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Il film manifesto della contemporaneità fluida arriva su Rai 4

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Rai 4 trasmette in prima visione tv Titane, il film di Julie Ducornau che ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2021 rivelando un talento assoluto del cinema di oggi. Provocatorio, intenso e psichedelico, è un inno alla fluidità e all’identità di genere.

Rai 4 propone in seconda serata la sera del 15 maggio in prima visione tv Titane, un film che racchiude una storia provocatoria e innovativa, vincitore della Palma d'oro al 74° Festival di Cannes. La protagonista, Alexia, è una giovane donna che ha una relazione profonda e complessa con le automobili, dovuta a un incidente d'infanzia che le ha lasciato una placca di titanio nella testa. Questo evento traumatico diviene catalizzatore di una metamorfosi personale che la spinge verso una nuova esistenza ibrida, permeata da rabbia e amore represso. Per completare la sua trasformazione, Alexia deve scoprire e confrontarsi con la potente forza umana che muove il mondo.

Diretto da Julie Ducournau, già regista dell’inquietante Raw – Una cruda verità, il film di Rai 4 Titane si presenta come un manifesto della contemporaneità fluida, esplorando temi di identità e trasformazione attraverso una lente techno-rock-pop new pangender.

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Identità e sessualità

Durante la scrittura del film di Rai 4 Titane, la regista Julie Ducournau ha affrontato numerose sfide, descrivendo il processo come un "complesso puzzle". La necessità di semplificare la materia densa del film senza perdere la portata esistenziale era un equilibrio delicato. La figura di Vincent, interpretato da Vincent Lindon, e la sua fantasia di generare amore e umanità attraverso una menzogna, diventano centrali nella struttura narrativa. Il film inizialmente può sembrare "non amabile" a causa delle sue scene di violenza, ma evolve in una storia di attaccamento profondo e amore. "Il processo di scrittura è stato un vero e proprio atto di equilibrismo. Dovevo semplificare la materia densa senza perdere di vista l'ampiezza esistenziale che volevo raggiungere. È stato come risolvere un puzzle molto complesso”, ha spiegato.

Una sequenza iniziale introduce Alexia come adulta, imponendo una visione idealizzata e sessualizzata. Questa visione serve a esplorare solo la superficie prima di immergersi nelle complessità della sua femminilità, che si caratterizza per i suoi contorni indefiniti e sfocati, simbolizzando il distacco dalla realtà.

Agathe Rousselle è stata scelta per il ruolo di Alexia dopo un attento casting che cercava un volto sconosciuto e androgino, capace di incarnare le varie trasformazioni fisiche richieste dal ruolo. Vincent Lindon, d'altra parte, era la scelta predefinita per il personaggio di Vincent, con la regista che desiderava mostrare una gamma di emozioni unica che solo Lindon poteva interpretare. “Per Alexia, volevo un volto nuovo, non ancora conosciuto dal pubblico. Era essenziale per permettere agli spettatori di vivere le sue trasformazioni senza preconcetti. Con Vincent [Lindon], invece, era tutto più semplice: ho scritto il personaggio specificamente per lui".

Il poster del film di Rai 4 Titane.
Il poster del film di Rai 4 Titane.

Effetti speciali e musica

Gli effetti speciali, in particolare i prostetici indossati da Rousselle, hanno giocato un ruolo significativo nella produzione del film di Rai 4 Titane. Il processo di trucco era lungo e laborioso, essenziale per la trasformazione fisica della protagonista. “Le protesi sono state una parte fondamentale della nostra routine quotidiana sul set. Nonostante le numerose difficoltà e il tempo richiesto per ogni minima correzione, sono diventate vere e proprie compagne nel processo di recitazione", ha confermato la regista.

Il direttore della fotografia, Ruben Impens, ha collaborato strettamente con la regista per catturare le trasformazioni visive del film, utilizzando una dicotomia di luci fredde e calde per rappresentare i temi di metallo e fuoco. La loro intenzione era di mantenere un equilibrio tra realtà e stilizzazione estrema. “Abbiamo lavorato con un contrasto di luci fredde e calde per enfatizzare i temi di metallo e fuoco del film. Il nostro obiettivo era immergerci profondamente nei contrasti senza cadere in una stilizzazione eccessiva che potesse svuotare i personaggi e l'azione di significato", ha aggiunto Ducournau.

La musica, composta da Jim Williams, include percussioni e campane per integrare il tema del metallo nella narrazione. Il punteggio musicale segue le traiettorie dei personaggi, da animali a impulsive a sacre, accompagnando emotivamente la narrazione. “La musica doveva essere metallica e al tempo stesso melodica. Ho insistito per l'uso di campane perché volevo che il metallo fosse presente nella colonna sonora, per accompagnare i personaggi nelle loro trasformazioni e nella loro evoluzione emotiva”.

Titane: Le foto del film

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