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Un teso e adrenalinico film su Netflix riscrive un capolavoro del cinema

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Arriva su Netflix il film Vite vendute, remake dell’omonimo lavoro di Clouzot, premiato a Cannes nel 1953. La storia, riveduta e corretta, presenta la stessa semplice ma tesa premessa: poche ore per evitare una terribile catastrofe.
Nell'articolo:

Netflix propone dal 29 marzo il film Vite vendute. Diretto da Julien Leclercq, il film Netflix Vite vendute è un thriller d’azione che conta sulle interpretazioni di quattro tra i più apprezzati attori francesi: Franck Gastambide, Alban Lenoir, Ana Girardot e Sofiane Zermani. Interpretano i quattro componenti di una squadra speciale che ha meno di ventiquattr’ore di tempo per trasportare due camion pieni di esplosivo attraverso una regione ostile ed evitare una terribile catastrofe.

Vite vendute non è altro che il remake, riveduto e aggiornato, di un capolavoro del cinema francese dallo stesso titolo, diretto da Henri-Georges Clouzot e interpretato da Yves Montand, Charles Vanel, Peter van Eyck e Véra Clouzot. Sceneggiato dallo stesso Clouzot con il fratello Jean da un romanzo di Georges Arnaud, vinse l’Orso d’Orso per il miglior film alla Berlinale, il BAFTA come miglior film e la Palma d’Oro al Festival di Cannes 1953.

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La trama del film

Vite vendute, il film proposto da Netflix, comincia quando un pozzo di petrolio prende fuoco in mezzo al deserto, mettendo in pericolo le vite degli abitanti di un campo profughi vicino.

La società che gestisce il pozzo invia alcuni esperti sul posto ma appare subito chiaro che per evitare la catastrofe l'unica soluzione è quella di far esplodere il pozzo con la nitroglicerina entro ventiquattr'ore. In cambio di un'ingente somma di denaro una squadra si mette in viaggio per trasportare a bordo di due camion 200 chili di esplosivo a 800 chilometri di distanza.

La squadra ha meno di venti ore per raggiungere il pozzo petrolifero. Venti ore per attraversare zone ostili controllate da ribelli armati e campi minati a bordo di due camion carichi di nitroglicerina su terreni impervi! La corsa contro il tempo inizia...

Vite vendute: I poster

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Storia di un capolavoro

Vite vendute, di cui Netflix restituisce una visione aggiornata, è un film che trascende i confini temporali, un classico intramontabile che ha catturato l'immaginazione di generazioni di spettatori e critici. Realizzato nel 1953 dal regista francese Henri-Georges Clouzot, il film si basa sul romanzo Il salario della paura di Georges Arnaud.

Ambientato in un villaggio sudamericano isolato e oppresso dalla povertà, racconta la storia di quattro uomini che accettano un compito pericoloso: trasportare un carico di nitroglicerina attraverso le montagne per spegnere un incendio in un pozzo petrolifero. La premessa, semplice ma tesa, svela una trama avvincente, esplorando temi profondi come la paura, il coraggio, la disperazione e l'avidità.

All'epoca della sua uscita, il mondo si stava lentamente riprendendo dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Il cinema, come altre forme d'arte, rifletteva una gamma di sentimenti collettivi - dalla speranza per il futuro alla disillusione e al trauma. Vite vendute non faceva eccezione, offrendo uno sguardo crudo sulla natura umana e sulla lotta per la sopravvivenza in condizioni estreme.

Il film fu accolto con grande entusiasmo sia dalla critica che dal pubblico, diventando rapidamente un punto di riferimento nella storia del cinema. Vinse il Grand Prix al Festival di Cannes, consolidando la reputazione di Clouzot come uno dei grandi maestri del cinema thriller e di suspense. La sua capacità di costruire tensione e rilasciare emozioni con una precisione quasi chirurgica ha lasciato un segno indelebile nel settore, influenzando innumerevoli registi nei decenni successivi.

Vite vendute: Le foto del film

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Il remake di Friedkin

Ancora prima di Netflix, già William Friedkin ha diretto un remake del film Vite vendute, intitolato Il salario della paura, uscito nel 1977. Nonostante condivida la stessa premessa di base del film originale di Henri-Georges Clouzot del 1953, si distingue per la sua interpretazione e il contesto, riflettendo le preoccupazioni e le atmosfere degli anni '70.

Friedkin, noto per i suoi lavori precedenti come Il braccio violento della legge e L'esorcista, ha portato una visione unica e tesa alla storia, concentrandosi su quattro uomini provenienti da diversi angoli del mondo che si ritrovano in un Sud America desolato, dove vengono assunti per trasportare un carico di nitroglicerina estremamente instabile attraverso la giungla.

Il salario della paura di Friedkin è stato ricevuto con opinioni miste al momento della sua uscita e non ha ottenuto il successo commerciale sperato, in parte a causa della sua coincidenza con l'uscita di Guerre stellari che ha dominato il botteghino in quel periodo. Tuttavia, negli anni, il film ha guadagnato un culto di ammiratori ed è stato rivalutato positivamente per la sua regia, le performance, e soprattutto per la sua colonna sonora innovativa composta da Tangerine Dream.

La visione di Friedkin è considerata un'opera complessa e visivamente impressionante, che esplora temi di fatalismo, destino e la natura umana sotto pressione, mantenendosi fedele allo spirito del materiale originale pur offrendo un'esperienza cinematografica del tutto unica.

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