Tra i film in concorso al Festival di Venezia 2023 spicca The Promised Land di Nikolaj Arcel. Dramma storico presentato anche ai Festival di Toronto di San Sebastian, uscirà nelle sale italiane grazie a Movies Inspired e ha il suo protagonista nell’attore Mads Mikkelsen.
“La scelta di The Promised Land per la selezione ufficiale di Venezia 80 non è solo un riconoscimento della qualità del film e del talento che c’è dietro ma anche una testimonianza dell’abilità del cinema danese nel creare storie che hanno una risonanza globale e che sfidano, ispirano e toccano il pubblico di tutto il mond0”, ha commentato Claud Ladegaard, CEO del Danish Film Institute.
Un film danese non partecipava in concorso a Venezia dal 2014, anno in cui il regista Joshua Oppenheimer ha presentato il documentario The Look of Silence, premiato con Premio speciale della Giuria. La Danimarca si è vista premiare invece con il Leone d’Oro nel lontano 1955 grazie al film Ordet di Carl Th. Dreyer.
La trama del film
Il film The Promised Land, in concorso a Venezia 2023, è un dramma avvincente che, basandosi su eventi realmente accaduti, ripercorre l’ardua ricerca di un uomo per creare la propria fortuna e cambiare per sempre la mappa della Danimarca. Tuttavia, nella sua ricerca di ricchezza e onore, rischierà di sacrificare l’amore e di perdere coloro a cui tiene. In definitiva, è dunque la storia di un uomo orgoglioso e intransigente e della donna che diventa la sua alleata nella lotta contro il male, la morte e la perdizione.
Siamo nel 1755. Il capitano Ludvig Kahlen (Mads Mikkelsen), caduto in disgrazia, si propone di conquistare l'aspra e inabitabile brughiera danese con un obiettivo apparentemente impossibile: fondare una colonia in nome del re. In cambio, riceverà per sé il titolo nobiliare che ha sempre disperatamente desiderato. Ma l'unico sovrano della zona, lo spietato Frederik de Schinkel (Simon Bennebjerg), crede con arroganza che questa terra gli appartenga.
Quando de Schinkel viene a sapere che la cameriera Ann Barbara (Amanda Collin) e suo marito sono fuggiti per rifugiarsi presso Kahlen, il sovrano giura vendetta, facendo tutto ciò che è in suo potere per scacciare il capitano. Kahlen non si lascia intimidire e intraprende una battaglia impari, rischiando non solo la sua vita, ma anche la famiglia che si è formata intorno a lui.
The Promised Land: Le foto
1 / 12Un film d’epoca ma moderno
The Promised Land riporta a Venezia la coppia formata dal regista Nicolaj Arcel e dall’attore Mads Mikkelsen, che insieme avevano lavorato nel film A Royal Affair. Questa volta, Mikkelsen mostra il suo coraggio nei panni di un ex soldato che cerca di domare lo Jutland del XVIII secolo.
Dramma storico ricco di elementi sorprendenti, il film avvince soprattutto per la prova di Mads Mikkelsen, attore vecchia scuola che trasuda carisma a ogni battuta nei panni di Ludvig, un uomo la cui natura taciturna e l’aspra forza d’animo vengono messe a dura prova da tutte le difficoltà che incontra lungo la sua strada.
Figlio illegittimo di una domestica e in un nobile, Ludvig ha sfidato il suo stesso basso rango per affermarsi nell’esercito danese. Anche se in molti avevano già tentato e fallito la conquista della brughiera selvaggia dello Jutland assecondando le speranze di re Frederik V, Ludvig crede di avere il coraggio necessario per avere la meglio sull’inospitale suolo, i vagabondi che popolano la zona e molti altri ostacoli.
Tuttavia, il suo più formidabile nemico si rivela Frederik de Schinkel, proprietario terriera che sa che qualsiasi progresso nella brughiera gli costerà il potere. Sebbene abbia fiducia nelle sue possibilità, ben presto Ludvig si rende conto che non può avere successo senza alleati come Ann Barbara, una cameriera passata sotto la sua protezione, ed Edel Helene (Kristine Kujath Thorp), cugina di Schinkel e sua riluttante promessa sposa.
Arcel caratterizza tutta la sua storia con un senso di spavalderia che evoca il cinema western di John Ford. E grazie a un cast in stato di grazia realizza un’opera che vanta una vitalità insolita per un film d’epoca (tra l’altro, ben montato).
"Quando qualche anno fa ho vissuto l’esperienza assolutamente straordinaria di diventare padre, ho iniziato a vedere i miei film precedenti, compresi i ricordi della loro realizzazione, sotto una nuova luce. Per quanto ne rimanga orgoglioso (almeno della maggior parte!), quelle opere riflettono la visione di un uomo con un unico scopo: la dedizione entusiasta nei confronti della creazione di storie e di arte... ma non molto altro", ha commentato il regista.
"The Promised Land è nato da questa presa di coscienza esistenziale ed è a oggi, di gran lunga, il mio film più personale. Con l’aiuto del brillante romanzo di Ida Jessen, io e Anders Thomas Jensen volevamo raccontare una storia epica e grandiosa su come le nostre ambizioni e i nostri desideri siano destinati a fallire se rappresentano la sola cosa che abbiamo. La vita è un caos; dolorosa e sgradevole, bella e straordinaria, e spesso non la possiamo controllare. Come dice il proverbio: “Noi facciamo piani e Dio se la ride”".