Netflix propone dal 25 ottobre la serie tv Ultima notte a Tremor, composta da otto episodi. Thriller psicologico diretto da Orion Paulo, la serie tv Netflix Ultima notte a Tremor si basa sull’omonimo romanzo di Mikel Santiago e ha per protagonisti gli attori Javier Rey, Ana Polvorosa, Willy Toledo e Pilar Castro. Al centro del racconto c’è la storia di Alex, un musicista e compositore in crisi che si ritira in un villaggio sulla costa asturiana per terminare il suo ultimo lavoro.
Da quel momento, i suoi unici vicini sono una coppia di sposi, Leo e Maria, che vive lontano qualche miglio. Ben presto, dopo un grave incidente che gli occorre durante una tempesta, Alex comincia a sperimentare alcune terrificanti visioni proprio sui loro vicini.
Già il trailer ci permette di entrare nel mistero della trama della serie tv Netflix Ultima notte a Tremor. “C'è qualcosa che non ho raccontato a nessuno, che è successo la notte dell'incidente. Qualcuno mi aveva detto che non era una buona idea uscire per cena", confessa infatti Alex a Judy, la donna a cui si è avvicinato. Poco dopo, le visioni che il protagonista sperimenta iniziano a intensificarsi e a confondersi sempre più alla realtà.
"Penso che mi stia succedendo lo stesso che succedeva a mia madre. Diceva che quello che vedeva stava per accadere", dice Alex, che scoprirà a sua spese la relazione tra il suo passato e il tormento che sta vivendo. I medici trattano i suoi sintomi ignorando ciò che il paziente suggerisce: "Gli incubi sono spesso un grave effetto collaterale".
"E se nulla di tutto questo fosse reale? Vuol dire che sono un pazzo che crede di vedere il futuro", conclude il protagonista, lasciando in sospeso il mistero che la sua vicenda racchiude: ciò che è in grado di vedere è solo frutto della sua immaginazione o ha una qualche connessione con il futuro di coloro che lo circondano?
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Il romanzo e i suoi temi
La serie tv Netflix Ultima notte a Tremor si basa sull’omonimo romanzo thriller dello scrittore spagnolo Mikel Santiago, pubblicato per la prima volta nel 2014. La storia segue Peter Harper, un noto compositore di colonne sonore che ha bisogno di una pausa dal dolore del divorzio e dall'insoddisfazione di una carriera arrivata a un punto morto. Perciò decide di passare l'estate in un villaggio isolato sulla costa irlandese, dove le giornate scorrono lente e la sera ci si addormenta ascoltando le onde che s'infrangono sulle scogliere.
Lontano da ogni preoccupazione, Peter piano piano si rilassa, stringe amicizia con una coppia di vicini e inizia una relazione con Judie, anche lei americana in vacanza. Poi, una notte, scoppia un temporale e Peter viene colpito da un fulmine. Si risveglia in ospedale ore dopo, con un mal di testa martellante e una sensazione che non provava da quand'era bambino: un senso di pericolo imminente. Tante volte sua madre gli aveva detto che lui aveva il dono d'intuire prima degli altri cosa stava per succedere, che doveva fidarsi del suo istinto.
Peter non aveva mai creduto a quelle storie, ma adesso non sa più cosa pensare. Perché, non appena chiude gli occhi, lo tormentano incubi in cui Judie viene rapita e uccisa, perché strane ombre sembrano muoversi appena fuori del suo campo visivo e perché persino i suoi amici si comportano in maniera sospetta, come se avessero qualcosa da nascondere. Possibile che stia impazzendo? O quelle sono davvero premonizioni? Peter deve saperlo, anche a costo di scoprire una verità che va oltre ogni più cupa immaginazione.
Nel romanzo, i temi principali si sviluppano attorno a una profonda esplorazione della paura dell'ignoto e dell'isolamento. La storia di Peter è intrisa di una tensione costante, alimentata dall'incapacità del protagonista di comprendere cosa stia accadendo realmente. Le visioni che inizia ad avere dopo l'incidente con il fulmine non sono solo spaventose per il loro contenuto, ma anche per il fatto che sfuggono a qualsiasi spiegazione razionale. Questo crea una sorta di paura ancestrale, una minaccia invisibile che si insinua nella mente di Peter e lo spinge a dubitare della realtà che lo circonda.
L'isolamento è un altro tema centrale: Tremor è un luogo remoto, perfetto per chi vuole fuggire dalla frenesia del mondo moderno, ma questa stessa distanza dagli altri si trasforma rapidamente in una fonte di vulnerabilità. Peter è solo, in una casa su una spiaggia battuta dal vento e dalle tempeste, e la solitudine lo rende più esposto ai suoi demoni interiori e alle stranezze che sembrano accadere attorno a lui.
Infine, un elemento cruciale della trama è quello delle premonizioni. Dopo essere stato colpito dal fulmine, Peter comincia a percepire frammenti di futuri eventi, ma non sa se si tratti di semplici allucinazioni o di visioni autentiche. Questi presentimenti assumono gradualmente una dimensione sinistra, innescando una corsa contro il tempo per capire cosa potrebbe accadere e come evitare il peggio.
Ciascuno dei personaggi secondari ha un ruolo nel rafforzare il tema della paranoia e dell'incertezza. Mikel Santiago gioca con le loro motivazioni, lasciando il lettore a domandarsi chi sia davvero degno di fiducia e chi, invece, stia nascondendo qualcosa.
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