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Tre sorelle: Il film di Enrico Vanzina arriva su Canale 5

tre sorelle
Tre sorelle è la commedia corale tutta al femminile che, firmata da Enrico Vanzina, approda su Canale 5 il 21 marzo. Disavventure, sentimenti, rivalità e solidarietà femminili, amori e delusioni lasciano emergere figure di donne vulnerabili ma coraggiose, inquiete ma determinate, con tutte le loro nevrosi e i loro difetti. Ma di cosa racconta?
Nell'articolo:

Tre sorelle è il nuovo film di Enrico Vanzina che Canale 5, dopo Prime Video, propone il 21 marzo. Sceneggiato dallo stesso Vanzina e prodotto da New International con Mediaset, Tre sorelle racconta le vicende di Marina, Sabrina e Caterina, tre sorelle che nel corso di venti giorni d’estate al Circeo riscopriranno se stesse e il valore della sorellanza.

Ma in cosa consiste la storia tutta al femminile? Chi sono le protagoniste? Che ruolo giocano gli uomini? Perché vedere il film?

Di cosa parla tre sorelle?

Tre sorelle, il nuovo film di Enrico Vanzina in onda su Canale 5, comincia a Roma nel luglio del 2019, quando ancora il mondo era libero dai limiti che la pandemia avrebbe portato più di un anno dopo.

  • Una vita in frantumi

Marina è la maggiore delle sorelle Vigorelli. Di origine napoletana, vive un’esistenza perfetta agli occhi di tutti. Ha una bella casa da mantenere, due figli da crescere e un marito da accontentare. È nota però a tutti per il suo carattere da str**za e il suo modo di fare maniacale, ossessivo e al limite del dittatoriale.

Sin dalle primissime scene, la sua esistenza viene stravolta da un fattore inatteso. Scopre infatti che il marito, chirurgo di successo, la tradisce ma non con una donna. L’amante è un uomo che, per ironia del caso, ha lo stesso nome del marito, Mario.

Accusato il colpo, Marina piuttosto che piangersi addosso manifesta l’intenzione di guardare avanti e di concedersi una vacanza di venti giorni nella mega villa al Circeo.

  • La vacanza al Circeo

Con sé Marina porta la massaggiatrice Lorena, una giovane di origine ispanica il cui fidanzato è stato arrestato per narcotraffico, e la sorella minore Sabrina, appena mollata dal marito a causa dei suoi continui tradimenti e della passione per l’alcol.

Una volta al Circeo, terra di omeriche vicende, Marina, Sabrina e Lorena promettono di non farsi più abbindolare dagli uomini, che tanta sofferenza hanno portato ai loro giorni. Ma si sa che le promesse sono destinate a essere infrante.

  • La sorella inattesa

Una prima incrinatura sopraggiunge quando all’improvviso nella villa si palesa anche Caterina, la minore delle sorelle Vigorelli. Costumista impegnata nel cinema d’autore, Caterina porta con sé l’aitante Gabriele, spacciandolo per il suo virgulto toy boy.

  • Una girandola di eventi

Complice un turbinio di eventi, ora comici ora tragicomici, le quattro giovani donne finisco al cospetto di Antonio Russo, uno scrittore tanto pieno di sé quanto viscido che non esita a tentare di conquistare tutte coloro che le girano intorno.

Più che un antagonista, Antonio si rivelerà presto essere il medium grazie a cui le tre Vigorelli scopriranno che la solidarietà femminile è la chiave di svolta che può ridar senso alle loro esistenze dagli uomini martoriate.

Il poster del film Tre sorelle.
Il poster del film Tre sorelle.

tre sorelle più una

Con Tre sorelle Enrico Vanzina propone un racconto femminile del tutto inedito nella sua filmografia. Abituato a scrivere lungometraggi in cui i protagonisti sono maschili, per la prima volta Vanzina mette al centro della sua storia quattro protagoniste in stato di grazia e regala loro una chiave comica inattesa.

Il brio di Tre sorelle, film su Canale 5 il 21 marzo, è quello che caratterizza le donne di oggi. Tutte più o meno affermate, le Vigorelli hanno una certa posizione borghese che rende interessanti le loro dinamiche quando emergono vizi e segreti privati.

  • Marina

Sebbene sia la madre e la donna di casa che ha sempre desiderato, Marina si è trasformata in una specie di virago che non ha capito ad esempio come il marito rientrasse in quel 10% di uomini a cui piacciono gli altri uomini. Il tradimento del consorte la spinge a rivedersi dentro e a riscoprirsi, fino a rileggere in maniera nuova i suoi errori del passato.

Si ritrova alle prese con un sentimento quasi adolescenziale per Antonio, lo scrittore, e ritrova la sua fragilità ma anche la sua vitalità. Bionda dagli occhi cerulei, ha il fascino della Serena Autieri che più amiamo: quella la cui verve napoletana diventa esplosiva e contagiosa, anche quando confessa il più inconfessabile dei segreti alla sorella Sabrina.

  • Sabrina

Sabrina, la seconda delle sorelle Vigorelli, è forse il personaggio più controverso. A prima vista, è la mangiauomini di turno. La relazione con il marito avvocato è caduta nella monotonia da tempo. Per lei non ci sono carezze o attenzioni riservate ma solo una vita all’insegna delle apparenze, senza nemmeno quel figlio che tanto avrebbe voluto.

Questa è la ragione per cui riempie i suoi vuoti con bottiglie di alcol e trasgressive scappatelle. Fosse per lei, ci proverebbe anche con il più convinto degli omosessuali.

Al Circeo, con l’aiuto diretto e indiretto delle sorelle, scopre che non è spogliandosi che si conquista la felicità. Impara a denudarsi semmai delle sue paure, ad accettarsi e a non concentrarsi solo sui suoi bisogni, quando soprattutto scopre di essere stata ferita da chi meno si aspettava. Sabrina permette a noi di (ri)scoprire l’istinto comico di Giulia Bevilacqua, mai così sfrontata e deliziosamente sopra le righe.

  • Caterina

Caterina, la più piccola delle Vigorelli, è un cataclisma vivente. Lavora nel mondo del cinema d’autore come costumista e si diverte a raccontare aneddoti che restituiscono il punto di vista comune di chi di un certo cinema ne ha fino ai capelli. Ha una battuta tagliente per tutto e per tutti, da Milena Canonero alle sorelle.ma quello che più la denota è la fragilità che si porta dentro sin da bambina.

Sfortunata nelle relazioni con gli uomini (e con gli altri in genere), ha un bisogno innato di amare e di essere amata, oltre che accettata. Dietro al suo cinismo, si cela il bisogno di un abbraccio e di qualcuno che la sostenga. A darle corpo, vis scenica e irresistibile ironia è la brava Chiara Francini, a suo agio in un ruolo che definire borderline è poco.

  • Lorena

Da non sottovalutare, infine, il ruolo giocato da Lorena. Massaggiatrice di Marina che per caso si ritrova al Circeo, Lorena rappresenta il punto di vista di noi comuni spettatori. Assiste come noi alle dinamiche tra sorelle e, con la sua dolcezza e forza di carattere, si impone come un perno centrale della risoluzione dei loro problemi.

Ha alle spalle un’infanzia difficile nel paese d’origine ma non ha perso la voglia di sognare quel mondo, godendosi le piccole gioie e rivelandosi tanto matura quanto bella. Ma ha soprattutto il candore di Rocío Muñoz Morales, insuperabile con il suo spagnolo misto a romano.

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Chiara Francini e Rocío Muñoz Morales in Tre sorelle.

gli uomini delle tre sorelle

Gli uomini di Tre sorelle, film di Enrico Vanzina trasmesso da Canale 5, sono i veri antagonisti della storia. “Essere donna è un compito terribilmente difficile visto che consiste nell’avere a che fare con uomini”, recita un aforisma di Joseph Conrad in apertura del lungometraggio.

  • Antonio, lo scrittore

E come dare torto a Conrad quando gli uomini sono ad esempio come Antonio Russo, lo scrittore che rappresenta il punto di rottura della storia? Antonio, un ritrovato Fabio Troiano, è lo spauracchio di tutte le donne, il tombeur de femme che nessuna dovrebbe mai incontrare sul proprio cammino. Scrittore con un premio alle spalle, punta sulla sua notorietà televisiva per accontentare la sua fame da Casanova.

Eppure, è quasi impossibile odiarlo. Non c’è alcuna condanna morale nei suoi confronti: in fondo, agisce seguendo motivazioni proprie. Anzi, per certi versi, c’è un momento in cui si vorrebbe correre in sua difesa, quando rimane da solo con la moglie, la veneta Eleonora Pedron.

  • Un padre alternativo

Mariti, fidanzati e conquiste a parte, citazione particolare spetta al padre delle sorelle Vigorelli. Ex concierge d’albergo, fa la sua comparsa durante la sequenza finale ma la sua figura aleggia per tutta la storia. L’attrazione che le sorelle nutrono nei confronti dell’amore è da addurre alla sua non presenza.

Le sue liason dopotutto sono state l’unico esempio maschile che hanno avuto. Le Vigorelli sono infatti figlie di tre donne diverse – una napoletana, una romana e una fiorentina – e il che spiega anche i diversi accenti che le sorelle hanno. Ha il volto e, soprattutto, la voce di Luca Ward.

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Fabio Troiano e Serena Autieri in Tre sorelle.

perché vedere tre sorelle

Per Tre sorelle, a Vanzina va riconosciuto il merito di non aver colpevolizzato nessuno dei personaggi. Anche quando per i loro comportamenti non c’è spiegazione razionale, Vanzina non giudica e lascia a noi il compito di trovare le motivazioni.

  • Una regia non invadente

Da bravo regista, si è tenuto un passo indietro e non è mai diventato invadente. Ha assecondato le interpreti e il ritmo della storia. Ci ha regalato così dei ritratti femminili a tutto tondo, donne complesse e ricche di sfumature, in cui rispecchiarsi e da cui farsi travolgere.

La coralità della commedia, da sempre nelle sue corde, è diventata un mezzo per dare voce a un inno alla vita in grado di vincere delusioni, tradimenti e vuoti esistenziali. Le contraddizioni dei nostri tempi emergono da battute attuali e da situazioni dipinte con immediata semplicità.

  • Citazioni

Gli amori, le delusioni e la complicità femminile fungono da veicolo per una storia che ha radici che vanno da Omero (il mito della maga Circe) a Sapore di mare, passando per Tolstoj (Anna Karenina).

Deliziosi, per gli amanti della quinta parete, sono gli interventi in cui vari personaggi si rivolgono direttamente al pubblico per dipanare o connettere le sequenze.

  • Per riflettere sulla solidarietà femminile

Tre sorelle è il film da vedere se amate le vicende che, con spensieratezza, vi invitano a riflettere su chi siete o su quanto importante sia poter contare sul sostegno di qualcuno. Sorella o amica che sia, tutti abbiamo bisogno di una famiglia.

Tre sorelle: le foto del film

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