The Holdovers - Lezioni di vita, il nuovo film del pluripremiato regista Alexander Payne, arriverà nelle sale italiane il prossimo 30 novembre, distribuito da Universal Pictures. Con protagonista l’attore Paul Giamatti, racconta la storia di un burbero professore di una scuola del New England che, negli anni Settanta, è costretto a rimanere nel campus durante le vacanze natalizie per far da guardia a una manciata di studenti che non hanno un posto dove andare.
Alla fine, il professore finirà con il formare un improbabile legame con uno dei ragazzi, un quindicenne piantagrane, e con la cuoca della scuola, che ha appena perso un figlio in Vietnam. Lasciati a loro stessi in una scuola vuota, l’improbabile trio troverà avventure, calamità e, dopotutto, una parvenza di famiglia.
Oltre a Giamatti, nel cast del film The Holdovers troviamo anche gli attori Da’Vine Joy Randolph, l’esordiente Dominic Sessa e Carrie Preston. Payne sottolinea con la sua storia come una prima impressione non dica mai tutta la verità sulle persone e mostra come dolori e tragedie che sembrano unici in realtà ci rendano tutti molto più simili anziché diversi.
La trama del film
Il professor Hunham (Paul Giamatti), il protagonista del film The Holdovers, non mente mai. Questa è una delle tante regole che ha sempre preso sul serio e che lo porta a svolgere il suo lavoro con diligenza e scrupolo, tanto non assegnare altro che voti bassi agli studenti del collegio d’élite in cui insegna nel 1971. Burbero e severo, non fa sconti a nessuno, nemmeno al figlio dell’uomo che ha appena regalato alla Barton Academy la sua nuova palestra.
Per punizione, il preside gli affida l’incarico più indesiderato di tutti per le feste di Natale: rimanere nella scuola per sorvegliare gli studenti che non possono tornare a casa. Ed è così che Hunham decide di far soffrire i ragazzi insieme a lui, costringendoli a studiare in anticipo il programma del semestre successivo. Tra gli studenti rimasti a scuola c’è anche Angus Tully (Dominic Sessa), un quindicenne con alle spalle turbolente dinamiche familiari, brillante ma bellicoso.
La guerra tra insegnante e allievo è presto dichiarata, come può osservare da lontano Mary (Da’Vine Joy Randolph), la direttrice della mensa scolastica che ha recentemente perso il figlio Curtis nella guerra in Vietnam. Ancora in preda al dolore, Mary ha scelto di rimanere nella scuola perché quello è l’ultimo posto in cui è stata con il figlio, diplomatosi alla Barton.
Pian piano, però, nella scuola non restano che loro tre, muovendo i primi passi che li porterà a formare un’inaspettata famiglia.
Tre personaggi in cerca di famiglia
Presentato in anteprima mondiale al Festival di Toronto, il film The Holdovers è la storia di tre personaggi in cerca di famiglia: la cuoca Mary (che ha perso tutto ciò che aveva di più caro, suo figlio), lo studente Angus (freddamente rifiutato dalla sua famiglia) e il professor Hunham (che una famiglia sua non è mai riuscito a formarla). Tuttavia, alla base della sceneggiatura ci sta un vecchio film francese che Alexander Payne ha visto una sola volta ma senza mai dimenticarsene: Merlusse (1935) dell’acclamato regista Marcel Pagnol.
In Merlusse, si racconta la storia di un gruppo di studenti lasciati soli durante le vacanze con il meno amato dei professori. “Volevo partire da quello spunto quando sulla mia scrivania è arrivata una sceneggiatura di David Hemingson che sembrava perfetta”, ha ricordato Alexander Payne. “Gli ho però chiesto di cambiare ambientazione alla sua storia, ambientata anch’essa in una scuola, spostandola dagli anni Ottanta agli anni Settanta. Ne è venuta fuori la storia di alcune persone sole che a Natale vedono evolvere la dinamica del loro rapporto. Come sempre, sono interessato all’umanità dei personaggi e di storie che possono accadere a tutti noi”.
Per il ruolo di Hunham Payne ha poi pensato a Paul Giamatti, che aveva già diretto più di vent’anni prima nel film Sideways. “Ho accettato subito perché da sempre avrei voluto tornare a lavorare con il regista”, ha commentato l’attore. “E poi perché avrei dovuto interpretare un professore, un mondo quello accademico che conosco particolarmente bene. Mio padre è stato preside a Yale mentre mia madre era un’insegnante, così come tutti i miei nonni”.