Tv2000 propone la sera del 15 novembre il film The Farewell – Una bugia buona. Diretto da Lulu Wang, che ha ottenuto il plauso internazionale per il suo racconto unico di famiglia, identità culturale e amore incondizionato, e basato su una storia reale, il film di Tv2000 The Farewell – Una bugia buona esplora i complessi rapporti familiari e il contrasto tra cultura orientale e occidentale attraverso gli occhi di Billi (interpretata da Awkwafina), una giovane cinese-americana che torna in Cina per dire addio alla nonna ignara della sua malattia terminale, combinando umorismo e malinconia per offrire uno sguardo intimo su cosa significhi "appartenere" a due mondi diversi.
La trama, come suggerisce il titolo, si sviluppa attorno a una "bugia buona": l’intera famiglia di Billi decide di non rivelare alla matriarca, Nai Nai, la sua diagnosi terminale, nel tentativo di proteggerla dall’angoscia e permetterle di vivere il tempo restante in serenità. Per riunire tutti i membri della famiglia, dispersi tra Stati Uniti, Giappone e Cina, viene organizzato un matrimonio improvvisato come copertura. Billi, cresciuta negli Stati Uniti, ha difficoltà a comprendere e accettare questa decisione e lotta con il desiderio di essere onesta con la nonna.
Durante il suo soggiorno in Cina, Billi si trova immersa in una cultura che sente familiare e straniera allo stesso tempo. Attraverso i legami affettivi e la nostalgia del paese che ha lasciato da bambina, il film esplora il ritorno alle radici di Billi e la riscoperta della propria identità.
The Farewell – Una bugia buona è un'opera intensa e toccante che parla dell’amore familiare e delle complessità della doppia identità culturale. Lulu Wang, con la sua narrazione sincera e Awkwafina, con la sua interpretazione vulnerabile, ci consegnano un film che è al contempo specifico e universale. Wang invita il pubblico a riflettere sulla natura dell'amore e del sacrificio, lasciandoci con domande profonde su verità e inganno, su cosa significhi davvero amare e proteggere qualcuno.
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I Personaggi principali
Billi, interpretata nel film di Tv2000 The Farewell – Una bugia buona da Awkwafina, è il cuore pulsante della storia. È una giovane cinese-americana che vive in bilico tra le tradizioni della sua famiglia e i valori occidentali appresi negli Stati Uniti. La sua personalità combattuta riflette il contrasto tra le sue radici orientali e il mondo americano in cui è cresciuta, facendola apparire come un ponte tra due culture diverse. Awkwafina offre una performance straordinaria, che mescola ironia e profondità emotiva, dando vita a un personaggio che naviga tra malinconia e resilienza.
Nai Nai, impersonata da Zhao Shuzhen, è la matriarca carismatica e ironica della famiglia, ignara della sua diagnosi terminale. È un personaggio complesso e autentico, che riesce a unire pragmatismo e umorismo con una vitalità indimenticabile. Zhao Shuzhen interpreta Nai Nai con calore e determinazione, rendendo questo personaggio una delle figure più memorabili del film, grazie alla sua forza gentile e alla spontaneità con cui affronta la vita.
Haiyan e Jian, supportati rispettivamente da Tzi Ma e Diana Lin, rappresentano il punto d’incontro tra generazioni diverse. Sono i genitori di Billi e riflettono il difficile equilibrio tra le aspettative culturali cinesi e l’influenza della vita americana. Haiyan è sensibile e amorevole, mentre Jian è pratica e risoluta; insieme incarnano la complessità dell’esperienza migratoria, mostrando un amore profondo per la famiglia e per la figlia, anche nei momenti di tensione e incomprensione.
Haibin, portato in scena da Jiang Yongbo, è lo zio di Billi e vive in Giappone da molti anni. Anche lui vive in bilico tra due culture, un tema che si riflette nella sua decisione di mantenere segreta la malattia di Nai Nai come gesto di amore e protezione. È un personaggio che espone il concetto di "pietà filiale", un valore tradizionale cinese che richiede di portare il peso emotivo per i propri cari.
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Famiglia, tradizione, identità
Il film di Tv2000 The Farewell – Una bugia buona film esplora profondamente il tema della famiglia e della tradizione, evidenziando come le dinamiche familiari siano radicate in valori e rituali che variano da cultura a cultura. La decisione di nascondere la malattia di Nai Nai riflette un’antica tradizione cinese, secondo cui il peso emotivo di una diagnosi terminale deve essere sostenuto dalla famiglia, in modo che il malato possa continuare a vivere in pace. Wang mostra come le tradizioni possano essere sia una fonte di conforto sia una causa di conflitto, capaci di unire e, a volte, separare i membri di una stessa famiglia.
Un altro tema centrale è l’identità culturale e il senso di appartenenza. Billi incarna il conflitto interiore di chi vive sospeso tra due mondi, le sue radici cinesi e la cultura americana che ha assorbito crescendo. Nonostante l’aspetto esteriore e la lingua le conferiscano una certa appartenenza alla Cina, il suo atteggiamento riflette la mentalità occidentale, generando un conflitto culturale che si acuisce al suo ritorno in patria. Il tema è particolarmente significativo per coloro che hanno vissuto l’esperienza migratoria, sottolineando la difficoltà di sentirsi parte di un luogo senza mai appartenervi del tutto.
Un ulteriore tema trattato è quello del peso del non detto e delle cosiddette "bugie buone". Il film ruota attorno alla scelta morale della famiglia di nascondere la verità a Nai Nai, creando un interrogativo etico su cosa sia davvero giusto quando si tratta di proteggere i propri cari. Lulu Wang esplora così il valore del silenzio e come i segreti, anche quelli nati da buone intenzioni, possano talvolta rafforzare i legami piuttosto che distruggerli.
Infine, il film affronta il tema dello scontro generazionale. Billi rappresenta una generazione che fatica ad accettare le aspettative della cultura tradizionale cinese, trovandosi spesso in contrasto con i valori dei suoi genitori e della famiglia in generale. The Farewell – Una bugia buona mette in luce le divergenze di valori e le incomprensioni che possono sorgere in una famiglia che vive in due mondi diversi, mostrando le sfide emotive e culturali che ne derivano.
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