Divertenti, originali, ma anche emozionanti: sono le frasi Epifania. Citazioni e aforismi famosi per raccontare tutta la magia del 6 gennaio. Una festa religiosa, che celebra l’arrivo dei Re Magi a Betlemme, ma anche una ricorrenza amatissima dai bambini, legata alla Befana e alla consegna di tanti dolci.
Frasi divertenti per l'Epifania
Le frasi divertenti per l’Epifania sono tantissime, l’ideale per inviare messaggi ironici e divertenti in occasione della festa della Befana. Battute e strepitose frasi ironiche da inviare via SMS o su Whatsapp per augurare un ottimo 6 gennaio.
- A.B.I. Associazione Befane Italiane. Gentile socia, la preghiamo di rinnovare la sua tessera annuale entro il 6 gennaio.
- Il problema non è assolutamente Natale, non è Capodanno e non è nemmeno la Befana. Il vero problema è rientrare nei jeans quando arriva il 7 gennaio!
- Se tutte le Befane fossero proprio come te, il 6 gennaio staremmo tutti davanti al camino in attesa di vederti arrivare… Tanti auguri amore mio!
- Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi…e l’Epifania? Ovviamente con te! Auguri!
- Tanti auguri alla befana più dolce che non ha bisogno della scopa per farmi volare, mi basta il suo sorriso. Buona Epifania!
- Ricordati di revisionare la tua scopa e vola in alto quando passi sopra casa mia. Auguri per la tua festa!
- Il grande fascino della notte, lo sfondo della luna e le stelle che luccicano, è qualcosa che mi emozionerebbe. Portami con te stasera!
- Quest’anno nuovi incentivi per chi acquista un veicolo elettrico. Approfittane anche tu per rottamare la tua vecchia scopa. Buona festa della Befana!
- Io della Befana ne ho proprio piene le calze. Auguri di buona Epifania!
Frasi sulla Befana per bambini
L’Epifania è una festa molto amata dai più piccoli: un giorno favoloso in cui i bambini vengono premiati con i dolcetti oppure ricevono del carbone se non si sono comportati bene. Le frasi sulla Befana per bambini aiutano a scoprire il senso e la bellezza di questa festività.
- Cara Befana prendi un trenino che fermi a casa d’ogni bambino che fermi alle case dei poveretti con tanti doni e tanti confetti. (Gianni Rodari)
- Mi hanno detto, cara Befana, che tu riempi la calza di lana, che tutti i bimbi, se stanno buoni, da te ricevono ricchi doni. Io buono sempre sono stato,ma un dono mai me lo hai portato. Anche quest’anno nel calendario tu passi proprio in perfetto orario, ma ho paura, poveretto, che tu viaggi in treno diretto; un treno che salta tante stazioni dove ci sono bimbi buoni. Io questa lettera ti ho mandato per farti prendere l’accelerato! Oh cara Befana, prendi un trenino che fermi a casa di ogni bambino, che fermi alle case dei poveretti con tanti doni e tanti confetti. (Gianni Rodari)
- La Befana, cara vecchietta, va all’antica, senza fretta. Non prende mica l’aeroplano per volare dal monte al piano, si fida soltanto, la cara vecchina della sua scopa di saggina: è così che poi succede che la Befana… non si vede! Ha fatto tardi fra i nuvoloni, e molti restano senza doni! Io quasi, nel mio buon cuore, vorrei regalarle un micromotore, perché arrivi dappertutto col tempo bello o col tempo brutto… Un po’ di progresso e di velocità per dare a tutti la felicità! (Gianni Rodari)
- È scoccata mezzanotte c’è una scopa che vola di notte, e con la sua scia strana porta sopra una carampana. Con uno scialle in testa, porta regali ai bimbi in questo giorno di festa. Se sei stato buono ti porterà un bel dono, e se al contrario cattivo sei stato, un pezzo di carbone riceverai zuccherato. Anche se un po’ anziana un augurio, a te, dolce befana. (Gianni Rodari)
- Discesi dal lettino son là presso il camino, grandi occhi estasiati, i bimbi affaccendati a metter la calzetta che invita la vecchietta a portar chicche e doni per tutti i bimbi buoni. Ognun chiudendo gli occhi, sogna dolci e balocchi; e Dori, il più piccino, accosta il suo visino alla grande vetrata per veder la sfilata dei Magi, su nel cielo, nella notte di gelo. Quelli passano intanto nel lor gemmato manto, e li guida una stella nel cielo, la più bella. Che visione incantata, nella notte stellata! E la vedono i bimbi, come vedono i nimbi agli Angeli festanti ne’ lor candidi ammanti. (Guido Gozzano)
Frasi religiose sull'Epifania
L’Epifania non è solo fatta di dolcetti e dell’arrivo della Befana sulla sua scopa, ma è anche una festa religiosa. Segna infatti l’arrivo dei Re Magi a Betlemme per onorare la nascita di Gesù con i loro doni dopo aver seguito la Stella Cometa.
- «Lumen requirunt lumine». Questa suggestiva espressione di un inno liturgico dell’Epifania si riferisce all'esperienza dei Magi: seguendo una luce essi ricercano la Luce. La stella apparsa in cielo accende nella loro mente e nel loro cuore una luce che li muove alla ricerca della grande Luce di Cristo. I Magi seguono fedelmente quella luce che li pervade interiormente, e incontrano il Signore. (Papa Francesco)
- La luce apparsa nel Natale allarga oggi l’ampiezza del suo raggio: è la luce dell’epifania di Dio. Ormai non sono più solo i pastori di Betlemme a vederla e a seguirla; sono anche i Magi, che, partiti dall’Oriente, sono giunti a Gerusalemme per adorare il Re che è nato. Con i Magi sono le nazioni, che iniziano il loro cammino verso la Luce divina. (Giovanni Paolo II)
- Per te, Maria, Vergine santa, i Magi, benché lontani, hanno abbandonato la vanità, adorando il tuo Unigenito, e son divenuti pii in eterno. (Teodosio I di Alessandria)
- Quando, dopo un lungo viaggio attraverso il deserto, i Magi giunsero a Betlemme, ove li aveva condotti la stella, «entrati nella casa», dice la narrazione evangelica «videro il Bambino con Maria sua madre, e, prostratisi, l’adorarono»: un Bambino, che teneva nelle sue fragili mani il destino di un mondo angosciato, una Madre, modello di tutte le madri, di ogni affezione pura e disinteressata, e consacrata alla più bella delle missioni: contribuire a preparare il Figlio divino alla sua opera futura, ossia a divenire per gli uomini lo strumento della loro salvezza. (Pio XII)
- Come i Magi tante persone, anche ai nostri giorni, vivono con il “cuore inquieto” che continua a domandare senza trovare risposte certe - è l’inquietudine dello Spirito Santo che si muove nei cuori. Sono anche loro alla ricerca della stella che indica la strada verso Betlemme. (Papa Francesco)
- Nei Magi vediamo rappresentati tutti coloro che, da qualunque luogo e in qualunque tempo, sono andati a Gesù e lo hanno trovato e gli hanno offerto il dono della loro fede, sia nelle generazioni passate, sia nella nostra, sia in quelle future. (Giovanni Paolo II)
- L’Epifania è giorno di grande apertura per la concezione religiosa del mondo, perché inaugura l’effettiva universalità della fede, la quale non può non avere un riflesso decisivo sopra le relazioni degli uomini fra di loro. (Paolo VI)
- I Magi hanno seguito la stella. Attraverso il linguaggio della creazione hanno trovato il Dio della storia. Certo, il linguaggio della creazione da solo non basta. Solo la Parola di Dio che incontriamo nella Sacra Scrittura poteva indicare loro definitivamente la strada. Creazione e Scrittura, ragione e fede devono stare insieme per condurci al Dio vivente. (Papa Benedetto XVI)
- In Persia è la città ch'è chiamata Saba, da la quale si partiro li tre re ch'andaro adorare Dio quando nacque. In quella città son soppeliti gli tre Magi in una bella sepoltura, e sonvi ancora tutti interi con barba e co' capegli: l'uno ebbe nome Beltasar, l'altro Gaspar, lo terzo Melquior. Messer Marco dimandò più volte in quella cittade di quegli III re: niuno gliene seppe dire nulla, se non che erano III re soppelliti anticamente. (Marco Polo)
- Il Natale è la festa del fatto, dell’avvenimento in se stesso, storicamente celebrato; l’Epifania è il giudizio, è il risultato del Natale, considerato com’è per noi, la rivelazione, l’apparizione del Messia, la manifestazione di Dio fatto uomo, il mistero di Cristo. L’Epifania è perciò la celebrazione della nostra accoglienza, della nostra adesione alla venuta del Signore fra noi; è, come dicevamo, la festa della fede, principio della nostra religione cristiana. È il nostro «sì» all’incontro con quel Cristo, ch’è nato ed apparso a Betlemme. (Paolo VI)