Entertainment

Transatlantic: La nuova serie tv storica di Netflix sulla lotta al nazismo dell’ERC

Transatlantic serie tv Netflix
Arriva su Netflix Transatlantic, la nuova serie tv creata da Anna Winger. Si ispira a una storia realmente accaduta a Marsiglia tra il 1940 e il 1941, quando un gruppo di giovani eroi ha salvato la vita a oltre duemila profughi.

Netflix propone dal 7 aprile la serie tv Transatlantic, un dramma storico che ci porta a Marsiglia, in Francia, tra il 1940 e il 1941, ed è ispirato alla vera storia di Varian Fry, Mary Jayne Gold e dell'Emergency Rescue Committee.

La storia ruota intorno a un gruppo internazionale di giovani supereroi che rischia la vita per aiutare oltre duemila profughi a fuggire dalla Francia occupata dai nazisti, inclusi molti artisti tra i più ricercati dal regime. Assieme ai loro famosi protetti occupano una villa ai margini della città, dove la minaccia di un pericolo mortale lascia il posto a collaborazioni inaspettate e amori intensi.

Il poster della serie tv Netflix Transatlantic.
Il poster della serie tv Netflix Transatlantic.

Il contesto della serie tv

Transatlantic, la nuova serie tv Netflix, è tratta da un romanzo di Julie Orringer, The Flight Portfolio, e si ispira alla vera storia di Varian Fry, Mary Jayne Gold, Albert Hirschmann e dell’Emergency Rescue Committee (ERC), un gruppo internazionale di giovani eroi che sfidò il nazismo in Francia. Nella Marsiglia degli anni Quaranta, dopo la caduta di Parigi, l’ERC salvo oltre duemila rifugiati, tra cui alcuni dei più grandi artisti e intellettuali d’Europa (Andre Breton, Hannah Arendt, Marcel Duchamp, Max Ernst e Marc Chagall, tra i nomi) che avrebbero in seguito rivitalizzato e forgiato la cultura statunitense del dopoguerra.

Ma ancora più notevole della lista dei salvati fu l’impegno che una manciata di giovani, europei e americani, mise in campo per creare una via di fuga attraverso i Pirenei muovendosi in un campo minato fatto di polizia locale, burocrazia bizantina, intelligence britannica, diplomatici americani e resistenti francesi.

Con i nazisti che incombono e antagonisti come il capo della polizia di Marsiglia e il console degli Stati Uniti, la serie tv Netflix Transatlantic rende omaggio ai grandi melodrammi “comici” degli anni Trenta e Quaranta, alternando momenti di leggerezza ad altri di profonda drammaticità. Mentre Vichy incombe, i giovani eroi al centro della storia si ritirano in una villa abbandonata alla periferia di Parigi, la Villa Air-Bel. Qui, in un clima che diventa man mano sempre più angoscioso, vivranno collaborazioni inaspettate, relazioni amorose, risvegli sessuali e scoperte artistiche.

La crisi dei rifugiati

Creatrice della serie tv Netflix Transatlantic è Anna Winger, la stessa di Berlin Station, Unorthodox e Deutschland 83, 86 e 89. “Come scrittrice, sono sempre attratta dai viaggi che dalle tenebre portano alla luce ma la storia di Transatlantic mi sta veramente a cuore”, ha rivelato Winger.

“Sono cresciuta negli Stati Uniti, dove i miei genitori lavoravano come professori. Molti dei loro colleghi e amici erano arrivati in America da rifugiati durante la Seconda guerra mondiale. Le loro storie, profondamente toccanti, sembravano delle leggende: c’è chi era arrivato grazie al Kindertransport, chi via Shanghai e chi invece aiutato da Varian Fry. Due lo avevano persino conosciuto e avevano lavorato con lui a Marsiglia”, ha ricordato la scrittrice.

“Da vent’anni vivo a Berlino. L’arrivo in Germania nel 2015 di numerosi rifugiati dalla Siria e dall’Afghanistan mi ha fatto ritornare in mente l’ERC e spinto a lavorare alla serie tv. Poi, è scoppiata la guerra in Ucraina: paradossalmente, abbiamo girato Transatlantic nel momento in cui una nuova guerra si è abbattuta sull’Europa e la crisi dei rifugiati si è acuita. Ciò ha dato un significato del tutto nuovo al progetto, qualcosa in cui tutti quanti ci siamo sentiti coinvolti in prima persona”.

La showrunner Anna Winger con l'attore Cory Michael Smith sul set di Transatlantic.
La showrunner Anna Winger con l'attore Cory Michael Smith sul set di Transatlantic.

I personaggi principali

Tra finzione e realtà, vediamo quali sono i personaggi che popolano la serie tv Netflix Transatlantic.

  • Varian Fry (Cory Michael Smith)

Guidato da un forte senso di giustizia e di indignazione morale, Varian ha visto da vicino la violenza nazista lavorando come corrispondente nella Berlino degli anni Trenta. Ha sempre cercato di avvertire tutti dei rischi del regime e una vita passata a nascondere il suo vero io lo ha aiutato a porre le basi per le attività clandestine dell’ERC.

  • Mary Jayne Gold (Gillian Jacobs)

Ereditiera di Chicago, usa il suo fondo fiduciario per finanziare l’ERC. Comprende ciò che la gente suppone sul suo conto ma non li lascia intimorire dalle dicerie, usandole a suo vantaggio. In Europa si sente libera – intellettualmente, socialmente e sessualmente – e l’impegno con l’ERC la fa sentire padrona della sua vita e della sua indipendenza.

  • Albert Hirschman (Lucas Englader)

Rifugiato ebreo tedesco sin dal 1933, quando raggiunge Marsiglia ha alle spalle una lunga storia di lotte per la libertà in tutta l’Europa. Il suo spirito avventuroso nasconde un certo nichilismo: dopo una vita passata a scappare, è convinto di non poter trovare mai sicurezza o stabilità. Eccelle in tutto ciò che è straordinario, lo annoia il quotidiano e ama le donne.

  • Lisa Fittko (Deleila Piasko)

Eroina come poche altre, è una combattente antifascista che aiuta i profughi a fuggire a piedi sui Pirenei. Figlia dell’intelligentia ebrea austro-ungarica, è convinta che gli Ebrei e gli altri popoli oppressi debbano fare affidamento su se stessi per salvarsi. Donna alfa ma introversa, ha difficoltà ad aprirsi agli altri e custodisce molti segreti.

  • Paul Kandjo (Ralph Amoussou)

Intellettuale e politico radicale di origine africana, lavora come portiere all’Hotel Splendide: la sua è una copertura che gli permette di organizzare la resistenza armata a Vichy. Disinvolto in pubblico, è un meticoloso pianificatore: per lui sconfiggere il nazismo è il primo passo per lo smantellamento delle colonie.

  • Thomas Lovegrove (Amit Rahav)

Sionista nato in un kibbutz, Thomas stava aiutando gli Ebrei a fuggire in Palestina quando la caduta di Parigi lo ha bloccato in Europa e costretto a raggiungere Marsiglia. Spia per conto dell’Intelligence inglese, apre le porte della sua casa all’ERC e il suo cuore a Varian. Ma quali sono le sue reali motivazioni.

  • Graham Patterson (Corey Stoll)

Console americano a Marsiglia, è il più feroce avversario dell’ERC. Convinto isolazionista, vede la vittoria nazista come inevitabile. A seguito della dichiarazione di neutralità americana, farà tutto il necessario per tenere il suo Paese lontano da un’altra devastante guerra, anche se ciò significherà condannare a morte milioni di rifugiati europei.

  • Philippe Frot (Grégory Montel)

Capitano della neonata polizia nazionale francese, è un convinto sostenitore sia dell’estetica sia dell’ideologia fascista. Raramente senza uniforme, si prodigherà per ripulire la Francia da criminali e degenerati, categorie a cui secondo lui appartengono anche socialisti, ebrei e surrealisti. Sebbene non apprezzi Patterson, lo considera necessario per la lotta all’ERC.

  • Mademoiselle Letoret (Lolita Chammah)

È la segretaria di Patterson. Astuta e sexy, sa come manipolare sottilmente il suo capo.

Transatlantic: Le foto della serie tv

1 / 34
1/34
2/34
3/34
4/34
5/34
6/34
7/34
8/34
9/34
10/34
11/34
12/34
13/34
14/34
15/34
16/34
17/34
18/34
19/34
20/34
21/34
22/34
23/34
24/34
25/34
26/34
27/34
28/34
29/34
30/34
31/34
32/34
33/34
34/34
PREV
NEXT
Riproduzione riservata