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Vangelo secondo Benedetta Porcaroli: A Torino il film Sky dal romanzo di Barbara Alberti

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Presentato al Festival di Torino, Vangelo secondo Maria è il film con Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann tratto dal romanzo di Barbara Alberti che affronta temi come il libero arbitrio, il peccato originale, il potere della conoscenza, il patriarcato e l'autodeterminazione delle donne.

Sarà presentato al Festival di Torino Vangelo secondo Maria, un film Sky Original tratto dall’omonimo romanzo di Barbara Alberti. Diretto da Paolo Zucca e prodotto da La Luna, Indigo Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky, il film Vangelo secondo Maria ha per protagonisti Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann. Con loro anche Lidia Vitale, Leonardo Capuano, Giulio Pranno, Maurizio Lombardi, Fortunato Cerlino e Andrea Pittorino

Girato in Sardegna, dove è stata ricostruita la Palestina arcaica e mitologica che fa da sfondo alla storia, il film Vangelo secondo Maria andrà prossimamente in onda in esclusiva su Sky e in streaming su Now.

La trama del film

A quarant’anni dall’uscita del libro di Barbara Alberti, che rappresentò un vero e proprio caso per la scelta inedita di narrare la vicenda del Vangelo dal punto di vista femminile, il film Sky Vangelo secondo Maria racconta Maria non più come spettatrice, ma come coraggiosa artefice della propria esistenza. Una donna che si interroga sul significato di una morale che costringe alla rinuncia di sé, negando all'umanità la conoscenza completa e il diritto alla costruzione di una propria verità sul mondo. 

Maria (Benedetta Porcaroli) è una ragazzina di Nazareth, che si è appassionata per le storie della Bibbia, come don Chisciotte coi romanzi d'avventura. Tutto le è proibito come donna, anche imparare a leggere e scrivere, ma lei in sinagoga si entusiasma dei profeti, che chiedono conto a Dio da pari a pari. Sogna la libertà, la sapienza, l’impresa, la fuga. E si ribella al disegno di Dio, fino all’estrema disobbedienza. Giuseppe (Alessandro Gassmann) è suo maestro e complice, un uomo bello e forte, diverso dal vegliardo curvo dei dipinti sacri.

Il regista Paolo Zucca ha dichiarato: “A differenza dei miei film precedenti, Vangelo secondo Maria non è una commedia, eppure la mia ambizione è quella di realizzare un'opera capace di divertire, nelle diverse accezioni di questa parola. Divertire in senso etimologico, e cioè quello di 'vertere altrove', di andare in direzione diversa rispetto all'immaginario ormai consunto di un presepe mediorientale fatto di turbanti e palmizi”.

“E io ho scelto di vertere in modo molto convinto verso la Sardegna e la ricchezza della sua storia millenaria. Divertire nel senso di far sorridere, perché non mi sono precluso alcuni momenti di alleggerimento narrativo. Divertire in senso lato, e cioè coinvolgere emotivamente gli spettatori in un viaggio interiore ed estetico che vuole toccare le corde dell'anima, attraverso il racconto in prima persona delle avventure di una giovane ribelle di duemila anni fa”. 

La sceneggiatura porta la firma dello stesso Zucca con Barbara Alberti e Amedeo Pagani. Ha aggiunto Barbara Alberti: “Perché ci abbiamo messo tanti anni a fare un film dal Vangelo secondo Maria? Gli ostacoli si sono rivelati travestimenti del meraviglioso: il film non si poteva fare perché Benedetta Porcaroli non era ancora nata come attrice. Solo lei poteva essere Maria, la ribelle. Per talento e grazia, malizia, furore, innocenza, e per lo sguardo. Non ci voleva un’interprete, ma una reincarnazione”.

Una storia d’amore

Il film Sky Vangelo secondo Maria può essere definito, nelle parole del regista Paolo Zucca, “come un romanzo di formazione, anche se il nucleo tematico della storia va ben oltre il resoconto della crescita interiore della sua protagonista, chiamando in causa delle componenti filosofiche, politiche e morali di straordinaria complessità, come il libero arbitrio, il peccato originale, il potere della conoscenza, il patriarcato, l'autodeterminazione delle donne”.

“Tuttavia, se dovessi individuare il cuore pulsante di questo racconto cinematografico - che nel lungo percorso dalle pagine del romanzo all'ultima revisione di montaggio ha vissuto delle profonde e proficue trasformazioni - direi che prima di tutto è una storia d'amore. Un amore asimmetrico, fragile, che nasce e si evolve in circostanze imprevedibili ed inedite. Un amore così tenace da sfidare il destino, la volontà divina, la morte”.

Vangelo secondo Maria si muove in un contesto narrativo indubbiamente universale, quello della Bibbia, eppure uno dei suoi elementi distintivi è il radicamento in un contesto geografico decisamente locale, quello della Sardegna. Non abbiamo mai pensato di ricostruire fedelmente la presunta realtà storica della Galilea di duemila anni fa, e ancor meno di ricalcare l'immaginario stereotipato di un presepio esotico fatto di turbanti e palmizi. Piuttosto abbiamo cercato di evocare, attraverso lo straordinario patrimonio archeologico e antropologico della Sardegna, la comune matrice mediterranea di civiltà agro-pastorali antichissime. Questa impostazione nasce dalla volontà di creare un universo poetico originale, tanto sobrio nella messa in scena del mondo arcaico quanto immaginifico nella rielaborazione del racconto biblico”.

Vangelo secondo Maria è improntato all'alternanza dei toni, alla commistione stilistica tra classico e fantastico, tra sacro e prosaico, alla ricerca di quella ‘semplicità meravigliosa’ che vuole caratterizzare il progetto in tutti i suoi aspetti, dalla scenografia alla direzione degli attori, dalla musica alla cinematografia, dai costumi al montaggio”.

Vangelo secondo Maria: Le foto del film

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