The Hanging Sun – Sole di mezzanotte è il film Sky di Francesco Carrozzini scelto per chiudere, fuori concorso, il Festival di Venezia 2022. Si tratta di un thriller noir che, ambientato tra le atmosfere rarefatte dell’estate norvegese (dove il sole non tramonta mai), è tratto dall’omonimo romanzo di Jo Nesbø.
Scritto da Stefano Bises, The Hanging Sun – Sole di mezzanotte ha come protagonisti gli attori Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Frederick Schmidt e Raphael Vicas, a cui si si affiancano Peter Mullan e Charles Dance.
Coproduzione italo-britannica che vede coinvolti Cattleya (parte di ITV Studios), Groenlandia e Sky, il film sarà al cinema il 12, 13 e 14 settembre per Vision Distribution e in onda il 12 dicembre in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su Now).
La trama del film The Hanging Sun – Sole di mezzanotte
Il film Sky The Hanging Sun – Sole di mezzanotte ci porta in un grande porto del Nord Europa, nel cuore della notte, quando John decide per la prima volta di disobbedire a suo padre Dad e di fuggire lontano. La vita criminale a cui il padre lo ha instradato non fa più per lui e gli vengono i brividi al pensiero che, in fondo, quella sia l’unica esistenza a cui Dad lo abbia mai preparato.
John raggiunge un villaggio di poche anime nel profondo Nord, dove il sole sembra non tramontare mai, e si nasconde in una capanna nei boschi in attesa dei documenti per continuare la sua fuga. Ma Dad non può rinunciare all’unico figlio a cui tiene davvero: tempo di ricostruire i suoi spostamenti e scovarne la posizione, che a suo fratello Michael viene ordinato di andarlo a recuperare.
In questo tempo sospeso e con il fratello sulle sue tracce, John conosce Lea e suo figlio Caleb. Lea è una giovane pescatrice che per anni ha subito gli abusi di un marito violento e alcolizzato, Aaron, che ha da poco perso la vita in mare in circostanze poco chiare. Come John, anche Lea conduce una vita all’ombra di suo padre, Jacob, il pastore del paese che le ha sempre proibito atteggiamenti non conformi alla morale cristiana.
Con il passare dei giorni i tre si avvicinano. Per Lea John è il primo uomo in grado di darle protezione, senza privarla della sua libertà, per Caleb un’insperata figura paterna a cui raccontare il proprio mondo e lo stesso John sembra intravedere in questo incontro la possibilità di una redenzione e di una nuova vita. Inevitabilmente, iniziano a sentirsi come una nuova famiglia. E mentre Michael si avvicina sempre più al fratello, il cerchio si stringe anche intorno a Lea con suo padre che vuole intrappolarla nuovamente in una vita che non desidera.
Lea e John dovranno riuscire a emanciparsi dai rispettivi padri; solo in questo modo potranno mettere fine a un passato doloroso e aprirsi, finalmente, all’inaspettata possibilità di una nuova vita insieme.
Dal romanzo al film
Rispetto al romanzo da cui trae origine, The Hanging Sun – Sole di mezzanotte è un film original Sky ambientato ai giorni nostri ma ciò ha presentato una bella sfida per lo sceneggiatore Stefano Bises. “L’elemento più impegnativo dell’adattamento cinematografico di The Hanging Sun di Jo Nesbø è stato portare ai giorni nostri il romanzo, senza smarrire i temi di fondo della storia. Temi che ho creduto di rintracciare nella colpa e nella redenzione; nell’indagine sulle circostanze che portano un essere umano a valicare i confini tra bene e male".
"Da qui l’idea di spostare le motivazioni di John, il protagonista, dal sentimento d’amore, nella maggior parte dei casi transitorio, al più viscerale, inestinguibile e complesso ambito dei rapporti famigliari. A quell’intreccio di amore, odio, fantasmi, tirannia che governa i legami non risolti tra figli e genitori e tra fratelli. Spesso, condizionando esistenze intere. È nato così un gioco di specchi che ha nutrito la costruzione dell’attrazione tra John e la protagonista femminile, Lea: figlia, madre e moglie, anche lei segnata dal peso della colpa”.
I traumi del passato, tuttavia, hanno ancora un forte peso sui protagonisti del film The Hanging Sun – Sole di mezzanotte. “Proprio per cercare di descrivere l’influenza sul presente dei traumi passati, il racconto si svolge su tre archi temporali diversi, che si intrecciano svelando gradualmente il mistero e la natura dei personaggi, le ragioni intime di atti violenti che pregiudicano la possibilità di assoluzione, perdono e quindi pacificazione”, ha aggiunto Bises.
“The Hanging Sun – Sole di mezzanotte è un film speciale che sfugge alle definizioni. Il genere è infatti è utilizzato per mettere in scena un racconto più profondo e scavare nel passato dei protagonisti. E così il crimine diventa l’unica strada per amare e farsi amare, la fuga il mezzo per liberarsi da padri distruttivi, il mistero il tentativo di comprimere il dolore e cancellare la propria identità”, ha precisato Riccardo Tozzi, fondatore e presidente Cattleya. “Una storia dalle atmosfere sì noir, ma con un’importante componente sentimentale, che parla, senza gridare, di famiglia, amore, senso di appartenenza e importanza delle scelte”.
Un ruolo centrale nella storia lo occupa l’ambientazione: l’estremo nord, un luogo e una comunità fuori dal mondo e dal tempo. “Un personaggio a tutti gli effetti. Un confine, visivamente struggente, tra modernità e arcaicità che, come un reagente chimico, porta alla luce sentimenti estremi, anch’essi fuori dal mondo e dal tempo”, ha continuato lo sceneggiatore Bises.
La Norvegia, secondo Tozzi, si è rivelata un’alleata fondamentale: “i suoi incredibili paesaggi, la luce, il senso di isolamento, il primordiale contatto con la natura sono stati fonte continua di ispirazione e arricchimento per tutti”. Ma girare nel paese scandinavo non è stato facile a causa delle difficoltà climatiche incontrate, come ha evidenziato Matteo Rovere, CEO di Groenlandia Group: “freddo e tempo instabile ci hanno costretto a cambiare i piani di lavorazione più di una volta, ma siamo davvero felici del risultato finale”.
I personaggi
Il film Sky The Hanging Sun – Sole di mezzanotte è popolato di diversi personaggi, ognuno con la sua connotazione. Conosciamoli insieme.
- John (Alessandro Borghi)
John ha un passato doloroso alle spalle. Educato fin da piccolo alla criminalità da un padre senza scrupoli, dopo anni di violenza capisce che non può più continuare quella vita e prova a ricominciare lasciandosi tutto alle spalle. Ma l’estremo Nord non sarà abbastanza lontano e il passato tornerà a presentarsi alla sua porta.
- Lea (Jessica Brown Findlay)
Lea è una giovane donna che abita in un paesino di poche anime. La sua vita è sempre stata nelle mani di un uomo: prima in quelle del padre, il rigido reverendo del paese, poi in quelle del marito, un violento alcolizzato. Quando finalmente sarà intenzionata a riprendersela, capirà che non sarà così semplice.
- Caleb (Raphael Vicas)
Caleb è un bambino dall’intelligenza vispa, che dimostra una maturità superiore alla sua età, e che dietro un lessico forbito nasconde balbuzie ed insicurezze. Come sua madre Lea non ha mai lasciato il loro piccolo villaggio, ed è curioso di sapere com’è il mondo lì fuori. John rappresenta per lui l’occasione perfetta per conoscere qualcosa di più sulla vera vita, lontana il più possibile da dove ha sempre vissuto.
- Jacob (Charles Dance)
Jacob è il reverendo e la guida morale del piccolo villaggio. Ispirato a rigidi valori cristiani, vuole preservare l’integrità della sua comunità e fa di tutto per evitare che venga corrotta dai vizi del mondo esterno. Severo e autoritario, non esita a imporre la sua volontà sulla figlia Lea e sul nipote Caleb.
- Michael (Frederick Schmidt)
Michael è il fratello di John. Da sempre in secondo piano rispetto a lui, è un uomo pieno di rancore ed è disposto a tutto pur di dimostrare a suo padre di essere all’altezza della sua ammirazione e del suo amore. Anche ad inseguire suo fratello fino alla fine del mondo.
- Dad (Peter Mullan)
Dad è il padre di John e Michael, nonché un potente boss criminale. Manipolatore e crudele, ha cresciuto i suoi figli nella cieca obbedienza al suo volere e ad una vita violenta, senza lasciar loro alcuna possibilità di scelta. La fuga di John è per lui inaccettabile e farà di tutto per farlo tornare.
- Aaron (Sam Spruell)
Aaron è un pescatore del villaggio, nonché marito di Lea e padre di Caleb. È un uomo incattivito dalla vita che conosce soltanto la lingua della prevaricazione e tende a sfogare tutte le sue frustrazioni sull’alcol e sulla moglie. La sua morte misteriosa non lascerà indifferente la piccola comunità del Nord.
Il regista Francesco Carrozzini
A dirigere The Hanging Sun – Il sole di mezzanotte è Francesco Carrozzini, al suo primo film di finzione. Nato a Monza, e cresciuto a Milano comincia a girare cortometraggi sin da bambino. Studia filosofia all'Università degli Studi di Milano per poi trasferirsi a New York nel 2004. Nel 2008 Carrozzini è alla regia del cortometraggio 1937, un thriller psicologico girato nella suite #822 del Chelsea Hotel, proiettato in concorso alla mostra del Cinema di Venezia. Successivamente intraprende una carriera di grande successo come fotografo e regista di video musicali lavorando con artisti come Beyonce’, Jay-Z e Lenny Kravitz. Nel 2016 esce Franca: Chaos and Creation, un documentario sulla vita della madre, la straordinaria Franca Sozzani, presentato a Venezia 73, che riceve il Nastro D’Argento e viene acquisito da Netflix.
“Quando ho letto per la prima volta il romanzo di Jo Nesbø ero in California e nulla avrebbe potuto essere più distante dagli scenari descritti: noir, infiniti ma claustrofobici e allo stesso tempo mistici”, ha ricordato Carrozzini. “Da subito mi ha toccato la storia di amicizia tra John, la cui infanzia è stata interrotta, e Knut (che nel film si chiama Caleb), un bambino già un po' adulto in cui John si rivede. Ho anche amato moltissimo il fatto che John e Lea, la madre di Knut, si innamorino senza quasi sfiorarsi. Tutto il lavoro che ho fatto su me stesso e di riflesso sul film è stato un percorso accidentato, sorprendente e di grande catarsi, in cui sono diventato padre ed ho imparato cosa voglia dire essere figlio”.
“La scrittura di Stefano Bises ha ovviamente dato forza a questo percorso aiutando a solidificare un dramma sentimentale con il cemento del noir. Lavorare con giganti come Charles Dance e Peter Mullan e con incredibili attori come Alessandro Borghi, Jessica Brown-Findlay, Raphael Vicas, Fred Schmidt e Sam Spruell è stato non solo un onore ma una scuola incredibile, devo a loro se ho scoperto sulla mia pelle cosa voglia dire fare cinema, un sogno che avevo fin da bambino”, ha sottolineato Carrozzini.
“Sono anche stato fortunato perché, grazie al coraggio dei produttori, abbiamo girato nei luoghi da cui il romanzo proviene. Passare tre mesi su un'isola in Norvegia a fare un film è stato come vivere in un mondo parallelo, dal quale sarebbe stato difficile tornare alla realtà, se non fosse stato per la nascita di mio figlio, pochi giorni dopo la fine delle riprese. Finire un film provoca un grande senso di nostalgia, a maggior ragione se quel film è il primo e non conosci le emozioni che ti attraversano. Sono felice però, in fondo è solo l'inizio”, ha concluso il regista.