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The Creator: Uomini contro intelligenza artificiale nella nuova favola fantascientifica di Gareth Edwards

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Seppur ambientato in un futuro distopico, il film The Creator rimane alla base una favola sull’amore e sull’integrazione, sollevando numerose domande sull’intelligenza artificiale ma anche sull’umanità.
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The Creator, il film che segna il ritorno alla regia di Gareth Edwards, arriva nei cinema italiani il 28 settembre. Targato 20th Century Fox e distribuito da Disney, è un epico thriller d’azione che ci porta al centro di una guerra futura tra la razza umana e le forze dell’intelligenza artificiale.

In tale contesto, Joshua, un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie, viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creatore, l'inafferrabile architetto dell'avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra... e all'umanità stessa. Joshua e la sua squadra di agenti d'élite oltrepassano le linee nemiche nel cuore oscuro del territorio occupato dall'IA solo per scoprire che l'arma apocalittica è un'IA con le sembianze di una bambina.

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Con una sceneggiatura firmata da Edwards con Chris Weitz, The Creator è un film interpretato da John David Washington, Gemma Chan, Ken Watanabe, Sturgill Simpson, l’esordiente Madeleine Yuna Voyles e il premio Oscar Allison Janney.

I benefici e i pericoli dell’IA

L’intelligenza artificiale (IA) e i suoi potenziali benefici e pericoli per l’umanità, uno dei temi più dibattuti dei nostri tempi, sono al centro del film The Creator, un thriller di fantascienza ambientato nel prossimo futuro. “C’è qualcosa di surreale nell’uscita di questo film”, ha commentato il regista Gareth Edwards. “Ci abbiamo lavorato per anni e ora arriva al cinema nel momento in cui il nostro mondo è alle prese con molti dei problemi e dele domande che ci siamo posti nello scrivere la storia, domande su cosa significhi essere umani, sulla coscienza dell’IA e sul bene e sul male”.

“In un primo momento, avevo pensato all’IA come metafora per tutti coloro che consideriamo diversi e guardiamo come nemici. Poi, pian piano ho cominciato a pormi diversi dilemmi filosofici che sono diventati il nucleo portante della storia. Se l’IA prendesse piede e facesse qualcosa che non ci piace, potremmo spegnerla. Sarebbe sbagliato farlo? E che cosa accadrebbe se la stessa IA non volesse farsi spegnere?”, ha proseguito Edwards.

Il poster del film The Creator.
Il poster del film The Creator.

Una favola moderna

Il film The Creator inizia nel momento culminante di un evento catastrofico, la decimazione di Los Angeles da parte dell’IA. I governi occidentali rispondono con un divieto totale dell’IA mentre quelli orientali continuano a svilupparne la tecnologia fino al punto in cui le macchine diventano simili agli uomini. Ciò scatena inevitabilmente una guerra tra Occidente e Oriente, con l’America contro l’Asia.

Joshua (John David Washington), un soldato americano in servizio sotto copertura in Asia, perde durante un attacco la moglie Maya (Gemma Chan). Presumendo la morte della donna, fa ritorno in America ed è letteralmente a pezzi. Tuttavia, cinque anni dopo, i militari gli chiedono di far ritorno nella zona di guerra perché preoccupati del probabile e imminente uso da parte dell’Oriente di un’arma creata dalla mente dell’IA che permetterebbe al nemico di vincere il conflitto. Suo compito dovrà essere quello di trovare l’arma e distruggerla.

Con riluttanza, Joshua accetta la missione guidata dal colonnello Jean Howell (Allison Janney) dopo che questa gli rivela che Maya potrebbe essere viva da qualche parte in Oriente. Poco dopo il suo arrivo, l’uomo scopre che l’arma risponde al nome di Alphie (Madeleine Yuna Voyles), una bambina di sei anni. Da quel momento in poi, comincerà a mettere in discussione tutto ciò che pensava sull’IA e a chiedersi cosa sia reale e cosa no.

“Viviamo in un mondo in cui abbiamo paura dell’altro, del diverso da noi”, ha spiegato Gareth Edwards. “Siamo sempre più polarizzanti e dividiamo in mondo in buoni, coloro che condividono i nostri stessi valori, e in cattivi. Il mio scopo era quello di esplorare cosa accade quando un buono, con tutti i suoi pregiudizi contro i cattivi, si ritrova in mezzo ai nemici e a dover convivere con loro”.

Sebbene rifletta su temi legati alla tecnologia e all’IA, The Creator rimane in fondo un film che ha il sapore della favola. “Il protagonista è pur sempre una figura paterna riluttante che deve aiutare una bambina e ritrovare, attraversando un bosco metaforico, l’amata moglie. Tutto ciò che Joshua vuole è l’amore di Maya ma ciò di cui ha veramente bisogno è amare Alphie”, ha concluso il regista.

The Creator: Le foto del film

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