Per il ciclo Destinazione amore, Rai 1 trasmette il 26 luglio in prima visione tv il film Tuesday Club – Il talismano della felicità. Portato al cinema da Wanted Distribution, è una commedia sentimentale svedese diretta dalla regista Annika Appeline e interpretata da Marie Richardson e Peter Stormare.
Al centro del film di Rai 1 Tuesday Club – Il talismano della felicità c’è Karin, una donna costretta da un improvviso cambiamento a rivalutare la sua intera esistenza. Con l’aiuto degli amici, del cibo e della passione, Karin rifiuterà di accettare che la vita abbia una data di scadenza, cogliendo la seconda possibilità che questa le dona.
La trama del film
All’inizio di Tuesday Club – Il talismano della felicità, il film proposto di Rai 1, Karin e Sten stanno celebrando il loro quarantesimo anniversario di matrimonio con una grande festa. Mentre i loro amici brindano alla loro felicità, Karin scopre che Sten le è stato infedele. Per lei, che ha passato l’intera sua esistenza a prendersi cura del marito e della figlia Fredrika, è un duro colpo: ogni cosa è andata in frantumi.
Su consiglio di una vecchia e cara amica, Karin accetta allora di distrarsi partecipando a un corso di cucina tenuto da Henrik, un rinomato chef. Ed è in cucina che, tra spezie, cibo straordinario e vecchie e nuove amicizia, Karin vede riaccendersi una delle sue passioni sopite. Improvvisamente, si ritroverà nella posizione di dover rivalutare la sua vita e tutte le scelte che ha fino a quel momento fatto. Dovrebbe forse rinunciare alla sua esistenza agiata per inseguire i suoi sogni e le sue passioni? Sarà mai troppo tardi per ritrovare l’amore?
Con il suo esordio alla regia, la sceneggiatrice Annika Appelin (Il sospetto) firma una deliziosa commedia in cui la ricerca del piacere, in amore come a tavola, muove il racconto con divertenti colpi di scena e una non banale analisi psicologica dei sentimenti umani.
Un film sulle seconde possibilità
Tuesday Club – Il talismano della felicità, in onda su Rai 1, è un film che offre quello che promette: felicità, amore e cibo, come sottolinea anche il titolo internazionale con cui è arrivato negli Stati Uniti (Food and Romance). Nonostante il finale possa dirsi telefonato, la storia di amici, vino, passione condivisa per la cucina gourmet e nuovi inizi si sviluppa in maniera così deliziosa da non stancare o annoiare mai lo spettatore. E, a far la differenza, è la presenza nel cast di un nutrito gruppo di validi attori, a cominciare dallo chef Peter Stormare.
Tutto ha inizio quando la protagonista Karin (Marie Richardson) scopre sullo smartphone del marito Sten (Björn Kjellman) un messaggio inequivocabile proprio durante la festa per il 40° anniversario di nozze. Cosa fare in quel momento? Seppur in stato di shock e in preda al dolore, Karin ha la forza di reagire e di affrontare Sten, che dal canto suo non può che ammettere la relazione extraconiugale. Nonostante le crolli il mondo addosso, Karin non ha altra alternativa che trovare qualcosa a cui aggrapparsi per rinascere e andare avanti.
E l’alternativa arriva grazie al corso di cucina a cui decide di partecipare. Sostenuta dalle amiche Pia e Monika (Sussie Ericsson e Carina M. Johansson), Karin segue le lezioni dello scontroso ed esigente chef Henrik (Peter Stormare) e piano piano vede risvegliarsi in lei la passione, non solo per la cucina.
Quella che poi segue è una irresistibile storia sulle seconde possibilità. Quelle stesse possibilità a cui Karin ha rinunciato quando, diventata madre e moglie sin troppo giovane, ha messo da parte le sue aspirazioni e le sue ambizioni.
“Alcuni anni fa ho iniziato a riflettere sull'invecchiamento, su come, purtroppo, le donne anziane vengono spesso ritratte nei film”, ha spiegato la regista Annika Appeline. “Volevo raccontare una storia sulla passione, sul desiderio e sul fuoco che brucia forte anche quando il corpo invecchia. Adoro i film con il cibo. Amo mangiare, cucinare e guardare il cibo che viene cucinato. È sensuale e bello, ed è una metafora piuttosto buona della vita e delle diverse personalità. Quando si cucina ciò che sembra facile per alcuni, per altri non lo è”.
“La mia ambizione era fare un film appassionante e divertente su tutte le "normali" donne invisibili, sulla loro amicizia e l'amore. Volevo fare un film in cui riconoscersi, un film che solletica l'immaginazione, che fa ridere e piangere allo stesso tempo. Dopo la visione del film, spero che chiunque voglia abbracciare la vita e, con un sorriso sulle labbra, amare un po' di più e mangiare del buon cibo!”, ha aggiunto.