Rai 5 trasmette la sera dell’8 ottobre il film Voci d'oro. Diretto da Evgeny Ruman e co-sceneggiato da Ziv Berkovich, il film di Rai 5 Voci d’oro racconta la storia di Victor e Raya Frenkel, un'iconica coppia di doppiatori russi che, dopo il crollo dell'Unione Sovietica nel 1990, si trasferiscono in Israele. La pellicola è una commedia agrodolce che riflette sulla difficile esperienza dell'immigrazione, sull’adattamento culturale e sulla ricerca di una nuova identità professionale e personale in un mondo completamente diverso.
Il film è profondamente radicato nel contesto storico dell'immigrazione di massa degli ebrei sovietici verso Israele durante la caduta del blocco sovietico. Victor e Raya rappresentano gli oltre 900.000 ebrei che furono costretti a reinventarsi in una terra nuova, affrontando sfide lavorative e culturali spesso insormontabili. La loro storia, personale e intima, esplora con ironia e tenerezza i temi dell'appartenenza, della nostalgia e della rinascita.
La trama segue Victor (Vladimir Friedman) e Raya (Maria Belkin), due doppiatori celebri per aver dato voce a numerosi film stranieri per il pubblico sovietico. Il loro lavoro permetteva ai russi di ascoltare le voci di attori come Kirk Douglas o Dustin Hoffman nei loro amati film, ma doppiati in russo. Tuttavia, con la caduta del regime sovietico e il trasferimento in Israele, la coppia si ritrova in un mondo completamente nuovo, dove la loro abilità di doppiatori non ha più lo stesso valore.
Victor tenta inizialmente di trovare un impiego nel doppiaggio, ma finisce per lavorare con un gruppo di “pirati delle VHS” che distribuiscono illegalmente film doppiati in russo. Raya, invece, risponde a un annuncio di lavoro che cerca donne con "voci piacevoli", scoprendo presto che il lavoro consiste nell'essere un'operatrice telefonica per una linea di sesso telefonico per immigrati russi soli.
Man mano che il film si sviluppa, vediamo come la loro relazione e le loro identità individuali vengano messe alla prova. Victor, malinconico e distaccato, lotta per mantenere un senso di sé mentre Raya, attraverso il suo nuovo lavoro, comincia a riscoprire un lato di sé che aveva represso per anni. La commedia è punteggiata da momenti di tenerezza e nostalgia, ma anche di tensione, mentre la coppia si allontana e si riavvicina.
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I personaggi principali
Nel film di Rai 5 Voci d'oro, i personaggi principali sono Victor e Raya Frenkel, interpretati rispettivamente da Vladimir Friedman e Maria Belkin. Victor è un uomo che ha costruito la sua carriera e identità come celebre doppiatore in Unione Sovietica, dando voce a personaggi iconici. Tuttavia, con il trasferimento in Israele, Victor fatica a trovare una nuova direzione nella vita. È malinconico e distaccato, attaccato al suo passato e incapace di adattarsi facilmente al nuovo contesto. Il suo orgoglio professionale è messo alla prova quando si ritrova a lavorare per un gruppo di pirati del VHS, un'attività che svaluta il suo talento e lo spinge verso un senso di frustrazione crescente.
Raya, invece, rappresenta un personaggio più complesso e dinamico. Inizialmente timida e riluttante, trova inaspettatamente una nuova forma di espressione lavorando come operatrice di sesso telefonico. Questo lavoro, che all'inizio la imbarazza, diventa un mezzo per riscoprire se stessa e il suo potenziale come artista della voce. Raya si ritrova a esplorare nuove emozioni e desideri che aveva represso per anni, e attraverso questo lavoro riesce a rimettere in discussione il suo ruolo nella vita e nel matrimonio. Il suo personaggio è caratterizzato da una forza interiore che cresce, portando lo spettatore a simpatizzare con la sua lotta per trovare una nuova identità.
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Adattarsi e vincere la nostalgia del passato
I temi principali del film di Rai 5 Voci d'oro sono strettamente legati all'immigrazione e all'adattamento culturale. Il film esplora le difficoltà che molti immigrati sovietici hanno dovuto affrontare nel cercare di integrarsi in Israele, un paese che non sempre riconosceva il valore delle loro competenze e della loro esperienza. Victor e Raya, come molti altri immigrati, si trovano ad affrontare una perdita d’identità e uno sradicamento culturale, dovendo reinventarsi in una società nuova. Questa reinvenzione, tuttavia, non riguarda solo il lavoro ma tocca anche le loro vite personali e la loro relazione, mettendo in evidenza il peso delle aspettative e delle delusioni.
Un altro tema centrale è la nostalgia per il passato. Victor, in particolare, fatica a lasciar andare il ricordo della sua carriera come doppiatore in Unione Sovietica, mentre Raya inizia lentamente a distanziarsi da quella vita e a costruirne una nuova. La nostalgia diventa un modo per esplorare le difficoltà emotive legate al cambiamento, ma allo stesso tempo funge da motore per l'evoluzione dei personaggi, spingendoli a confrontarsi con il presente.
Infine, il film esplora il potere del cinema e della voce come strumenti di connessione emotiva. Victor e Raya, doppiatori di film celebri, avevano il compito di permettere agli spettatori di entrare in mondi narrativi attraverso le loro voci. Tuttavia, in Israele, quel potere perde valore e significato, costringendoli a trovare nuovi modi per utilizzare la loro arte. Il lavoro di Raya come operatrice telefonica diventa, in questo senso, una nuova forma di performance che la collega agli altri in maniera inaspettata, permettendole di esplorare il suo potenziale creativo e personale.
Voci d'oro è un film che parla di transizioni — personali, professionali e culturali. Attraverso la storia di Victor e Raya, il film esplora con delicatezza le sfide della reinvenzione in un nuovo paese, pur mantenendo un forte legame con il passato. È una celebrazione del potere del cinema e della voce, ma anche una riflessione sulle difficoltà di trovare una nuova identità in un mondo che cambia rapidamente.
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