Netflix propone dal 26 luglio il film Wonderland, campione di incassi in Corea del Sud. Dramma romantico a sfondo fantascientifico diretto da Kim Tae-yong, il film Netflix Wonderland parte da un assunto che cattura i sentimenti di tutti noi: un servizio di videocall permette ai familiari di ricontattare le persone care che sono passate a miglior vita. Un argomento di stretta attualità, considerando i progressi dell’intelligenza artificiale.
La Wonderland al centro del film Netflix, infatti, altri non è che un servizio di IA che permette simulazioni di videochiamate, a cui si rivolgono persone come l’assistente di volo Jeong-in, che desidera parlare con il fidanzato in coma, o Baili, una madre che ha il disperato bisogno di sentire la figlia morta dopo una malattia terminale.
Le due storie interconnesse
Wonderland, il film proposto da Netflix, esplora l’affascinante idea di usare l’intelligenza artificiale per ‘ricreare’ i defunti, rendendo possibile il comunicare nuovamente con coloro che amiamo. Sin dal trailer, sono chiari i temi principali affrontati dalla storia: il desiderio di riconnettersi con i propri cari, il dolore nell’affrontare una triste realtà e la disperata necessità di proteggere la famiglia. La domanda centrale è una: è possibile trovare pace e felicità riconnettendosi solo con l’immagine di chi abbiamo perso?
E a questa si tenta di dare risposta attraverso una serie di trame parallele. Jeong-in (Bae Suzy) e Tae-ju, una giovane coppia, vedono le loro vite precipitare quando lui finisce in coma. Disperata, Jeong-in si rivolge a Wonderland, servizio grazie al quale può incontrare l’amato e mantenere vivo il loro legame.
A supervisionare gli eventi all'interno di Wonderland ci sono Harry e Hyun Soo, che controllano e modellano meticolosamente le esperienze dei visitatori. Il loro ruolo è cruciale per garantire che le riunioni portino conforto e vicinanza.
Nel frattempo, Baili (Tang Wei) sottoscrive il servizio, dopo essere rimasta sola, per rivedere la figlia, morta dopo una malattia terminale. Baili condivide così la sua vita quotidiana con la figlia come se fosse ancora viva e in salute, ritraendosi come un'archeologa che scava antichi reperti in un remoto deserto.
Nel frattempo, Tae-ju (Park Bo-gum) è un astronauta nel mondo virtuale, che lavora a bordo di una navicella spaziale. Dolce e premuroso, chiama Jung-in ogni mattina per svegliarla, le ricorda di prendere le vitamine e la intrattiene con trucchi divertenti che si possono fare solo nello spazio.
Le loro vite tranquille, però, vengono improvvisamente sconvolte quando la figlia di Baili scompare, scappando per vedere sua madre di persona, e Tae-ju si sveglia miracolosamente - e inaspettatamente - dal coma, solo per scoprire che Jung-in ha interagito con una rappresentazione virtuale di lui per tutto il tempo.
Da virtuale a reale
Wonderland, proposto da Netflix, è il primo film del regista Kim Tae-yong in 13 anni, che invita a riflettere sul concetto di un addio genuino ed esplora come la tecnologia potrebbe alterare l'interazione umana e gli atteggiamenti nei confronti della morte. “La storia è nata dalla curiosità su quanto potremmo accettare familiari o innamorati creati dall’intelligenza artificiale”, ha dichiarato il regista. “Ho immaginato un futuro in cui potremmo non dover mai dire addio a nessuno grazie ai progressi della tecnologia”.
“I neuroscienziati e i fisici con cui ho parlato hanno trovato interessante come la tecnologia abbia cambiato i legami tra le persone. Invece di concentrarmi su quanto fosse scientificamente possibile qualcosa, volevo esplorare come le persone si sentono e cosa pensano riguardo alla tecnologia. Abbiamo anche discusso di come le figure virtuali potrebbero scoprire che il loro mondo non è reale. Facendo sì che le emozioni artificiali si traducano in fenomeni fisici. Osservando l'evoluzione dell'IA attraverso emozioni come la rabbia, la solitudine e il desiderio di riconoscimento, gli spettatori possono intravedere come crescono le persone”.