Prime Video propone in anteprima dal 27 luglio il nuovo film del regista Guy Ritchie, The Covenant. Con protagonisti gli attori Jake Gyllenhaal e Dar Salim, racconta la storia del sergente dell’esercito americano John Kinley e dell’interprete afghano Ahmed. Dopo un’imboscata, Ahmed va oltre i suoi stessi limiti, fisici e psicologici, per salvare la vita di Kinley.
Il sergente non scorderà mai quello che l’interprete fa per lui tanto che, quando scopre che Ahmed e la sua famiglia non saranno portati al sicuro in America come promesso, Kinley tornerà nella zona di guerra per metterli al sicuro prima che arrivino i talebani da tempo sulle loro tracce.
La trama del film
Con l’azione che si svolge nel marzo del 2018 nell’Afghanistan occupato dai talebani, il film Prime Video The Covenant ci fa fare sin da subito la conoscenza di John Kinley (Jake Gyllenhaal). Sergente dell’esercito americano che dirige un’unità speciale incaricata di trovare munizioni nemiche e siti di stoccaggio di esplosivi, John è sposato con Caroline (Emily Beecham) ed è padre di due figli, Lil Chris e Jess.
Durante una perquisizione di routine a un posto di blocco, due membri dell’unità di Kinley, compreso il suo interprete afghano Kalan, vengono uccisi da un camion bomba, Kinley ha bisogno di un nuovo interprete e la sua scelta ricade su Ahmed (Dar Salim), un giovane che parla “le quattro lingue che vale la pena parlare”. Ex meccanico, Ahmed lavora come interprete da cinque anni e ha bisogno di soldi.
Grazie alla collaborazione di Ahmed, John riesce ad arrivare a Faraj, uno dei bersagli da tempo nella lista dei ricercati. Scegliendo tra soldi o la “deportazione” a Guantanamo, Faraj rivela dove si trovano due siti di stoccaggio di esplosivi ma, riconoscendo Ahmed per via di un passato in comune nel giro dell’eroina, giura di uccidere sua moglie Basira (Fariba Sheikhan) e la sua famiglia.
La visita ai due depositi porta con sé tragiche conseguenze. Il secondo sito è luogo di una tremenda boscata che stermina il battaglione di John e costringe il sergente alla fuga tra le montagne insieme ad Ahmed. Durante la lunga fuga, John viene ferito gravemente a un braccio e a una gamba e solo l’intervento di Ahmed evita il peggio.
Quattro settimane dopo, John si risveglia in un ospedale degli Stati Uniti e, dopo una degenza lunga ancora tre settimane, si ritrova a casa ad Albuquerque, in New Mexico. Ricorda pochi dettagli su quello che è accaduto dopo la sparatoria in cui è rimasto ferito ma sa che la medaglia al valore che hanno deciso di conferirgli andrebbe più ad Ahmed che a lui. Ma nessuno sa dov’è Ahmed, diventato nel frattempo il più ricercato dai talebani con un’enorme taglia sulla sua testa.
Dal momento che la burocrazia americana richiede tempi lunghi per mettere in salvo Ahmed, John è spinto dai suoi sensi di colpa a ritornare in Afghanistan per provare a salvare colui a cui deve la vita.
Una storia di coraggio e altruismo
The Covenant, l’avvincente thriller d’azione proposto da Prime Video, è una straordinaria storia di coraggio e fratellanza, umanità e onore, altruismo e sopravvivenza. “La storia parla di due uomini con background apparentemente molto diversi che decidono (o sono costretti a decidere) di fare la cosa giusta”, ha sottolineato uno dei due protagonisti, l’attore Jake Gyllenhaal.
“John ha alle spalle una certa esperienza, si è affidato a diversi interpreti afghani e si è ritrovato a vivere situazioni molto differenti l’una dall’altra”, ha proseguito l’attore. “La sua unità è costantemente sotto minaccia e i pericoli non mancano mai. Tuttavia, quello che accade in Afghanistan è solo metà della sua battaglia. La parte più complicata arrivata forse quando si risveglia negli Stati Uniti e scopre che per salvare chi lo ha salvato deve fronteggiare una burocrazia cieca”.
A ispirare la sceneggiatura del film Prime Video The Covenant al regista Guy Ritchie, noto anche per essere uno degli ex mariti della regina del pop Madonna, è stata la visione di diversi documentari sul conflitto afghano. “Da tempo volevo realizzare un film di guerra, uno dei miei generi preferiti, ma non trovavo la storia giusta”, ha raccontato Guy Ritchie. “Ho cominciato allora a vedere diversi documentari e tra questi mi ha molto colpito uno che analizzava il ruolo degli interpreti. Avevo già sentito varie aneddoti, tutti orribili ma al contempo stimolanti perché lasciavano intravedere quanta umanità potesse emergere in una situazione che di umano non ha molto. E da quel momento il mio obiettivo è stato quello di raccontare la storia dell’altruismo di un uomo nei confronti di un altro uomo”.
“John è quello che sulla carta si definisce un brav’uomo”, ha continuato il regista. “Nella sua praticità, si ritrova però a scoprire quanto la realtà sia diversa da ciò che prevede il sistema amministrativo. Rispettabile, coraggioso e fedele al suo paese, è un militare all’antica e come tale mostra lealtà anche nei confronti di chi lo ha aiutato. E questo qualcuno è Ahmed”.
Ma cosa spinge Ahmed a tradire quelli che un tempo erano per lui come fratelli? La risposta è semplice e non ha bisogno di interpretazioni. Un tempo, lo stesso Ahmed si occupava del traffico di eroina ma ha voltato le spalle alla sua “famiglia” quando i talebani hanno ucciso suo figlio. Ha quindi una ragione molto personale per aiutare l’esercito americano a sconfiggere i talebani. “Ahmed ha imparato a sue spese come divenire responsabile”, ha evidenziato l’attore iracheno Dar Salim. “Ha fatto quello che riteneva più giusto per proteggere la sua famiglia e guadagnarsi da vivere. Non è il classico interprete: sa cose e ha fatto cose che nessun altro può conoscere. E come John ha una famiglia che gli fa da faro e guida i suoi passi”.