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Triangle of Sadness: a Cannes il film di Östlund che esplora ruoli e classi sociali

Ruben Östlund porta in concorso al Festival di Cannes Triangle of Sadness, un film che punta il faro sulla bellezza sociale, la differenza di genere e le disuguaglianze sociali. Prossimamente nelle nostre sale.

Triangle of Sadness è il nuovo film del regista Ruben Östlund, presentato in concorso al Festival di Cannes 2022. Già vincitore di una Palma d’Oro con The Square, Ruben Östlund presenta una satira disinibita dove i ruoli e le classi sociali vengono capovolte e il valore economico pacchiano della bellezza svelato.

Con un cast che conta su attori come Harris Dickinson, Woody Harrelson, Charlbi Dean e Vicky Berlin, Triangle of Sadness arriverà nelle nostre sale in autunno grazie all’impegno di Teodora Distribuzione.

Woody Harrelson e Ruben Östlund sul set di Triangle of Sadness.
Woody Harrelson e Ruben Östlund sul set di Triangle of Sadness.

Cosa racconta il film

Triangle of Sandness, il nuovo film di Ruben Östlund, comincia con i modelli Carl e Yaya che si fanno strada nel mondo della moda mentre esplorano i confini della loro relazione. La coppia viene invitata in una crociera di lusso, a cui prendono parte una carrellata di passeggeri milionari, un oligarca russo, un trafficante d’armi e un idiosincratico e alcolizzato capitano marxista. All’inizio, tutto appare perfetto, bello, instagrammabile.

Tuttavia, all’orizzonte si intravede già una tempesta. Il mare di incresca e un malessere generale colpisce i passeggeri durante la cena del capitano, in cui vengono servite sette portate. La crociera finisce presto in modo catastrofico. Carl e Yaya si ritrovano così abbandonati su un’isola deserta con un gruppo di miliardari e una degli addetti alle pulizie della nave. La gerarchia improvvisamente viene capovolta poiché la governante è l’unica persona a sapere come si pesca.

Triangle of Sadness, il titolo del film di Östlund, fa riferimento a un termine usato nel settore della bellezza, come ha spiegato lo stesso regista. “Si usata nel mondo della bellezza. Un’amica una sera si è seduta vicino a un chirurgo estetico durante a una festa e questi, dopo averle guardato il volto, le ha detto che aveva un “triangolo della tristezza” molto profondo, risolvibile in 15 minuti con il botox. Si riferiva a una ruga tra le sue sopracciglia. In svedese, la chiamano la “ruga da guai” e rimanda a tutte le avversità che si affrontano nella vita. Ho pensato allora che l’espressione “triangolo della tristezza” dicesse molto sull’ossessione dei nostri tempi per l’aspetto esteriore. Un’ossessione che ha portato il benessere interiore in secondo piano”.

Charlbi Dean e Harris Dickinson in Triangle of Sadness.
Charlbi Dean e Harris Dickinson in Triangle of Sadness.

Le disparità di genere nel mondo della moda

Forza maggiore e The Square, precedenti lungometraggi del regista, erano ambientati uno in una stazione sciistica e l’altro nel mondo dell’arte contemporanea. Triangle of Sadness, il nuovo film di Östlund, è invece ambientato nel mondo della moda. E il regista in persona ci spiega perché.

“Nel 2018 ho fatto diverse ricerche nel mondo della moda aiutando il mio amico Per Andersson nel lancio di una piccola linea di abbigliamento per il suo marchio Velour. Ho avuto anche una visione molto dettagliata di cosa sia la moda dalla mia compagna Sina, fotografa di moda di professione. Quando ci siamo conosciuti, ad esempio, mi ha parlato molto delle strategie di marketing e delle condizioni di lavoro per i modelli: in pochi sanno che un modello generalmente guadagna solo un terzo di quello che riceve una modella”, ha dichiarato.

“Ho pensato allora che sarebbe stato interessante approfondire le disparità con la scrittura di due protagonisti che fossero modelli, un uomo e una donna, Carl e Yaya. Facendo delle ricerche per il film, molti modelli maschi mi hanno rivelato che spesso devono confrontarsi con potenti uomini gay del settore che vogliono avere con loro approcci più intimi, spesso con la promessa di una carriera di successo. Per molti versi, un modello affronta tutte le difficoltà che una donna deve combattere in una società patriarcale”.

Charlbi Dean in Triangle of Sadness.
Charlbi Dean in Triangle of Sadness.

Il valore economico della bellezza

Nel film Triangle of Sadness, Östlund mette in risalto come la bellezza abbia un valore economico sia nel mondo della moda sia in quello di tutti i giorni. “I nostri look sono qualcosa di fondamentale con cui dobbiamo fare i conti come esseri umani”, ha asserito. “Il modo in cui appariamo influenza ogni incontro sociale. Ciò finisce con il creare una sorta di disuguaglianza sociale ma d’altra parte la bellezza può aiutare a scalare i gradini delle classi sociali”.

“Spesso accade che le modelle, una volta terminata la loro carriera, sposino uomini milionari e diventino mogli trofeo. È invece raro che accada ai modelli”.

Uno studio sociologico

Come spesso accade nei film di Östlund, anche Triangle of Sadness offre uno sguardo sociologico al mondo in cui viviamo e al comportamento umano. “Molte scene del film hanno collegamenti con uno studio psicologico o con qualche aneddoto che mette in evidenza qualcosa da un punto di vista comportamentistico”, ha sottolineato il regista.

“C’è uno studio in particolare che reputo interessante. Gli scienziati che osservavano le zebre nella savana africana cercavano di capire perché la loro pelliccia fosse bianca e nera. Non sarebbe meglio che fosse gialla come la sabbia per mimetizzarsi meglio? Poiché studiare tutte le zebre era impossibile, hanno spruzzato del rosso su una di loro rendendola facilmente tracciabile. Tuttavia, il rosso ha finito con l’attirare i leoni. Gli scienziati hanno allora capito che il bianco e nero non serviva a mimetizzarsi con l’ambiente ma piuttosto a nascondersi nella mandria”.

Ma come si collega ciò agli uomini? “Gli scienziati hanno tracciato allora dei parallelismi con l’uomo, rivelando qualcosa di affascinante sull’industria della moda. Ci vestiamo per cercare di nasconderci nel gruppo sociale di cui sentiamo di far parte. Gli abiti sono il nostro camuffamento. Se sbagliamo mise, ci sentiamo esposti a un “pericolo”. Ecco perché la moda, per profitto, crea continuamente nuove collezioni spingendoci a cambiare spesso vestiti per sentirci uguali agli altri e a consumare di più”.

Il regista Ruben Östlund sul set di Triangle of Sadness.
Il regista Ruben Östlund sul set di Triangle of Sadness.

Ruoli di genere e aspettative

Triangle of Sadness, il nuovo film di Östlund, affronta anche questioni relative ai ruoli di genere e alle aspettative comportamentali. A partire dalla scena iniziale in cui Carl e Yaya litigano su chi dovrebbe pagare la cena.

“Quella scena è ispirata a una mia esperienza con Sina”, ha ricordato il regista. “All’inizio della nostra relazione, volevo impressionarla e l’ho invitata a Cannes. Ho pagato il conto della cena le prime tre sere ma poi ho pensato che avrei dovuto affrontare la questione. Ciò che si vede nel film è quello che è accaduto nella realtà. La discussione che ne è nata ci ha permesso di mostrarci come siamo e di avvicinarci maggiormente”.

“Tutti gli uomini dei miei film si confrontano con chi dovrebbero essere e con cosa ci si aspetta da loro. Vengono come messi in trappola per vedere come si comportano”, ha poi aggiunto.

Triangle of Sadness: Le foto del film

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