Vita da Carlo 3, la terza stagione della serie tv prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentis, arriva su Paramount+ il 16 novembre. Dopo il successo della seconda stagione, la serie tv Vita da Carlo 3 sarà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e vede alla regia Carlo Verdone in alternanza con Valerio Vistoso.
In Vita da Carlo 3, realtà e finzione si intrecciano in un’irresistibile serie tv comica in cui Carlo Verdone interpreta sé stesso. La terza stagione ruoterà attorno al mondo musicale: a Carlo Verdone viene proposta la direzione artistica del Festival di Sanremo. La sua enorme cultura musicale rende Carlo la persona ideale per dare vita ad una kermesse all’insegna della competenza e dello spettacolo, senza contare che lui è indubbiamente tra i personaggi più amati del Paese. In quell’assurda ipotesi c’è qualcosa che lo alletta.
La musica, insieme al cinema, è da sempre la sua più grande passione e, dentro di sé, Carlo nutre la convinzione di poter allestire un Festival indimenticabile. Il cast vanterà nuovissimi interpreti, oltre a diverse leggende della musica italiana, come Gianna Nannini, Zucchero, Nino D’Angelo e Motta.
Ma ecco il cast completo: Carlo Verdone, Monica Guerritore, Stefania Rocca, Caterina De Angelis, Antonio Bannò, Filippo Contri, Maria Paiato, Stefano Ambrogi, Ema Stokholma, Maccio Capatonda, Gianna Nannini, Zucchero Fornaciari, Nino D’Angelo, Serena Dandini, Roberto D’Agostino, Francesco Motta, Lucio Corsi, Betty Senatore, Giovanni Esposito, Giada Benedetti, Pietro Ragusa, Demetra Bellina, Radu Murarasu, Gianluigi Molteni, Laurence Belgrave, Loredana Piedimonte, Aurora Sardo, Luca Guastini, Alex Badiglio, Gabriel Elia Salvotti, Leone Bonanni, Aida Flix Filella, Mascia Musy e altri.
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La trama della serie tv
Una fase inedita e sorprendente della vita di Carlo, raccontata nella stagione 3 della serie tv, è iniziata da qualche mese, sia sul piano personale che su quello professionale. È diventato nonno, ed è alle prese con gioie e problemi, portati in dote da questo nuovo ruolo. Il contratto con il produttore storico, Cantalupo, è finalmente scaduto, permettendogli di decidere con calma quale sarà la sua prossima sfida. Le proposte arrivate sono numerose e quotidianamente ne giungono di altre, ma Carlo è indeciso: non c’è un progetto che lo alletti realmente. E se, dopo quarantacinque anni di carriera e tantissimi successi, fosse giunto il momento di ritirarsi?
Carlo del cinema sente di averne abbastanza, la delusione di veder tramontare “Maria Effe” è una ferita ancora aperta e, in fondo, fare il nonno è l’unica cosa che lo gratifichi davvero. È deciso. Carlo Verdone lascia il cinema. Ma quando la conferenza stampa per dare l’annuncio è già stata fissata, ecco arrivare un’ultima e inaspettata offerta, diversa da tutte le altre: la direzione artistica del Festival di Sanremo. La sua enorme cultura musicale rende Carlo la persona ideale per dare vita ad una kermesse all’insegna della competenza e dello spettacolo, senza contare che lui è indubbiamente tra i personaggi più amati del Paese. Carlo è onorato ma sembra orientato a rifiutare.
Tuttavia, c’è qualcosa in quell’assurda ipotesi che lo alletta. La musica, insieme al cinema, è da sempre la sua più grande passione e, dentro di sé, Carlo nutre la convinzione di poter allestire un Festival indimenticabile. Forse è per questo sentore elettrizzante che, prendendo posto nella sala stampa, per comunicare il proprio ritiro dalle scene, Carlo sorprende tutti annunciando di essere il prossimo direttore artistico del Festival di Sanremo.
L’eco della notizia è enorme e, sebbene manchino ancora alcuni mesi, l’attesa è già altissima. Carlo si getta a capofitto nell’organizzazione dell’evento. Sceglie Ema Stokholma come sua co-conduttrice, sonda gli ospiti internazionali e seleziona gli artisti in gara, imbattendosi in molte delle leggende della musica italiana.
Allo stress e alle enormi difficoltà legate al grande evento, si sommano come al solito le vicissitudini familiari: Annamaria (Maria Paiato) che per dimenticare l’Ammiraglio si divide tra il veganesimo e qualche vizio; Chicco (Antonio Bannò) e Maddalena (Caterina de Angelis) che sperimentano quanto l’arrivo di un bambino possa mutare le dinamiche di coppia; Sandra (Monica Guerritore) che si rende conto di non aver trovato altri uomini in grado di capirla dopo la separazione da Carlo; Giovanni (Filippo Contri) che si innamora troppo frequentemente; e… Maccio Capatonda, nuovo vicino di casa e aspirante suicida. Insomma, problemi su problemi che si possono riassumere in una frase: “Essere Carlo Verdone”.
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Il vortice di Sanremo
“Se nella precedente stagione la quotidianità di Carlo veniva stravolta da un evento tutto sommato gestibile, ovvero la realizzazione del film d’autore per troppo tempo rimasto nel cassetto, stavolta la sfida va al di là di ogni previsione”, spiega Verdone a proposito della serie tv Vita da Carlo 3.
“Per ottenere il massimo della performance di Carlo Verdone è indispensabile inserirlo in una serie di difficoltà sfiancanti nell’arco del racconto. E così il soggetto e la sceneggiatura rocambolesca lo hanno inserito in un contesto che non accetterebbe mai: la conduzione del Festival di Sanremo. La kermesse canora è infatti una trappola gigantesca e ambigua che, tra lustrini e riflettori, mette a repentaglio le sue abitudini e la sua proverbiale confort zone. Tutto questo si traduce in una ghiotta occasione di commedia che lascia entrare nuovi personaggi, grotteschi e sopra le righe, scelti con estrema precisione, in grado di trascinare Carlo stesso nel vortice televisivo per antonomasia, sottoponendolo ad uno stress infinito, perennemente foriero di risate e imbarazzi”.
“Un vortice con cui la regia si è confrontato sin dal primo momento. La domanda era: come raccontare il più grande evento italiano senza farlo diventare posticcio a beneficio del cinema? La risposta sta nello sforzo produttivo messo in campo, nella ricostruzione capillare della kermesse, nella ricerca di un linguaggio visivo che partisse dalle immagini frenetiche del 6 backstage e arrivasse a quelle patinate della prima serata tv. Uno sforzo che ha trovato la sua acme nella possibilità di girare due interi episodi proprio all’interno del Teatro Ariston. Un tempio della musica insostituibile, sul cui palcoscenico Carlo conoscerà onori e oneri del prestigioso incarico che gli è stato affidato. Ci riuscirà?”.
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