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Tutto per mio figlio: Le videointerviste esclusive a Giuseppe Zeno, Antonia Truppo e Tosca d’Aquino

Rai 1 manda in onda il film Tutto per mio figlio, la drammatica storia di un padre che rifiuta di pagare il pizzo e denuncia la camorra per salvaguardare il futuro del figlio. Abbiamo intervistato in esclusiva il cast.

Giuseppe Zeno, Antonia Truppo e Tosca d’Aquino sono i protagonisti di Tutto per mio figlio, il film tv, scritto e diretto da Umberto Marino, che Rai 1 manda in onda lunedì 7 novembre. Co-produzione Rai Fiction e Compagnia Cinematografica Leone, Tutto per mio figlio racconta la storia di un uomo comune che, nel 1996, per salvaguardare la sua famiglia e il suo lavoro, si oppone alla camorra e al pagamento del pizzo.

Tutto per mio figlio: Le foto del film tv di Rai 1

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Una storia semplice

Raffaele Acampora, il personaggio centrale di Tutto per mio figlio è un semplice allevatore che “fa” i mercati. Di umili origini, Raffaele vive con la moglie Anna e i loro quattro figli nella provincia campana. Per vendere i suoi conigli o le conserve realizzate in casa, si sposta ogni settimana con il suo furgone per raggiungere il vicino Lazio. Il suo non è un lavoro redditizio: gli permette di “capare” e di soddisfare le esigenze della famiglia, con annesso qualche desiderio dei suoi ragazzi da esaudire.

Tuttavia, le rigide “regole” della camorra non gli lasciano il respiro. Il pizzo è qualcosa che il boss Agostino Iannurato, sebbene in carcere, necessita per mandare avanti il suo impero. E a far da tramite tra il boss in cella e il mondo esterno è sua moglie Carla, una donna che per amore è disposta a curare gli interessi della cosca.

Tra i figli di Raffaele c’è l’ormai quattordicenne Peppino. E quando hai quattordici anni è facile rimanere affascinati dalle sirene della malavita. È per evitare tale rischio che Raffaele si propone di impartire al figlio una delle più grandi lezioni della vita: studiare per smarcarsi da una legge, quella della camorra, che non guarda in faccia nessuno.

Per preservare la sua dignità di uomo ma anche di padre, Raffaele si mette allora in testa di combattere la camorra in prima persona. Fonda un sindacato per contrastare il pizzo, denuncia i responsabili e, con gesti piccoli ma dal peso enorme, si impegna in prima persona a portare avanti una battaglia molto più grande di lui. Non è un magistrato Raffaele e non è né un poliziotto né un giornalista: l’unica arma che ha a disposizione è la sua forza d’animo, la stessa che preoccupa chi gli vuol bene e lo ama: minacce e intimidazioni, di fatto, non tarderanno ad arrivare.

Giuseppe Zeno nel film di Rai 1 Tutto per mio figlio interpreta il personaggio di Raffaele Acampora mentre sua moglie Anna ha il volto di Antonia Truppo e la “rivale” Carla quello di Tosca d’Aquino. Il regista e sceneggiatore Umberto Marino affida a loro il compito di portare avanti una storia semplice, per dirla à la Leonardo Sciascia, che ha il sapore del cinema civile di un tempo, quello che ha un messaggio in cui crede da veicolare.

La vicenda di Raffaele Acampora non è una vicenda realmente accaduta: è semmai una vicenda fin troppe volte accaduta. Il primo nome che viene in mente è quello di Libero Grassi, l’imprenditore palermitano che, assassinato dalla mafia il 29 agosto 1991, ha dato il via a quella che poi è diventata “Addio pizzo”, una battaglia che nel nostro piccolo ognuno di noi dovrebbe portare avanti. Anche contro i genitori, i fratelli o gli amici: libertà vuol dire anche lottare, con l’arma della conoscenza e della dignità.

Le videointerviste

TheWom.it ha avuto la straordinaria possibilità di parlare del film Tutto per mio figlio con i suoi tre protagonisti: Giuseppe Zeno, Antonia Truppo e Tosca D’Aquino.

Le videointerviste che seguono si concentrano sulla storia di Raffaele Acampora, di sua moglie Anna e di Carla Innaurato. A Zeno, reduce da un anno di grandissimi successi (da Blanca a Mina Settembre 2), abbiamo inevitabilmente chiesto dell’impegno profuso nel personaggio, del suo essere un figlio cresciuto tra Calabria e Campania e del suo essere oggi padre. Con Truppo e D’Aquino abbiamo parlato di cosa abbia significato per loro interpretare due donne che, seppur agli antipodi, si muovono innanzitutto per amore.

Come al solito, abbiamo rifuggito la logica della mera promozione. Il consiglio è, dunque, quello di ritornare sulle interviste dopo aver visto Giuseppe Zeno, Antonia Truppo e Tosca d’Aquino in Tutto per mio figlio, in onda il 7 novembre su Rai 1 in prima serata. Capirete allora molte delle ragioni e delle scelte che si celano dietro ai personaggi.

Videointervista a Giuseppe Zeno

Videointervista ad Antonia Truppo e Tosca d'Aquino

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