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Venezia ’81: Cloud, un thriller che si interroga sugli orrori della modernità

cloud film
Arriva fuori concorso al Festival il film Cloud, firmato da Kurosawa Kiyoshi, regista giapponese di culto che offre un monito sulla malvagità che arriva da internet.

Sarà presentato fuori concorso al Festival di Venezia il 30 agosto Cloud, il nuovo film del maestro giapponese Kurosawa Kiyoshi. Interpretato da Masaki Suda, Kotone Furukawa e Masataka Kubota, il film Cloud arriverà nelle sale italiane nel 2025 grazie a Minerva Pictures.

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Thriller ricco di suspense che mette a nudo i terrori che si nascondono nella nostra società moderna, il film Cloud è incentrato su un giovane dei nostri tempi che trae profitto dalla rivendita di merci online: Yoshii ha l’ambizione di emergere e questo lo spinge a lavorare come rivenditore online. Tale attività però lo rende oggetto di odio e disgusto diffusi. Senza volerlo, i semi dell’odio che ha seminato iniziano a nutrirsi negli angoli oscuri della rete, il risentimento si coagula, si gonfia e alla fine degenera in una sinistra follia di massa...

“Negli angoli oscuri del Giappone di oggi, a volte si verificano incidenti violenti apparentemente senza motivo”, ha raccontato il regista. “Quando si indaga sulle cause, diventa evidente che esiste una sorta di sistema attraverso il quale piccoli rancori e frustrazioni vengono accumulati e gonfiati a dismisura da Internet. Mi sono chiesto se un fenomeno del genere potesse essere utilizzato come soggetto per un film d’azione e ho iniziato a sviluppare il progetto”.

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“Il protagonista è un uomo estremamente mediocre che, attraverso i suoi piccoli schemi di guadagno, desidera ottenere ogni vantaggio sugli altri. Pian piano si attira con noncuranza le ire di coloro che lo circondano e alla fine si ritrova trascinato in una battaglia mortale che mette a repentaglio la sua vita. Tuttavia, man mano che le riprese procedevano, mi sono reso conto che questo non sarebbe diventato il tipo di film d’azione che lascia una semplice sensazione adrenalinica”.

“Uno dei motivi è la profonda ambiguità e complessità del protagonista, resa viva dalla sorprendente abilità recitativa dell’attore principale Masaki Suda. Un altro fattore è che la battaglia mortale inizia inaspettatamente ad assumere aspetti bellici. Il profitto e la vendetta si sovrappongono e si amplificano, mettendo in moto azioni violente e, prima che ce ne si renda conto, non si può più tornare indietro. In un certo senso, questo potrebbe essere un’allegoria del modo in cui nascono le guerre moderne”.

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Il poster originale del film Cloud.
Il poster originale del film Cloud.

Gli orrori virtuali

Vento ondeggiante come un essere vivente, luci tremolanti, dialoghi da brivido, una fabbrica dismessa dall'atmosfera tesissima, scene in auto che utilizzano in modo suggestivo la retroproiezione e molto altro ancora... Nel film Cloud, la visione del mondo unica che emerge dalle opere di Kiyoshi Kurosawa, descritta con riverenza dai fan come “Kiyoshi-ismo”, appare ancora più raffinata. La prima metà del film distribuisce deliberatamente una suspense hard-boiled, mentre la seconda offre un'azione sostanziale e cruda, coinvolgendo gli spettatori con una costruzione subdolamente progettata.

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Nel 2001, quando l'invasione di Internet nelle nostre vite quotidiane era nella sua prima fase, Kurosawa ha raffigurato nel suo film Pulse (2001) i terrori digitali, col web che diventava un condotto per spiriti ultraterreni, inviando onde d'urto in tutto il mondo. Più di 20 anni dopo, la società online sta amplificando l'oscurità che è in noi, e ora viviamo a stretto contatto con un'ostilità trasparente come i linciaggi sui social media, le diffamazioni e le fake news. Mostrando l'orrore della follia incubata in Internet che raggiunge un punto critico e si scatena nella realtà, Cloud raffigura il caos del Giappone e del mondo intero di oggi.

Prendendo il titolo dall'entità nebulosa di internet che ha invaso con forza le nostre vite quotidiane negli ultimi anni, Cloud esplora le sinistre correnti sotterranee della società moderna, dove l'anonimato digitale alimenta la malizia nel mondo reale.

La storia ruota attorno a Ryosuke Yoshii, un operaio di fabbrica a Tokyo che guadagna soldi extra rivendendo beni online sotto uno pseudonimo. Dopo un periodo di successo, lascia il suo lavoro e si trasferisce in campagna con la sua fidanzata, assumendo un giovane locale per aiutarlo con la sua attività di rivendita. Tuttavia, la vita apparentemente idilliaca di Yoshii viene sconvolta da misteriosi attacchi da parte di assalitori sconosciuti, che distruggono la sua pace mentre scopre di avere molti nemici che lo prendono di mira.

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La narrativa avvincente di Cloud risuona con le paure contemporanee, descrivendo come piccoli rancori possano degenerare in violenza incontrollabile. Con la convincente interpretazione di Suda, il film è sia un monito che un'avvincente immersione nel caos del panorama mediatico moderno, dove gli orrori della malizia online prendono vita in modo terrificante.

Cloud: Le foto del film

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