Sarà presentata fuori concorso al Festival di Venezia il 5 settembre la serie tv Sky M – Il figlio del secolo. Diretta da Joe Wright, la serie tv Sky M – Il figlio del secolo è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale, che racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Benito Mussolini.
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Composta da otto episodi, la serie tv Sky M – Il figlio del secolo è prodotta da da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle, CINECITTÀ S.p.A. e Sky. Arriverà nel 2025 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in tutti i territori in cui Sky opera in Europa. La distribuzione internazionale è di Fremantle.
A interpretare il Duce uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento, della Coppa Volpi a Venezia e del prestigioso Shooting Stars Award al Festival di Berlino. Accanto a Marinelli nel cast Francesco Russo che interpreta Cesare Rossi; Barbara Chichiarelli nei panni di Margherita Sarfatti; Benedetta Cimatti in quelli di Donna Rachele; Federico Majorana interpreta Amerigo Dumini; Lorenzo Zurzolo è invece Italo Balbo.
E ancora Federico Mainardi che interpreta Albino Volpi; Maurizio Lombardi nei panni di Emilio De Bono; Gianmarco Vettori in quelli di Dino Grandi; Gaetano Bruno che interpreta Giacomo Matteotti; Paolo Pierobon nei panni di Gabriele D’Annunzio; Elena Lietti è Velia Titta, moglie di Giacomo Matteotti; Gianluca Gobbi nel ruolo di Cesare Maria de Vecchi; Gabriele Falsetta in quello di Roberto Farinacci. Vincenzo Nemolato interpreta Vittorio Emanuele III.
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Come il romanzo, la serie racconterà la storia di un Paese che si è arreso alla dittatura e la storia di un uomo che è stato capace di rinascere molte volte dalle sue ceneri. Ripercorrerà la Storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925, dopo l'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Offrirà, inoltre, uno spaccato del privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure iconiche dell'epoca.
Al di là della demonizzazione
All'ombra della recente ascesa di governi di destra, populisti e leader autoritari, l’acclamato regista Joe Wright ha adattato il romanzo di Antonio Scurati M - Il figlio del secolo in una serie tv omonima per Sky che, come l'opera originale, traccia una linea chiara tra il clima politico odierno e il leader fascista che ha dato inizio a tutto: Benito Mussolini.
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Il Mussolini di Wright, interpretato brillantemente da un irriconoscibile Luca Marinelli narra la propria storia, spesso rompendo la quarta parete e parlando direttamente al pubblico. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, dopo aver fondato il suo giornale Il Popolo d’Italia, Mussolini cerca ora di alimentare la sua agenda politica sfruttando i veterani disillusi, che si aspettavano di tornare a casa da eroi, ma furono invece trattati come emarginati. Questi uomini, disperati di essere ascoltati e compresi, si rivolsero a Mussolini, formando insieme i Fasci Italiani di Combattimento, un pericoloso gruppo di ultranazionalisti che si sarebbe trasformato nel Partito Nazionale Fascista.
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Wright ha una solida esperienza nel portare sullo schermo leader storici influenti e polarizzanti, come Winston Churchill. Coloro che amavano “Il Duce” lo consideravano il più grande leader che l'Italia avesse mai conosciuto, mentre quelli che lo disprezzavano temevano i suoi legami politici con Hitler, le sue ideologie xenofobe e la sua arroganza generale. Umanizzare Mussolini non è un compito facile, e Wright si assume questa significativa responsabilità sapendo che demonizzare un tale leader è troppo semplice, e che la strada più difficile è capire perché, nel 1919, lui e molti italiani volevano tutti quanti "Rendere l'Italia grande di nuovo".