Va in onda il 5 novembre su Sky, Tremila anni di attesa, l'ultimo film di George Miller, il papà della saga cult di Mad Max. Il film ha come protagonisti gli attori Tilda Swinton e Idris Elba mentre la sceneggiatura, dello stesso Miller e Augusta Core, si basa su un racconto breve di A.S. Byatt, una sorta di rilettura del mito del genio della lampada.
Disponibile in streaming su NOW.
Cosa racconta il film
Nel film Sky Tremila anni di attesa, la dottoressa Alithea Binnie (Tilda Swinton) si trova a Istanbul per partecipare a una conferenza. È qui che le capita di incontrare un jinn (Idris Elba), che le promette tre desideri in cambio della sua libertà.
Ma ci sono due problemi di non poco conto. In primo luogo, Alithea dubita che lo djinn sia reale. E, in secondo luogo, Alithea da studiosa di storia e mitologia ben conosce tutti i racconti ammonitori sui desideri. Il jinn, però, perora la sua causa raccontandole storie fantastiche del proprio passato.
Alla fine, Alithea si lascia ingannare ed esprime un desiderio che sorprende entrambi.
Da un racconto breve al film
Il premio Oscar George Miller si è imbattuto per la prima volta nella storia di Alithea e il jinn verso la fine degli anni Novanta. La storia del film Sky Tremila anni di attesa prende infatti spunto dal racconto dello scrittore britannico A.S. Byatt, The Djinn in the Nightingale’s Eye, pubblicato nel 1994.
“Era una storia che sembrava sondare molti dei desideri e dei paradossi della vita, in maniera molto precisa”, ha ricordato Miller. “Una volta letta, mi è rimasta dentro, come tendono a fare alcune storie… poi, un giorno ho deciso che avrebbe dovuto essere un film ma, per via della sua unicità, non rientrava in nessun genere e ho rimandato, rinchiudendola in una scatola. Nel suo piccolo, il racconto è un insieme di storie nella storia, una sorta di Le Mille e una Notte”.
Il jinn nel corso della storia di Byatt ammette di essere troppo affezionato alla compagnia delle donne. Attraverso lui, incontriamo la Regina di Saba, una schiava e un genio donna. Proprio per questo, è possibile intravedere nella storia un’osservazione sulle donne che operano potentemente da posizioni di impotenza.
Una volta deciso di trarne un film e di iniziare le riprese, Miller era consapevole che sarebbe stato molto diverso dal precedente Mad Max: Fury Road, realizzato nel 2015. Mad Max: Fury Road era infatti ambientato principalmente all’aperto mentre in Tremila anni di attesa gran parte dell’azione avviene attraverso il discorso di Alithea con il jinn in una stanza d’albergo. Mad Max: Fury Road si svolgeva in un lasso di tempo preciso (tre giorni e due notti), mentre Tremila anni di attesa si svolge nell’arco di tremila anni.
Così come l’opera di Byatt, anche il film Tremila anni di attesa è unico e originale. Contiene elementi di azione, avventura, epopea storica, mentre esplora ciò che è reale e ciò che è fantasia. E, poi, parla soprattutto di amore, del mistero dell’amore.
Il jinn
Al centro del film Sky Tremila anni di attesa c’è la figura del jinn. “In molte culture, esiste tale figura mitologica, altrimenti chiamata Genio”, ha sottolineato Miller. “Si tratta di una creatura magica in grado di soddisfare desideri di vario genere. Il jinn del film è intrappolato nella sua bottiglia da tremila anni. È quindi piuttosto disperato”.
“Ciò che motiva le sue azioni è il desiderio di capire cosa significa essere umani”, ha proseguito Miller. “Racconta allora le storie dei suoi incontri. Il primo è con la Regina di Saba, che ha amato non corrisposto. Il secondo, invece, lo vede guidare una schiava attraverso gli intrighi della corte di Solimano il Magnifico. E il terzo, infine, lo porta al cospetto nel 1850 di Zefir, una donna che ha un profondo desiderio di comprendere la natura dell’universo ma che è rinchiusa come un uccello in gabbia nella grande dimora di un ricco mercante. Il jinn finisce con l’innamorarsi perdutamente di lei ma va tutto in maniera terribilmente sbagliata”.
Il jinn di Tremila anni di attesa è sì un essere magico con poteri speciali ma è anche una creatura molto vulnerabile, intrappolata da un incantesimo. A interpretarlo è l’attore Idris Elba, attratto da un personaggio vittima delle complessità del desiderio. “È immortale, quindi è insolito per lui innamorarsi e condividere le emozioni umane, i desideri e le aspirazioni”, ha osservato Elba. “Racconta le storie ad Alithea per far sì che lei chieda i tre desideri ma in realtà per lui farlo rappresenta quasi una terapia. È la sua opportunità per riflettere su ciò che gli è accaduto in tremila anni e per evitare di non ricommettere in futuro gli errori passati. Forse”.
Alithea
Nel film Sky Tremila anni di attesa, Alithea Binnie è una narratologa, studia le strutture narrative e la loro evoluzione nel corso dei secoli. “Alithea sta tracciando le tante storie che hanno segnato l’umanità sulla Terra per capirne le somiglianze, tracciarne le linee i comune e codificarne gli elementi in comune”, ha commentato Tilda Swinton, che la interpreta. “Una volta qualcuno mi ha detto che più di homo sapiens si dovrebbe parlare di homo-narrans!”.
Il paradosso è che Alithea, sebbene sia affascinata dalle storie, non ha mai dato peso alle storie che accadono nella sua vita. “Alithea è specialista nell’osservare le storie e non nel viverle in maniera diretta. Ascolta, legge, comprende e scrive delle storie e delle fantasie di altri. Non è una partecipante, a un certo punto ha smesso di mettersi in gioco in prima persona”, ha continuato Swinton. “Alithea dice di non avere desideri ma imparerà grazie al jinn a conoscere il desiderio, a capire cosa vuole e a negoziare per ottenerle”.
Tuttavia, l’incontro con il jinn porta Alithea a mettere in dubbio la propria lucidità mentale. “Continuerà a chiedersi se è matta e quale sia la realtà”, ha scherzato il regista George Miller.