Sarà presentato il 3 settembre al Festival di Venezia 2024 Queer, il nuovo film diretto dal regista palermitano Luca Guadagnino, adattamento dell’omonimo libro di William S. Burroughs. Scritto all'inizio degli anni '50 ma pubblicato solo nel 1985, Queer è considerato un'opera canonica nella carriera dell'autore della Beat Generation e un pilastro della letteratura gay trasgressiva.
Nel suo ambizioso adattamento, Luca Guadagnino evoca con maestria il periodo post-Seconda Guerra Mondiale del libro e traduce cinematograficamente l'iconoclastia di Burroughs con stile. In un ruolo totalmente diverso da quelli a cui siamo abituati, nel film Queer Daniel Craig si immerge nell'alter ego di Burroughs, William Lee, un eroinomane abituale che si crogiola nella libertà e nella desolazione tra un gruppo disconnesso di espatriati americani gay nella Città del Messico alla fine degli anni '40.
Quando l'enigmatico e snob ex militare Eugene Allerton (Drew Starkey) cattura l'attenzione di Lee, lui si lancia in una storia d'amore travolgente, iniziando un'odissea che li porterà fino alla giungla ecuadoriana alla ricerca del massimo sballo.
Sostenuto dalle performance straordinarie di Craig e Starkey, e da inaspettati e divertenti ruoli secondari di Lesley Manville e Jason Schwartzman, il film Queer è una vetrina scintillante per molti dei collaboratori di Guadagnino, tra cui lo sceneggiatore di Challengers Justin Kuritzkes, il direttore della fotografia Sayombhu Mukdeeprom e i compositori Trent Reznor e Atticus Ross. Nelle sale italiane grazie a Lucky Red.
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Rompere i tabù
Brillante e audace autore incontra brillante e audace regista: ci vuole coraggio per tradurre l'opera di William S. Burroughs per il grande schermo, ma l'adattamento del regista candidato all'Oscar Luca Guadagnino del romanzo autobiografico della leggenda della Beat Generation è all'altezza del materiale originale in termini di vulnerabilità e audacia nel rompere i tabù.
Queer è infatti un film che vede Guadagnino nella sua modalità più formidabile e coraggiosa, alle prese con una storia d'amore universale segnata da voli di fantasia espressionisti, gratificanti momenti di surrealismo psichedelico e sorprendenti tocchi di tenerezza. Odissea allucinogena intrisa di desiderio struggente, Queer vede Lee, il suo protagonista, mescolarsi con la comunità di espatriati nella Città del Messico del dopoguerra, vagando per le sue strade, frequentando i suoi bar gay e ingerendo qualsiasi sostanza illecita disponibile. È un affabulatore consumato, che non ha difficoltà a trovare un pubblico, ma è anche un tossicodipendente di mezza età disperatamente solo, con una preoccupante predilezione per le armi da fuoco.
All'inizio di Queer, Lee punta a un viaggio nella foresta amazzonica alla ricerca dell'ayahuasca, potenzialmente telepatica, e vuole che il giovane e attraente Allerton, bisessuale curioso dell'Oklahoma (Drew Starkey), lo accompagni. I loro viaggi porteranno a una serie di incontri inaspettati e offriranno a Lee lezioni sobrie su ciò che Burroughs ha definito "l'algebra del bisogno".
Adattato da Kuritzkes, il film Queer è allo stesso tempo fedele al libro e una sua radicale reinterpretazione. I dettagli d'epoca sono contrastati da scelte musicali anacronistiche, mentre un epilogo inquietante allude alla tragedia reale che ha dato inizio alla carriera letteraria di Burroughs. In tutto ciò, Craig rende il personaggio di Lee completamente suo, creando un protagonista vissuto, le cui ossessioni indisciplinate lo portano a qualcosa di simile all'illuminazione.
Queer è un film Fremantle prodotto da The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e Frenesy Film Company, in collaborazione con Cinecittà Spa e Frame by Frame.
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