Rai 5 propone in prima visione tv assoluta la sera del 17 settembre il film The Sea Ahead, il primo lungometraggio diretto da Ely Dagher. Presentato al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine, il film di Rai 5 The Sea Ahead, realizzato prima dell'esplosione devastante al porto di Beirut nell'agosto 2020, si inserisce nella tradizione del cinema che esplora l'alienazione urbana, evocando il senso di smarrimento e depressione della protagonista Jana, tornata nella sua città natale dopo anni di assenza. Dagher costruisce un ritratto complesso e poetico di Beirut, una città che, come la protagonista, non riesce più a riconoscersi.
La trama del film di Rai 5 The Sea Ahead segue Jana, una giovane donna che, dopo aver vissuto a Parigi, ritorna inaspettatamente a Beirut. Il film non chiarisce subito i motivi che l'hanno spinta a lasciare improvvisamente la sua vita all'estero e a tornare a casa, creando un senso di mistero e inquietudine. Jana è intrappolata in una profonda depressione, incapace di spiegare il suo malessere né a se stessa né alla sua famiglia.
Dagher esplora il suo tentativo di riconnettersi con un passato che sente ormai distante, attraverso i suoi genitori, Wissam e Mona, e il suo ex fidanzato Adam. Tuttavia, quello che trova al suo ritorno è una città trasformata, estranea e soffocata da una crisi economica e politica che si riflette nelle sue stesse emozioni. Beirut, con i suoi grigi paesaggi urbani e gli imponenti edifici che oscurano la vista del mare, diventa un riflesso del suo stato interiore.
I personaggi principali
La protagonista del film di Rai 5 The Sea Ahead, Jana, interpretata da Manal Issa, è una giovane donna che affronta una profonda crisi esistenziale. Dopo aver vissuto a Parigi, ritorna inaspettatamente a Beirut, ma il suo ritorno non è accompagnato da alcun senso di sollievo o riconciliazione. Al contrario, Jana si sente sempre più alienata e depressa, incapace di spiegare il suo malessere né ai suoi genitori né a se stessa. La sua figura rappresenta il cuore emotivo del film, un personaggio complesso che riflette il senso di disconnessione e smarrimento che permea l'intera narrazione.
Adam, interpretato da Roger Azar, è l'ex fidanzato di Jana. Il loro rapporto rappresenta un legame con il passato che Jana cerca di riscoprire, ma che rimane sfuggente. Adam è un personaggio enigmatico, che appare e scompare dalla vita di Jana, quasi come un fantasma. La sua presenza nella storia è simbolica e riflette l'incapacità della protagonista di ristabilire una connessione autentica con il suo passato e con la città stessa.
I genitori di Jana, Wissam e Mona, interpretati rispettivamente da Rabih El Zaher e Yara Abou Haidar, rappresentano un ulteriore elemento di contrasto nella vita della protagonista. Pur essendo affettuosi e preoccupati per il suo improvviso ritorno, non riescono a comprendere pienamente la gravità della sua depressione. La loro presenza nel film sottolinea la difficoltà di Jana nel ristabilire un legame con le persone che le sono vicine e amplifica il senso di disorientamento che domina la sua esistenza.
Alienazione e depressione
Uno dei temi centrali del film di Rai 5 The Sea Ahead è l'alienazione e la depressione. La protagonista, Jana, vive una profonda depressione che riflette la sua incapacità di riconnettersi con la sua città natale, Beirut. Questo stato di disconnessione interiore viene amplificato dal paesaggio urbano circostante, anch'esso rappresentato come alienato e immobile. La città stessa diventa un riflesso del malessere della protagonista, contribuendo alla sensazione di stasi e isolamento.
Beirut, colpita da una crisi economica e politica, appare come un luogo spettrale, dove gli edifici moderni oscurano la vista del mare, simbolo tradizionale di possibilità e speranza. In questo modo, il film esplora anche il tema della memoria e del cambiamento: Jana si trova a confrontarsi con una città trasformata, ma anche con una sé stessa che non riconosce più. Il cambiamento della città, così come la sua crisi esistenziale, sollevano domande più ampie sull'identità personale e collettiva.
Un altro simbolo ricorrente nel film è il mare, che pur essendo richiamato nel titolo The Sea Ahead, rimane per lo più fuori dalla portata della protagonista. Gli edifici che bloccano la vista del mare rappresentano una sorta di barriera tra Jana e il suo futuro, suggerendo un senso di possibilità che sembra sfuggire. Anche se Jana ritorna fisicamente a Beirut, emotivamente e mentalmente si trova ancora a dover affrontare un futuro che appare irraggiungibile, proprio come il mare che non riesce a vedere.