra cui Ludovica Rampoldi, Davide Serino, Fortunata Apicella e Giordana Mari, la serie ha conquistato il pubblico con il suo approccio innovativo e coraggioso rivelandosi uno dei progetti italiani più interessanti degli ultimi anni.
La storia ruota attorno a Nino Scotellaro, un magistrato siciliano che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia. Accusato ingiustamente di essere colluso con Cosa Nostra, Nino è condannato a un’esistenza di fuga e vendetta. Con una nuova identità, Balduccio Remora, si immerge nel mondo mafioso che aveva sempre combattuto, cercando di distruggere chi lo ha tradito. In un racconto che intreccia tragedia e commedia, la serie esplora i confini tra bene e male, trasformando un eroe in un antieroe in cerca di redenzione e giustizia.
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La seconda stagione
La serie Prime Video The Bad Guy 2 si concentra sulla ricerca dell’Archivio Suro, un tesoro di intercettazioni compromettenti che lega mafia e Stato. Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio) ha lottato una vita per arrivare a Mariano Suro (Antonio Catania), il Capo dei Capi di Cosa nostra, senza mai riuscirci. E ora che si trova davanti a lui, con la falsa identità di Balduccio Remora, “cugino dell’America del Sud”, è pronto a vendicarsi. Con lui c’è Teresa (Giulia Maenza), la figlia ultimogenita del boss, stessi sentimenti di rivalsa e un unico obiettivo: uccidere suo padre.
Ma quando Suro capisce che di fronte ha l'ex magistrato che lo ha perseguitato per una vita, fa leva sulla sua sete di verità: non ha agito da solo e lo dimostrano anni di intercettazioni con pezzi grossi dello Stato contenute in un archivio che ora, il fidato Calogero (Aldo Baglio) sta per portare dal boss.
Per Nino si apre un nuovo capitolo: capire chi ha aiutato Suro, soprattutto tra le persone a lui vicine, diventa di primaria importanza, a discapito di tutto, anche del sodalizio con Teresa. Ma Nino non è l'unico a volere l'archivio, anche per Luvi (Claudia Pandolfi), sua moglie, è questo l'obiettivo. Lì dentro c’è qualcosa legato al suo passato di cui vorrebbe disfarsi. Non immagina che il suo passato, e suo marito, siano più vicini di quanto possa credere.
Ad affiancare Luvi nella sua missione, viene inviato il Maggiore Stefano Testanuda (Stefano Accorsi), uno spietato agente dei Servizi, braccio operativo dello Stato nella guerra per il possesso dell'archivio. Archivio che finisce inaspettatamente nelle mani di Leonarda (Selene Caramazza), sorella di Nino e agente del Ros che ha così la prova di tutti quelli che hanno incastrato suo fratello.
Così mentre tutti lottano per arrivare all'archivio si creano sodalizi inaspettati, nuovi clan mafiosi e trattative con lo Stato 2.0. In un continuo gioco di ribaltamento di ruoli, dove i nemici e gli alleati si confondono, la seconda stagione di The Bad Guy è un ponte tra passato e futuro, tra i fantasmi dei rimpianti e il desiderio di una nuova, irraggiungibile vita. Ma si può davvero lasciare andare quello che siamo stati e scegliere quello che saremo?
Guardiamone subito una clip in anteprima esclusiva.
Vecchi e nuovi personaggi
Conosciamo da vicino i vecchi e nuovi personaggi che animeranno i sei episodi della serie Prime Video The Bad Guy 2.
I già noti
- NINO SCOTELLARO/ BALDUCCIO REMORA (Luigi Lo Cascio)
Dopo una vita da eroe, da magistrato integerrimo e temuto, Nino è stato incastrato e trasformato in un mafioso. Deceduto agli occhi del Paese nel tragico crollo del Ponte sullo Stretto, Nino è passato dalla parte dei “cattivi” con la falsa identità di Balduccio Remora, il “cugino dell’America... del Sud”. È cambiato, anche nel fisico. E nella prima stagione è arrivato a un passo dallo sconfiggere da mafioso il nemico che da magistrato lo aveva sconfitto. Poco importa se gli è costato una parte della sua anima.
Nella seconda stagione, però, Nino riceverà una rivelazione inaccettabile: i veri cattivi sono in realtà i suoi alleati di una vita. Vertici dello Stato, della magistratura, i cosiddetti “buoni”: loro lo hanno incastrato, loro hanno garantito per anni la latitanza del capo dei capi, sotto la minaccia dell’Archivio. È a questo punto che le due identità di Nino entrano per la prima volta in rotta di collisione. Che fare? Continuare lungo il cammino tracciato da Balduccio Remora, ammazzando Suro, compiendo la sua vendetta, rinunciando per sempre all’Archivio e alla verità? Oppure impossessarsi dell’Archivio e redimersi, riabilitando pubblicamente l’immagine di Nino Scotellaro e consegnando i veri colpevoli alla Giustizia?
Un dilemma che diventa più complesso man mano che Nino si avvicina alla certezza che la prima responsabile della sua caduta è la persona di cui più si è fidato, quella che ha più amato. Sua moglie, Luvi.
- LUVI BRAY (Claudia Pandolfi)
Quando un cognome pesa più di altri c’è sempre una colpa o un merito, e Luvi non ha ancora capito quale sia il suo caso. L’attentato a suo padre – magistrato simbolo della lotta alla Mafia – l’ha segnata per sempre. La reazione a tutto quel dolore è stata però imprevedibile. Luvi è diventata una brillante avvocata e, a differenza degli uomini della sua vita, i criminali ha preferito scagionarli. Per una persona così pratica la Giustizia è un concetto che sfuma nel quotidiano.
Per questo Luvi è rassicurante nella maniera più temibile e affascinante: ti senti al sicuro solo quando sta dalla tua parte. Tutti vorrebbero avere un posto nella testa di Luvi. Nel cuore di Luvi. Nel letto di Luvi. E invece c’è sempre stato solo spazio per suo marito, Nino Scotellaro. Non esiste limite umano, morale, etico, o giuridico, oltre cui Luvi non sia stata in grado di spingersi per proteggere l’uomo della sua vita.
Su questa verità si fonda la seconda stagione di The Bad Guy, e su questa verità si sfracellerà Nino. In un Paese in cui gli eroi vengono fatti saltare in aria, Luvi Bray è un’orfana spaventata, pronta a scendere a patti con Satana in persona, pur di salvaguardare l’unica cosa che le rimane. Così Luvi ha salvato Nino. E così l’ha perso. Il suo unico scopo, allora, è diventato cancellarla, quella verità che la rende ricattabile. Rompere il vaso di Pandora, l’Archivio di Suro. Così il passato può davvero distruggerlo per sempre. Solo che, in quel momento, Nino torna dal mondo dei morti. E tutto cambia.
- LEONARDA SCOTELLARO (Selene Caramazza)
Essere la sorella di Nino Scotellaro non è semplice. Essere un agente del Ros, donna e lesbica, tanto meno, ma Leonarda è riuscita a tenere tutto insieme. Nonostante il suo passato tormentato, è riuscita a fare carriera. È diventata, indiscutibilmente, una “buona”, tanto che in nome della sua devozione, quasi religiosa, all’Arma, ha creduto alle prove di colpevolezza di Nino e non alle sue parole. Poi ha scoperto che la verità era un’altra. E non potendo più salvare suo fratello ha deciso di vendicarlo.
Ha ereditato l’ossessione che ha accompagnato Nino per tutta una vita: arrestare Suro. E per raggiungere il suo obiettivo, ha forzato il sistema, fino alle estreme conseguenze, al fallimento, e alla sospensione dal servizio. Ora che è un cane sciolto a tutti gli effetti, Leo cerca di mettere insieme i pezzi. Fino a ricomporre un quadro devastante.
- TERESA SURO (Giulia Maenza)
Il suo cognome parla prima di lei: è la figlia più giovane di Mariano Suro, il Capo dei Capi. Di una bellezza eterea e sfuggente, pecora nera esiliata e usata dalla famiglia, Teresa ha trovato sé stessa nel corso della prima stagione, guidando insieme a Nino – che diventa, ignorando un’attrazione che entrambi si proibiscono, una figura paterna – una rivoluzione armata contro suo padre. Una coppia improbabile ma sorprendente di underdogs, che però sembra destinata a sciogliersi proprio nel finale dell’ultimo episodio: Suro è infatti pronto a uccidere Balduccio Remora e a riaccogliere sua figlia, degna erede, nella famiglia.
Proprio Teresa ribalterà tutto, concedendo al suo Balduccio il colpo mortale contro il suo nemico. È il ritorno di Nino Scotellaro dalle ceneri che mette tutto in discussione: gli obiettivi della coppia più strana di Cosa Nostra, all’improvviso, divergono. Teresa è proiettata verso il futuro, Nino ossessionato dal passato. Tradita dall’uomo che in prima stagione l’ha salvata dalla morte e riaccesa alla vita, Teresa si troverà impegnata nel percorso più difficile del mondo: diventare grande. Anche a costo di uccidere il padre: quello biologico e, chissà, quello putativo.
- MARIANO SURO (Antonio Catania)
Mariano Suro, detto anche lo squalo bianco, ha costruito pezzo per pezzo la sua ascesa al potere senza tralasciare nessun dettaglio. Atipicamente colto, per essere un leader di Cosa Nostra, è riuscito a tenere il potere nonostante la sua latitanza ventennale. Persino il magistrato Nino Scotellaro, che non ha mai smesso di stargli alle calcagna, non è riuscito a scoprirne nemmeno il volto. Almeno fino a quando…da giudice si è trasformato in un mafioso: Balduccio Remora, cugino dell’America del Sud. Ma anche quando l’incontro che Nino ha atteso per una vita avviene, per lui non sarà facile incastrare il boss.
Nel tempo, Suro si è assicurato la libertà con ogni mezzo possibile, sa che i nemici non si zittiscono solo con le bombe. E infatti, il suo strumento di ricatto per eccellenza non ha niente a che fare con un’arma: si tratta un archivio analogico contenente anni e anni di registrazioni compromettenti con grossi pezzi dello Stato. Ma se il possesso di quest’arma fine mondo gli garantisce infinito potere, non è in grado di proteggerlo dalla morte: Il boss è infatti gravemente malato di insufficienza renale. Mentre si trova a fare i conti con la propria nemesi, Nino Scotellaro, Suro, in bilico tra la vita e la morte, dovrà in fretta scegliere un erede.
- CATALDO SILVIO MARIA PALÀMITA (Fabrizio Ferracane)
Palàmita è il braccio destro di Suro. Ha iniziato da ragazzo a militare tra le file di Cosa Nostra. Si è fatto strada a colpi di arma da fuoco, le più svariate, che brandisce con la stessa disinvoltura con cui un dandy tiene il suo bastone da passeggio. C’è chi nasce con la camicia e chi con un fucile a pompa. Avete presente l’ordigno caricato con 30 chili di tritolo che aveva fatto saltare per aria Paolo Bray? Opera di Palàmita. Se Suro è Dio, Palàmita è il suo cespuglio infuocato.
E nemmeno quando, in fin di vita, viene folgorato dalla luce divina, ciò gli impedisce di fare il suo lavoro, l’importante è pentirsene. Palàmita ha mille facce, sa adattarsi, e quando si ritrova solo, senza più una guida, se non quella spirituale, si fa servo di nuovi poteri, perché no, anche del misterioso Balduccio Remora, “cugino dell’America del Sud”.
- MATTEO BOCCANERA (Alessandro Lui)
Matteo Boccanera ha poco più di trent’anni e l’aria di uno che potrebbe vivere per sempre con la propria madre, ma nonostante questo ha sempre avuto un sogno: uno studio di avvocati che portasse il suo nome. E Matteo ce l’ha fatta a metterlo in piedi…anche se in un garage su strada. E se la goffaggine è di casa più di quanto non lo sia il savoir-faire, il destino di Matteo ha incrociato quello di Luvi Bray, una delle avvocate più brillanti d’Italia.
Subisce il suo fascino dai tempi del tirocinio, da quando le portava i caffè e lei lo osservava con elegante indifferenza. A Matteo non sembra vero che da stagista è passato ad essere il suo collaboratore, è sicuro che questo sia l’inizio di una grande carriera e, forse, di una grande storia. Almeno fino a quando Luvi rivela un lato di sé che il buon Boccanera non avrebbe mai potuto immaginare. Ed è qui che per il giovane avvocato, potrebbero aprirsi altri, inaspettati, sbocchi lavorativi.
Nuovi personaggi
- STEFANO TESTANUDA (Stefano Accorsi)
L’agente scelto dei Servizi Stefano Testanuda è la versione made in Italy di Anton Chigurh di No Country for Old Men. Testanuda è tanto inabile nel relazionarsi con altri esseri umani quanto abile nel proprio lavoro. Cioè chirurgico, inflessibile, senza pietà. Messo in moto dallo Stato, nella persona del Ministro degli Interni Francesco Mormora, l’agente ha il compito di impadronirsi per primo dell’Archivio di Suro, l’arma di fine mondo che tiene sotto scacco lo Stato. A qualsiasi costo. E questo è il vero problema: perché una volta messo in moto, Testanuda non contempla né fallimenti né cambi di piano, finendo per diventare una scheggia impazzita nel campo di battaglia tra le istituzioni, la mafia e i nostri personaggi.
- CALOGERO ANDREA FASULO (Aldo Baglio)
Se Palàmita è il braccio destro, Calogero Andrea Fasulo è il braccio sinistro di Suro. Il compito affibbiatogli dal Capo dei Capi di Cosa Nostra è uno, e uno soltanto, ed è anche quello più delicato: mettere in salvo l’Archivio. Deve prenderlo dalla cassaforte di Suro nel pieno assalto delle famiglie rivali, proteggerlo e portarlo intatto al Capo dei Capi. Uomo d’azione, siciliano puro, il suo obiettivo è l’archivio e non lo perde di vista, esponendosi ai più disparati pericoli.
Ma che cos’è l’Archivio, che tutti cercano? Una semplice musicassetta. È in questo supporto analogico, infatti, che sono racchiuse le registrazioni che tengono in pugno lo Stato e che hanno permesso al boss di diventare il capo assoluto di Cosa Nostra. Niente di più semplice, soprattutto per chi come Calogero è latitante e accusato di estorsione, tentato omicidio e vilipendio di cadavere. Ma in questa stagione tutti vogliono l’Archivio. E così mentre Calogero cerca di portare avanti la sua missione, con un’abilità da supereroe, per lui rimanere in vita non sarà facile.
- FERRUCCIO ZIGRINO (Gianfelice Imparato)
Personaggio fondamentale per la trattativa Stato – Mafia, il Generale Ferruccio Zigrino, è il rappresentante delle forze armate presente alla trattativa Stato-Mafia che ha permesso a Suro di diventare il boss Mafioso più temuto nell’universo della nostra storia. Ambizioso e assetato di potere sin da giovane, ha trovato la sua opportunità di carriera perfetta tra lo Stato e Cosa Nostra. Ha presenziato infatti al primo, fondamentale tavolo della trattativa Stato-Mafia, al fianco di un giovane Mormora. Per rendere ossequio al boss e assicurarsi una posizione di favore, il generale ha portato in dono al boss un merlo indiano patriota capace di fischiettare l’inno d’Italia. Ha venduto l’anima al diavolo in cambio di una carriera ai vertici – ma lui direbbe per il bene del Paese: basta bombe, basta attentati, remember Machiavelli?
- ANNABELLA LEMARGO (Carolina Crescentini)
La dottoressa Annabella Lemargo, psicologa ed esperta in PTSD, è una sorta di Gillian Anderson in Sex Education, stessa algida empatia, ma zero senso dell’umorismo. Mandata in missione dal Ministero, è giunta al Ros di Palermo per supportare gli agenti nell’elaborazione della “tragica perdita del loro superiore”. Il suo motto, scritto a caratteri cubitali nella stanza che le è stata assegnata, sembra un mantra dello yoga ayurveda: “INSPIRA, ESPIRA, ESISTI”. La sua calma serafica e i suoi sermoni sull’importanza della coscienza di sé e della gestione della rabbia sono quanto di più lontano dai sentimenti che scuotono Leonarda in questa stagione. Eppure, quella voce suadente, l’abbigliamento decisamente sexy e un decolleté irresistibile non possono proprio lasciare indifferenti.
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