Netflix propone dal 30 marzo la serie tv Unstable, con protagonista l’attore Rob Lowe e il figlio John Owen. Composta da otto episodi da trenta minuti, è una commedia che ha al centro i personaggi di Ellis Dragon e del figlio Jackson.
Ellis è un imprenditore di biotecnologie universalmente ammirato, eccentrico e narcisista che lavora per rendere il mondo un posto migliore. Ma è anche in caduta libera dal punto di vista emotivo. Suo figlio Jackson Dragon è l'esatto opposto. Riuscirà Jackson a salvare Ellis e la sua società? Saprà ricostruire il loro difficile rapporto mentre tenta un'impresa impossibile: evitare di cadere nell'ombra dell'esuberante padre?
I personaggi principali
Commedia che osserva le dinamiche in gioco da un padre e un figlio, la serie tv Netflix Unstable ha un manipolo di personaggi principali ai cui volti siamo chiamati ad abituarci. Il primo è senza ombra di dubbio Ellis Dragon, impersonato da Robe Lowe. Ellis è un brillante ed eccentrico scienziato e imprenditore biotecnologico che, dopo la morte della moglie, non è in grado di ritrovare il suo focus.
Più radicato e introverso del padre è il figlio Jackson, impersonato da John Owen Lowe. Il ragazzo ha sempre avuto problemi a vivere nel cono d’ombra del padre e, proprio per tale ragione, torna a malincuore a occuparsi degli affari di famiglia.
La direttrice finanziaria della società di Ellis è Anna Bennet, portata in scena da Sian Clifford. Intelligente, dura ed efficiente, Anna è in grado di tenere testa al suo capo e ha cercato di evitare il collasso della società durante i periodi più bui del titolare, alle prese con una spirale emotiva sempre più verso il basso.
Nella società lavora anche Malcolm Drummond, amico d’infanzia di Jackson Con il volto di Aaron Branch, Malcolm era l’assistente di Ellis ma è stato da poco promosso a project manager. Da sempre adora Ellis e quindi non stupisca la gelosia che prova nel momento in cui Jackson comincia a occuparsi degli affari del padre. Ma al servizio dei Dragon ci sono pure Luna Castillo, geniale ma timida e impacciata ingegnere biotecnologico, e la collega Ruby Rosario, estroversa e divertente, giocate rispettivamente da Rachel Marsh ed Emma Ferreira.
A completare il quadro dei personaggi principali della serie tv Netflix Unstable c’è infine Leslie, il terapista di Ellis supportato da Fred Armisen, un professionista che ha bisogno di aiuto più di quanto ne offra.
Tre domande al protagonista Rob Lowe
Ellis Dragon, il protagonista della serie tv Netflix Unstable, è interpretato da Rob Lowe, attore statunitense che ha alle spalle tanti film e serie di successo (da West Wing a 9-1-1: Lone Star, passando per Brothers & Sisters). A lui abbiamo posto tre domande.
Come nasce la serie tv Netflix Unstable?
Io e mio figlio John Owen abbiamo cominciato a prenderci in giro su Instagram. Era qualcosa che siamo soliti fare a casa ma non pensavamo che la gente lo notasse. I follower hanno finito con l’innamorarsi dei nostri scambi di battute tanto che durante le interviste hanno tutti cominciato a chiederci quale fosso il nostro rapporto. Abbiamo allora pensato, quasi per scherzo, a come trasformare il tutto in uno show: un reality sarebbe stato il massimo ovviamente ma noi volevamo qualcosa di diverso. Ed è così che abbiamo trascorso molto tempo a pensare agli elementi di base della nostra relazione e a costruirci dei personaggi intorno per una serie tv.
La serie tv poggia su elementi comici ma anche su altri drammatici, come la perdita della moglie di Ellis. Fondamentalmente, Ellis è un eccentrico ma non è un buffone. Come lo descriveresti?
Ellis è un genio ma al tempo stesso anche un idiota. È un narcisista ma anche un uomo generoso, amore e gentile. Tuttavia, non riesce a capire come allacciarsi le scarpe, eppure è un leader a capo di molte persone. C’è molta dicotomia nel personaggio e non è così unidimensionale come può facilmente sembrare.
In scena, sei affiancato da tuo figlio. I personaggi rappresentati non siete ovviamente voi ma molte delle dinamiche appartengono alla vostra vita. Vi siete posti dei limiti?
No, nella commedia non esistono limiti. Abbiamo portato le nostre debolezze ma anche i nostri lati più imbarazzanti: non sono i migliori ma sono sicuramente i più divertenti. Ma ciò che è più reale di tutto è l’atteggiamento che ho quando mi rivolgo a lui in scena dandogli consigli amorevoli per far uscire la parte migliore di sé e non arrendersi. Lavorare con John è stato un sogno diventato realtà.