The Stranger è il film con Joel Edgerton e Sean Harris che Rai 4 trasmette la sera del 29 ottobre in prima visione tv. Presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2022, è diretto da Thomas M. Wright (apprezzato come attore in Top of the Lake) e racconta la storia dell’incontro tra due sconosciuti. Nessuno dei due racconta la verità su chi è e la menzogna inevitabilmente è la base su cui si costruisce la loro relazione.
Thriller ben costruito, il film di Rai 4 The Stranger è ispirato a una delle maggiori indagini e operazioni in incognito condotte in Australia.
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La trama del film The Stranger
Il film di Rai 4 The Stranger racconta l’affermazione del legame di amicizia tra due sconosciuti, che iniziano a parlare durante un viaggio. Per Henry Teague (Sean Harris), sfinito da una vita di lavoro fisico e pesante, è come un sogno che si avvera. Il nuovo amico Mark (Joel Edgerton) diventa il suo salvatore e complice.
Tuttavia, nessuno dei due è quello che sembra essere. Ognuno si porta dietro dei segreti che potrebbero rovinare entrambi mentre sullo sfondo mi muove una delle più grandi operazioni di polizia mai messe in atto in Australia. Henry è sospettato della misteriosa morte di un ragazzino mentre Mark, padre di famiglia, è l’agente che in incognito che lo tallona.
Un thriller realistico
Thomas M. Wright, sceneggiatore e regista del film di Rai 4, ha affermato: "Con The Stranger volevo realizzare un film crime psicologico che portasse gli spettatori in un luogo recondito, un film autentico e realistico in ogni dettaglio, ma anche immersivo e di impatto cinematografico... Un film che richiedesse l'attenzione e l'impegno del pubblico, dove gli spettatori potessero rimanere coinvolti e perdersi nella storia”.
"Ho posto al centro The Stranger persone che non conoscevano la vittima, ma che le hanno dedicato molti anni della loro vita, oltre che la loro salute fisica e mentale, perché sebbene la violenza sia la motivazione del film, non ne è certo l'oggetto. Il vero tema sono i legami tra le persone. Per me il tratto essenziale di questo film è l'empatia."
"Lo sconosciuto del titolo potrebbe essere la persona responsabile del crimine, la vittima, tutti coloro che hanno sofferto per questa scomparsa e persino il protagonista del film, del quale non conosciamo nemmeno il nome... oppure potrebbe rappresentare tutti quegli individui senza nome che alla fine risolvono il caso”, ha proseguito.
Tuttavia, Wright ha avuto ben chiare sin dall’inizio su cosa avrebbe dovuto concentrare la sua attenzione. “Quando Joel Edgerton mi ha chiesto di scrivere del caso realmente accaduto in oggetto, da padre non ero sicuro di farcela. Tuttavia, più approfondivo la vicenda, più mi prendeva. The Stranger è un film sulla relazione tra un bugiardo patologico e uno professionista: tensione, bugie e false realtà sono gli elementi portanti che conducono vero l’inevitabile risoluzione o collasso. È un film che riflette su cosa la violenza si porta dietro e sui meccanismi che mettiamo in atto per proteggerci da questa. Ma anche sulle persone che per lavoro si assumono la responsabilità di avvicinarsi all’innominabile”.
La vera storia dietro al film
Joel Edgerton, produttore e protagonista del film di Rai 4 The Stranger, ha cominciato a lavorare al progetto dopo aver letto il libro The Sting. In questo, si racconta la storia di un’operazione sotto copertura durata anni per catturare l’assassino di un ragazzino. Il personaggio che poi Joel interpreta, Mark, è un detective sotto copertura che “fa amicizia” con il principale sospettato del delitto per assicurarlo alla giustizia.
“Spesso dormiamo sonni tranquilli perché sappiamo che qualcun altro, come le forze della polizia o i militari, vigila per tenerci al sicuro”, ha commentato Edgerton. “La storia raccontata dal film The Stranger mi ha colpito perché al centro c’era un gruppo di poliziotti impegnati in un’operazione psicologicamente complessa. Volevo capire cosa accade nella mente di un poliziotto quando, senza rivelare chi è, deve entrare in relazione, giorno per giorno, con qualcuno che è indiscutibilmente psicopatico. Sebbene Mark odi Henry, deve mostrargli empatia e spingerlo verso un rapporto di amicizia profondo e genuino”.
In The Sting, libro firmato da Kate Kyriacou, si ripercorre la vera indagine sotto copertura che ha portato all’arresto dell’assassino del piccolo Daniel Morcombe. Daniel aveva tredici anni quando il 7 dicembre 2003 è stato rapito nel Queensland in Australia. La sua scomparsa è legata a uno dei casi di rapimento e omicidio di minori più strazianti e sconcertanti del secolo dal momento che per risalire al suo assassino è servito quasi un decennio di indagini.
È stato infatti solo otto anni dopo che la polizia è riuscita ad arrestare il pedofilo Brett Peter Cowan, le cui tracce di DNA erano state rinvenute sul cadavere del piccolo Daniel, ritrovato solo nell’agosto del 2011. Per arrestarlo, la polizia ha messo in atto un’operazione anomala. Un poliziotto ha avvicinato Cowan fingendosi un criminale e prospettandogli guadagni all’interno della sua (finta) organizzazione criminale.
Cowan nel 2014 è stato condannato all’ergastolo non solo per la violenza e l’omicidio ma anche per l’occultamento dei resti di Morcombe. Durante il processo, nonostante le oltre 200 prove a suo carico e precedenti per molestie su minori, ha continuato a dichiararsi innocente.
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