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Vida privada: Su Netflix la miniserie spagnola tra inganni, passioni e sesso

Da sabato 23 Netflix propone Vida privada, i due capitoli di una miniserie televisiva catalana tratti da un implacabile romanzo di Josep Maria de Sagarra. Passioni, ricatti e sesso nella Spagna dell'Ottocento.

Netflix propone da sabato 23 aprile i due capitoli che compongono la miniserie Vida privada, Capitol 1 e Capitol 2. Diretta da Silvia Munt, i due capitoli di Vida privada hanno per protagonisti gli attori Pablo Derqui, Francesc Garrido, Aida Floch, Pedro Casablanc, Maria Molins e Pep Cruz tra gli altri.

Alla base della storia di Vida privada c’è l‘omonimo romanzo dello scrittore catalano Josep Maria de Sagarra (1894 – 1961), pubblicato nel 1932. L’autore è particolarmente noto anche in Italia per essere stato colui che ha tradotto, in brevissimo tempo, La Divina Commedia di Dante dall’italiano al catalano.

Il declino di una famiglia

Nei due capitoli di Vida privada, diffusi da Netflix come due film, si racconta il declino dei Lloberola, una famiglia dell’aristocrazia barcellonese. Tra i profondi cambiamenti sociali e politici avvenuti a Barcellona tra la fine della dittatura di Primo de Rivera e la Seconda Repubblica, i Lloberola si vedono rovinati economicamente e socialmente a causa dell’incapacità del patriarca di adattarsi ai nuovi tempi. In particolar modo, ci si concentra su tre rampolli della famiglia: Frederic, Guillem e Maria Lluisa.

Frederic, il figlio maggiore, non riesce a mantenere il suo status a causa di un forte orgoglio che lo porterà a perdere la famiglia e l’amante, condannandolo a una spirale di decadenza. Finirà per vivere della carità di quelli che un tempo erano i suoi servi.

Guillem, il fratello minore, vorrebbe invece risalire la china a tutti i costi e senza alcuno scrupolo. Ecco perché verrà ricattato da un ricco aristocratico e, dopo la sua morte, non esisterà a sedurne la ricca vedova.

Maria Lluisa, figlia di Frederic e nipote di Guillem, infine, ha il coraggio di sfidare il futuro deciso per lei da altri. Si ribellerà al matrimonio di convenienza imposto dalla nonna e diventerà la prima lavoratrice del suo lignaggio. Forte e indipendente, sarà costretta a cambiare i suoi piani per amore.

Prostituzione, ricatto, inganni e passioni segneranno inevitabilmente il percorso del tre.

Vida privada, il poster.
Vida privada, il poster.

Da un romanzo di successo

Vida privada, disponibile su Netflix quattro anni dopo il suo passaggio sulla tv catalana, ripercorre tre anni della vita dei Lloberola in un periodo chiave della storia del Novecento.

Pubblicato nel 1932, l’opera di Sagarra è la cronaca lucida e attenta di un naufragio sociale in un momento particolarmente critico e mutevole. Il romanzo è tuttora considerato come uno dei più rappresentativi della cultura catalana contemporanea della Barcellona di inizio Novecento. Sagarra è infatti riuscito a costruire il crudo ma veritiero ritratto di un’epoca di cambiamenti turbolenti e decisivi per l’aristocrazia catalana.

Secondo Silvia Munt, regista di Vida privada, la sceneggiatura è abbastanza fedele al romanzo e ha mantenuto inalterato lo spirito di Sagarra. Anche i due capitoli offrono dunque uno sguardo preciso sull’aristocrazia del tempo per far capire allo spettatore quel modo di fare e di pensare che, nei decenni, ha dato vita a personalità malate.

Vida privada ci ha dato la possibilità di ricostruire un’intera epoca e di mettere in scena un modo di essere e di fare che ci sa capire quanto fondamentale sia sapere da dove veniamo. Ci ha permesso di aprire una finestra nell’intimità di quattro mura, più o meno lussuose, per presentare personaggi complessi, ambigui e amorali. Ed è da lì che scopriremo gli infiniti strati di una società alla deriva”, ha commentato la regista.

La regista Silvia Munt sul set di Vida privada con gli attori Aida Floch e Pablo Derqui.
La regista Silvia Munt sul set di Vida privada con gli attori Aida Floch e Pablo Derqui.

I personaggi principali

In Vida privada – Capitol 1, su Netflix dal 23 aprile, la storia si apre con l’Esposizione Universale a Barcellona del 1929. Frederic di Lloberola (Francesc Garrido), il figlio maggiore di una famiglia aristocratica in rovina, ha un grosso debito con il barone di Falset (Pedro Casablanc). Suo fratello, Guillermo di Lloberola (Pablo Derqui), gli offre il suo aiuto. Dispone infatti di informazioni forti e scandalose che potrebbero minare per sempre la reputazione del ricco aristocratico: Guillermo stesso ha avuto un incontro sessuale a pagamento con il barone e sua moglie Conxa (Aida Folch).

Vida privada – Capitol 2, sempre su Netflix dal 23 aprile, siamo invece nel 1931. Dopo l’istituzione della Repubblica, il marchese di Lloberola (Pep Cruz) muore e lascia i figli Frederic e Guillem nella più completa rovina. Mentre Frederic scivola nella miseria, Guillem si mette in testa di conquistare Conxa, la ricca vedova del barone di Falset. Maria Lluisa (Diana Gomez) invece dice no al matrimonio combinato e punta tutte le sue speranze sul lavoro. Spera che sia quella la chiave per divenire una donna libera e indipendente.

“Frederic è l’ultimo esponente della decadenza morale di un’epoca che dura fino ai nostri giorni”, ha sottolineato Francesc Garrido, l’attore che lo interpreta. “Rappresenta la fine di un’epoca, delle tradizioni e di un modo di fare ben radicato nel cattolicesimo. Il romanzo ben descrive i turbolenti cambiamenti dell’aristocrazia ma parla anche di un tema più che attuale: la decomposizione della famiglia, che finisce per essere un covo di conflitti. Oggi come allora, la società è in evidente declino”.

Pablo Derqui invece non ha dubbi nel descrivere il suo Guillem come “un uomo dalla morale poco rigida, che vive la vita come se fosse un’avventura”. Poiché Guillem non ha scrupoli, non è stato facile per l’attore, visto in La cattedrale del mare, interpretarlo. “Tendo a farmi coinvolgere emotivamente dai personaggi che porto in scena. Guillem è un edonista che sfugge a tutto. Mi piace il suo atteggiamento ma mi perplime la sua doppia moralità”.

In più, Guillem vive una sessualità molto aperta e libertina. Ed è a proposito di questo che entra in scena il personaggio di Conxa, impersonata da Aida Floch. “Conxa è una donna onesta, intelligente, selvaggia e libera”, ha dichiarato l’attrice. “Ma è costretta ad accettare l’ipocrisia dell’alta società. Come Guillem è un animale sessuale: non c’è niente che la renda più felice del sesso”.

Diana Gomez, infine, considera la sua Maria Lluisa un personaggio bellissimo. “È molto importante sapere da dove viene. Sua madre è una donna molto remissiva, quindi per lei ribellarsi vuol dire in primo luogo rompere le regole di appartenenza a una famiglia borghese. Ecco perché è una vera e propria donna moderna”.

Vida privada: Le foto

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