The Beekeeper è il film con Jason Statham che Leone Film Group e 01 Distribution portano in sala a partire dall’11 gennaio. Diretto da David Ayer e interpretato tra gli altri anche da Emmy Raver-Lampman, Josh Hutcherson, Bobby Naderi, Minnie Driver, Phylicia Rashad e Jeremy Irons, il film The Beekeeper racconta la spietata vendetta di un uomo che si trasforma in minaccia nazionale quando emerge il suo passato come membro di una potente organizzazione segreta chiamata i “Beekeepers”.
Un beekeeper è un agente di alto livello a cui si ricorre solo in situazioni estreme di emergenza nazionale. Quando Adam (Jason Statham), agente in pensione, intraprende per conto suo un’azione dopo aver scoperto una cospirazione tra le alte fila del governo, nessun meccanismo di sicurezza potrà impedirgli di ricorrere a tutte per sue risorse per fare giustizia.
Un alveare da difendere
The Beekeeper, il termine che dà il titolo al film con Jason Statham, significa letteralmente “l’apicoltore”. La specie umana interagisce con le api dalla notte dei tempi, ancor prima della nascita della civiltà. Esistono infatti raffigurazioni rupestri, come una rinvenuta in Spagna e risalente a migliaia e migliaia di anni fa, che mostrano come gli uomini già conoscessero il miele, circostanza confermata dal rinvenimento di alcuni recipienti con del miele commestibile all’interno delle piramidi egiziane.
Altrettanto atemporale è lo sfruttamento crudele dei più deboli e vulnerabili da parte di individui senza scrupoli e, di conseguenza, la necessità di un giustiziere, un eroe in grado di proteggere la società come un apicoltore protegge il suo alveare.
L’apicoltura e la civiltà sono quasi nate in parallelo, più di dieci mila anni fa, per una ragione molto semplice: senza api, non c’è agricoltura e, senza agricoltura, non c’è civiltà. Le api sono essenziali per la vita e l’apicoltura è essenziale per le api. Così come ape regina, ape operaia e fuco coesistono e prosperano in un alveare ben curato, le persone prosperano in una società legale e giusta. Ma, quando il sistema vacilla a causa della corruzione e dell’avidità umana, c’è sempre bisogno di un beekeeper come Jason Statham, soprattutto quando le vittime sono le persone più anziane.
“Le persone che approfittano degli anziani mi rendono furioso”, ha commentato Kurt Wimme, lo sceneggiatore del film. “I truffatori, nella fattispecie, sono coloro che mi suscitano maggior rabbia perché approfittano degli anziani privandoli di tutto ciò per cui hanno lavorato una vita intera. Lo trovo doppiamente ingiusto perché spesso gli anziani sono vedovi o soli, senza che nessuno li difenda, e non hanno mai modo di recuperare ciò che perdono perché anche il tempo non è dalla loro parte. Come risolvere allora il problema?”.
“Io stesso so cosa vuol dire. Anni fa, avevo una zia vedova e molto anziana che viveva in Germania. Una persona è riuscita a guadagnarsi la sua fiducia entrando in casa sua come assistente e collaboratrice domestica. Ha finito invece con l’avere accesso al suo conto in banca e a portarle via fino all’ultimo centesimo lasciandola morire in povertà”. L’esperienza lo ha segnato talmente tanto da portarlo a scrivere la sceneggiatura di The Beekeeper, un film che riflette il suo “fantastico mondo interiore” con la creazione di un moderno “cavaliere” che corre in soccorso di chi ne ha veramente bisogno.
Per ironia della sorte, uno dei cattivi della storia, Derek Danforth, è interpretato da un attore che conosce molto bene le truffe agli anziani: Josh Hutcherson. “Anni fa, mia monna ha inviato del denaro a un truffatore che affermava di essere mio fratello Connor”, ha ricordato l’attore. “I soldi sarebbero serviti per farlo sfuggire a una presunta e inesistente condanna. Motivo per cui nella realtà sono dalla parte di Clay nel combattere azioni diaboliche come questa”.
Il difensore degli anziani
Tutto il mondo deve sapere che il lavoro di Adam Clay, il protagonista del film The Beekeeper, è quello di proteggere “l’alveare”. È qualcosa di apparentemente molto semplice ma pian piano scopriamo che si tratta in realtà di un lavoro molto complesso che nasconde un significato altrettanto profondo. “Sappiamo che Clay ha abilità straordinarie”, ha raccontato Jason Statham. “È quasi un super soldato il cui compito è quello di proteggere la società. Quando questa non può proteggersi da sola, appare lui per ripristinare l’equilibrio. Ed a ciò che Adam si dedica anima e corpo: potremmo dire che è uno di quei tipi che in realtà non esistono, una sorta di fantasma che appare dal nulla per rimettere le cose a posto”.
Adam Clay è un apicoltore in pensione. Forte e riflessivo, è un uomo solitario e di poche parole. Indossa un vecchio completo da apicoltore, pieno di pieghe e toppe ma anche di storia. Il suo rapporto con le api è molto delicato e ben presto appare evidente quale sia la connessione tra il lavoro di apicoltore e quello di beekeeper, agente di una potente organizzazione segreta.
“La prima volta che lo vediamo, è nel giardino di una signora che è un po’ come la madre che non ha mai avuto (l’insegnante in pensione Eloise Parker, interpretata da Phylicia Rashad, ndr)”, ha continuato Statham. “Di Adam, non sappiamo molto, tranne il fatto che non ha nessuno si prende cura di lui. La signora in questione ha un ruolo molto importante nella sua vita ed è per questo che, quando rimane vittima degli impostori, Adam decide di prendere il controllo della situazione e non fermarsi fino a quando non l’avrà risolta”.
“Un suo tratto distintivo è quello di non essere il classico uomo che va in giro armato”, ha proseguito l’attore. Sconfigge infatti quasi tutti i suoi avversari senza sparare nemmeno un colpo. “La pistola non è altro che uno dei tanti strumenti che usa ma non per sparare: può prenderne una, smontarla e trasformarla in un’arma contundente o in una clava”, ha scherzato il regista David Ayer. “Le sue mani sono come quelle di un mago!”.