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Un pesce che nuota sottosopra: La catastrofe dei sentimenti nel film Cielo

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Proposto da Cielo, il film Un pesce che nuota sottosopra è un dramma psicologico complesso che esplora le dinamiche di relazioni complesse. I personaggi vivono in un delicato equilibrio tra il desiderio di connessione e la paura della solitudine, ma la loro incapacità di amare davvero li porta a una spirale di autodistruzione.
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Per il ciclo Lo sguardo di lei, Cielo trasmette in prima visione tv la sera del 20 settembre il film Un pesce che nuota sottosopra. Presentato al Festival di Berlino 2020 e diretto da Eliza Petkova, il film Cielo Un pesce che nuota sottosopra esplora una dinamica complessa tra tre persone: Andrea, Philipp e Martin. Andrea è una donna misteriosa, senza passato, che entra nella vita di Philipp, un padre segnato dalla morte della moglie, Hannah, e di suo figlio Martin. Entrambi vedono in Andrea una possibilità di riempire il vuoto lasciato dalla perdita di Hannah.

Tuttavia, ciò che sembra iniziare come un’estate di passione condivisa, presto si trasforma in un vortice di dipendenza emotiva e sofferenza. L’amore si intreccia con il desiderio di possesso, mentre ognuno cerca nell’altro un senso di stabilità e sicurezza che non riesce a ottenere.

L’azione si svolge principalmente all'interno di una casa, che diventa una sorta di laboratorio per le dinamiche psicologiche ed emotive dei personaggi. La loro incapacità di affrontare il dolore e il vuoto interiore li spinge a cercare un rifugio nelle relazioni, ma questa ricerca li porta a scontrarsi con i propri limiti e contraddizioni. Il film culmina con un’inevitabile catastrofe emotiva, lasciando i personaggi immersi nell'angoscia e nel senso di colpa.

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I personaggi principali

I protagonisti del film Cielo Un pesce che nuota sottosopra sono caratterizzati da profonde complessità emotive. Andrea è una figura enigmatica, priva di un passato e senza piani per il futuro. Viene descritta come giocosa, istintiva e vivace, ma anche imprevedibile e pericolosa e a interpretarla è Nina Schwabe. È una donna che vive nel presente, incapace di riflettere sul passato o di preoccuparsi delle conseguenze future. Andrea diventa una sorta di "foglio bianco" su cui Philipp e Martin proiettano le loro aspettative e speranze. Per entrambi, Andrea rappresenta il desiderio di essere amati e la paura di stare soli, ma la sua natura sfuggente la rende impossibile da possedere o controllare.

Philipp, il padre con il volto di Henning Kober, è segnato dalla perdita della moglie Hannah e cerca di riempire il vuoto emotivo attraverso la sua relazione con Andrea. Tuttavia, Philipp affronta il dolore reprimendo le sue emozioni e cercando armonia e sicurezza, senza mai affrontare veramente i propri sentimenti. La sua passività lo rende incapace di gestire le dinamiche relazionali complesse che si sviluppano, e la sua relazione con Andrea diventa più una fuga dal dolore che una reale connessione.

Martin, il figlio impersonato da Theo Trebs, è giovane e vulnerabile, e vede in Andrea una figura da possedere per colmare il proprio senso di solitudine. Tuttavia, la sua incapacità di "afferrare" Andrea, che viene metaforicamente paragonata a un pesce scivoloso, lo conduce a una sofferenza crescente. La sua gelosia e il bisogno di controllo lo consumano, portandolo a un conflitto inevitabile con Philipp e Andrea.

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ll poster del film Un pesce che nuota sottosopra.
ll poster del film Un pesce che nuota sottosopra.

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Vuoto interiore e dipendenza emotiva

Il film Cielo Un pesce che nuota sottosopra affronta in modo profondo e complesso il tema del vuoto interiore e della dipendenza emotiva. I personaggi cercano disperatamente di colmare un senso di mancanza dentro di sé attraverso le relazioni con gli altri, ma questa ricerca non porta a un vero appagamento, bensì a una crescente sofferenza. La dipendenza reciproca diventa un modo malsano per evitare di affrontare il proprio dolore e la propria solitudine, ma finisce per creare ulteriori conflitti.

Un altro tema centrale è il desiderio di possesso. L’amore, nel contesto di questo film, non è un’esperienza liberatoria o positiva, ma si trasforma in un desiderio di controllare e possedere l’altro. Philipp e Martin, in particolare, cercano di "possedere" Andrea per ottenere sicurezza emotiva, ma la sua natura sfuggente e imprevedibile rende questo tentativo impossibile. Il loro bisogno di controllo, anziché portarli a una maggiore vicinanza, li spinge verso una spirale di frustrazione e dolore.

Infine, il film esplora la paura della solitudine e la fragilità delle relazioni umane. I personaggi temono profondamente di rimanere soli e cercano disperatamente l’altro per trovare conforto e stabilità. Tuttavia, la loro incapacità di stabilire relazioni autentiche e profonde li porta a un fallimento emotivo. Le loro relazioni sono fragili e instabili, costantemente minacciate dal loro bisogno insoddisfatto di sicurezza e dalla paura di ciò che riserva il futuro.

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Un pesce che nuota sottosopra: Le foto del film

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