C'è una serie tv che ha fatto molto, molto parlare di se negli ultimi anni: si tratta di The Handmaid's Tale, prodotta da MGM Television. Vincitrice di diversi premi, questa fiction è riuscita a ritagliarsi uno spazio nell'immaginario collettivo per un motivo semplice: ha condotto molta gente a pensare a cosa succederebbe se le vicende narrate succedessero davvero.
Sì, perché The Handmaid's Tale, basata sull'omonimo romanzo di Margaret Atwood, è soltanto relativamente lontana da noi. E vederla significa porsi degli interrogativi seri sul futuro, sull'ambiente, sulla disparità di genere e su molto, molto altro ancora.
Il trailer
Se siete completamente a digiuno di informazioni su The Handmaid's Tale, prima di spiegarvi di cosa parla vi invitiamo a dare un'occhiata al trailer della prima stagione, uscita nel 2017 e mandata in onda, in prima battuta, sulla piattaforma di streaming statunitense Hulu.
Basta guardare le prime immagini per capire il tenore del racconto: tutto gira intorno alle donne, strappate alla loro quotidianità per entrare a far parte di "qualcosa" che le costringe a non avere nome, volontà, libertà.
Ma perché ci sono donne vestite di rosso, donne vestite di verde e donne vestite di grigio? E perché alle donne vestite di rosso viene spiegato come avere dei rapporti e come partorire? Andiamo alla trama per saperne di più.
La trama di The Handmaid's Tale
Cercheremo di attenerci alla prima stagione per non fare troppi spoiler: ci troviamo nel Nord America, in un futuro non troppo lontano. In tempi relativamente brevi un gruppo di fanatici religiosi (i Figli di Giacobbe) uccidono Presidente e tutto il Congresso e instaurano un regime totalitario, la Repubblica di Gilead.
Questo regime è fondamentalmente teocratico e basato sull'Antico Testamento e ha una raccapricciante peculiarità: priva le donne dei loro diritti (non vi ricorda ciò che è accaduto in Afghanistan?) e toglie loro denaro, proprietà e diritti, compreso quello di istruzione.
In poco tempo le donne si ritrovano in una situazione tragica. Diventano né più né meno che oggetti, schiave senza libertà di scelta di qualcosa di più grande di loro, sottomesse a un manipolo di uomini privi di scrupoli.
La protagonista della serie è June, divenuta DiFred, che racconta la sua vita e che, lentamente, cerca di fuggire dall'incubo all'interno del quale si è trovata.
I gruppi di donne
Se ciò che abbiamo appena raccontato non fosse abbastanza, The Handmaid's Tale tratteggia una situazione ancora più complessa e drammatica. Da una parte, infatti, le donne sono sottomesse agli uomini. Dall'altra, per completare, vengono messe anche le une contro le altre.
Come? Semplicemente venendo divise in gruppi differenti, alcuni dei quali hanno il compito di prevaricare le altre, di punirle, di instradarle verso una completa devozione al regime. Nella Repubblica di Gilead, dunque, troviamo:
- Le Ancelle: sono le donne vestite di rosso, costrette a indossare una cuffia per coprire i capelli. Il loro scopo è meramente riproduttivo: vengono infatti assegnate ai Comandanti che non riescono ad avere figli con le loro Mogli per dare loro un erede. Non hanno nome proprio, ma assumono quello del Comandante accompagnato dal prefisso "di". La protagonista di The Handmaid's Tale (Elizabeth Moss) si chiama, infatti, DiFred.
- Le Mogli: sono il massimo livello sociale consentito alle donne, raggiunto dal matrimonio con i Comandanti. Vestono con abiti e mantelli verdi o blu e conducono una vita agiata, ma la loro è semplicemente una gabbia dorata.
- Le Economogli: sono le donne sposate con uomini di rango inferiore. Svolgono tutti i ruoli possibili (riproduttivo, supporto, domestico) e indossano vestiti di colori diversi;
- Le Zie: sono le insegnanti delle Ancelle e formano le donne a essere remissive e sottomesse. Sono autorizzate a picchiare e mutilare le Ancelle che si sottomettono e sono le uniche donne autorizzate a leggere.
- Le Marte: sono donne sterili e in salute, più o meno anziane, che vestono di color cachi e sono né più né meno che delle domestiche.
- Le Nondonne: sono donne sterili, non in salute, che vengono condannate ai lavori forzati e che muoiono nei campi di concentramento.
La divisione delle donne crea degli squilibri che rendono impossibile l'empatia tra le classi, anche se nel corso della serie ci saranno delle collaborazioni mozzafiato.
La cerimonia
Una delle cose più aberranti di The Handmaid's Tale è il momento della Cerimonia, ovvero il momento in cui il Comandante e l'Ancella compiono l'atto sessuale.
Il momento viene dipinto nella serie tv come uno stupro socialmente accettato, un incontro umiliante sia per l'Ancella costretta a subirlo che per la Moglie del Comandante, che è costretta a guardare.
Sì, perché per la Repubblica di Gilead Moglie e Ancella devono essere una cosa sola al momento dell'atto: così l'Ancella si sdraia sulla schiena tra le gambe della Moglie e rimane immobile per tutto il tempo.
I personaggi
Uno dei punti di forza di The Handmaid's Tale sono i personaggi. D'altro canto si tratta di esseri umani con le loro debolezze e le loro convinzioni, che in qualche modo cercano di sopravvivere o di affermarsi. Ecco un piccolo elenco.
DiFred
Come abbiamo già detto, DiFred è la protagonista della serie. Il suo vero nome è June Osborne e il peccato da lei commesso per essere condannata a essere un Ancella è l'aver sposato, nella sua vita precedente a Gilead, un uomo divorziato. Nel tentativo di sfuggire da Gilead vien separata dal marito e dalla figlia. Viene introdotta nella casa del Comandante Fred Waterford per dare un figlio a lui e alla moglie Serena Joy, ritenuta sterile.
Serena
Serena Joy è un'ex telepredicatrice ed è la Moglie del Comandante Waterford. All'inizio si sa poco di lei e il suo atteggiamento nei confronti di DiFred è ostile, specie quando si avvicina il momento della Cerimonia. Nel corso della storia rivelerà di essere più di quanto accade, ma cadrà sempre spesso in errori già commessi, accecata dalla relazione tossica con il marito.
Comandante Waterford
Il Comandante Waterford è l'uomo cui DiFred appartiene. In prima battuta sembra avvicinarsi all'Ancella, creando con lei dei momenti di incontro che, sulla carta, sono proibiti. Più passa il tempo, più il Comandante Waterford si rivelerà freddo e senza scrupoli non solo nei confronti dell'Ancella, ma anche delle persone che lo circondano e gli stanno vicino.
DiGlen
DiGlen è la seconda Ancella che conosciamo, compagna di DiFred per la spesa (le Ancelle non possono mai uscire da sole). Sin dall'inizio appare chiara la sua appartenenza a un'organizzazione di resistenza organizzata, la MayDay.
Nick
Nick è l'autista del comandante, che vive nella tenuta dei Waterford. Tra lui e DiFred c'è feeling, ma ogni relazione tra loro è ovviamente vietata. Solo per via di un accordo con Serena i due avranno modo di sviluppare una relazione più profonda, ma Nick si mostra spesso ambiguo.
Zia Lydia
Zia Lydia è una delle Zie, probabilmente la più temibile. Fa visita a DiFred per controllarne lo stato di salute, ma solo per assicurarsi che "funzioni" e "adempia al suo scopo".
Non ha alcun interesse per il benessere delle Ancelle e le punisce in prima persona quando commettono qualcosa che va contro l'interesse del Regime.
Luke
Luke era il marito di June. Arrivato in Canada, cerca di fare di tutto per rintracciare la moglie e la figlia, anch'essa rapita dai fondamentalisti di Gilead.
Tematiche
In The Handmaid's Tale si intrecciano diversi tipi di tematiche di grande importanza. Per intenderci, alla base della fondazione della Repubblica di Gilead c'è il desiderio di compensare ai tassi ormai inesistenti di natalità.
L'inquinamento ambientale ha infatti influito sulla fertilità per via delle malattie e dell'alimentazione sempre più scorretta. Già questo ci porta a una riflessione quanto mai attuale e cara all'autrice Margaret Atwood, che da sempre sensibilizza sull'importanza del rispetto della Natura.
Altrettanto importante è la riflessione sul fondamentalismo, a prescindere dal fondo religioso: l'estremizzazione di un'idea è e rimarrà sempre un'arma pericolosa, devastante, che può impattare sull'esistenza umana a livelli mai ritenuti possibili.
Più palese sono la tematica femminista e quella legata alle differenze di genere e di classe: la società è gestita interamente da uomini che trattano le donne come strumenti, impedendo loro di abortire, di avere una vita sessuale, di stringere legami tra loro e con gli uomini.
Non c'è interazione tra le differenti classi sociali, anzi: c'è un crescente astio sia tra le tipologie di donne sia tra chi vive in maniera agiate e chi, invece, è costretto a elemosinare.
Date queste premesse è chiaro che The Handmaid's Tale non è solo una serie tv: è a tutti gli effetti una bomba, un concentrato di domande che irrompe nel nostro quotidiano per spingerci a guardare ogni cosa da nuove (e agghiaccianti) prospettive.
Il libro di Margaret Atwood (e le differenze)
Come abbiamo già detto The Handmaid's Tale è basato sul libro di Margaret Atwood, eppure ci sono diverse differenze tra il romanzo e la serie tv. La prima è il nome di DiFred, che nel libro non viene mai rivelato.
La seconda sta proprio nella storia, che è molto più frammentata e meno coerente rispetto alla serie tv (ma, di fatto, è la Atwood a supervisionare la sceneggiatura della fiction).
C'è poi la differenza tra Il Comandante e Serena del libro e quelli della serie: nel romanzo i due sono molto più grandi e l'astio di Serena è dovuto anche alla bellezza, all'avvenenza e alla giovinezza dell'Ancella.
Infine, il finale: senza fare spoiler, la serie tv è andata molto oltre rispetto al romanzo che, invece, lascia il lettore con diversi interrogativi.
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