Rai 4 propone Z: Vuole giocare, un film horror che, traendo spunto dalla presenza di un orribile amico immaginario, si interroga su abusi e salute mentale.
Rai 4 trasmette la sera del 10 luglio il film Z: Vuole giocare. Horror diretto da Brandon Christensen, il film di Rai 4 Z: Vuole giocare racconta la storia di una famiglia che si ritrova terrorizzata dall’amico immaginario del figlio di otto anni.
Quando Joshua, il bambino, comincia a parlare con l’amico che chiama Z, i genitori Beth e Kevin pensano che si tratti di qualcosa, in fondo, di divertente. Ben presto, però, si accorgeranno che così non è: Z ha un terribile ascendente sul loro figlio e da bambino innocente lo trasforma in qualcosa che a malapena riconoscono. Sarà solo quando comincerà a mettere insieme i pezzi del suo passato che Beth capirà che Z, dopotutto, così immaginario non è.
Un violento amico immaginario
Interpretato dagli attori Jett Klyne, Keegan Connor Tracy e Sean Rogerson, il film di Rai 4 Z: Vuole giocare presenta un amico immaginario che diventa una realtà pericolosa e malvagia, mostrando cosa può accadere a una famiglia quando una forza distruttiva così terribile entra nella tua casa. Il pubblico è chiamato a decidere cosa è realmente accaduto. Z è reale, o una madre e suo figlio sono vittime delle loro stesse immaginazioni da incubo?
Josh Parsons (Jett Klyne) è un dolce bambino che passa la maggior parte del tempo a giocare da solo a casa. All'inizio, i suoi genitori Beth (Keegan Conner Tracy) e Kevin (Sean Rogerson) non sono preoccupati quando Josh inizia a menzionare il suo nuovo amico Z. Sembra divertirsi con lui, e vedono un bambino felice e gioioso. Dopo un po', però, notano che la personalità di Josh peggiora.
La madre inizia allora a preoccuparsi: suo figlio si sta immergendo troppo nel mondo della fantasia. Josh comincia infatti a mostrare comportamenti estremamente distruttivi, dando la colpa a Z per tutte le sue azioni, soprattutto le peggiori. Dopo che viene espulso da scuola, Beth è costretta a trovare una soluzione. Lo porta allora da uno psicologo infantile, che sembra aver visto anche lei da bambina.
Una svolta inattesa
Il dottor Seager (Stephen McHattie) suggerisce a Beth di passare più tempo con Josh perché è solo, e quella solitudine lo ha spinto a creare Z. Sebbene sia chiaro che solo il menzionare Z abbia ricordato al dottore qualcosa di molto più sinistro. Ma perché Josh era così solo?
Kevin lavora molto, e Beth si prende cura della madre morente. Non riceve alcun aiuto dalla sorella Jenna (Sarah Canning), che sembra avere un problema di alcolismo e non riesce a gestire la situazione. Quando la loro madre muore, Beth è costretta a fare tutto il lavoro, mentre Jenna piange e si ubriaca. È ovvio, prima e dopo la morte della madre, che Beth non le era affezionata per qualcosa che era accaduta in passato.
Contro la volontà del marito, somministra farmaci a Josh, rendendolo incapace di vedere il suo compagno immaginario. Ma ora è Beth a vedere Z... e lui vuole essere suo amico. Z è qualcosa che ha inventato da bambina, per proteggersi da qualcuno? La malattia mentale è presente nella famiglia? Mentre Z diventa più possessivo e violento, vediamo l'istinto materno di Beth entrare in gioco, e fa tutto il necessario per proteggere suo figlio, anche se ciò significa la propria autodistruzione.
Z: Vuole giocare, proposto da Rai 4, è più di un semplice film horror, tanto che occorrono diverse visioni (soprattutto del finale) per capire che cosa abbia spinto la mente a creare una creatura così terrificante come Z.