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Che cosa significa essere una persona abnosessuale

donna sorridente
L'amore non ha confini e va oltre ogni cosa, anche la distanza: alla scoperta di ciò significa essere abnosessuale
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Hai mai sentito parlare di abnosessuale? Si tratta di un orientamento sessuale che racconta una delle tante sfumature dell’amore e della ricerca di sé stessi. Rappresenta una declinazione, molto particolare, dell’abrosessualità.

Cosa significa abnosessuale

L’abnosessualità racconta un modo di vivere le relazioni e il sesso del tutto nuovo. Un approccio in cui si impara ad abbracciare maggiormente le emozioni e la parte più intima di sé stessi, superando convenzioni sociali e la necessità di conferire per forza delle etichette prestabilite. Le persone abnosessuali, così come quelle abrosessuali, oscillano fra differenti orientamenti in base non a una convinzione, ma alle persone che incontrano sulla loro strada.

Chi è abnosessuale un giorno può scoprirsi eterosessuale, quello dopo bisessuale oppure asessuale, arrivando a sperimentare persino l’amore platonico. Il risultato è un rapporto maggiormente libero e sincero con la sfera intima in cui si accettano serenamente i cambiamenti, ma soprattutto l’idea che l’amore possa essere diverso da quello raccontato nelle favole. Spesso chi vive l’abnosessualità viene considerato semplicemente instabile, senza andare in profondità. In realtà questo orientamento sessuale porta a sperimentare la necessità di accettarsi e di scoprire ciò che si vuole davvero.

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Le differenze con gli altri orientamenti

Anche se spesso si crea una certa confusione, c’è differenza fra l’essere abnosessuale e abrosessuale (o novosessuale). Nel corso della loro esistenza, gli abrosessuali provano attrazione per uomini o donne, ma anche per tutti o nessun genere. Gli abnosessuali però possono vivere anche un amore platonico per qualcuno, sperimentando una forma di coinvolgimento sentimentale molto particolare. È importante poi non fare confusione con chi è bisessuale oppure pansessuale.

I pansessuali provano attrazione sessuale per tutti i generi senza distinzione. Questo è un punto fermo nella loro sfera affettiva e sessuale. La differenza fra abrosessuali e novosessuali invece riguarda solamente la consapevolezza. Nel primo caso non c’è spazio per l’indecisione, ma semplicemente per periodi della vita – che possono durare mesi, anni oppure un giorno – in cui si prova desiderio per una determinata persona. I novosessuali invece non hanno ancora mutato totalmente le loro certezze.

Tutti questi orientamenti rientrano in qualche modo nella sfera della pansessualità. Chi è pansessuale infatti è attratto da una persona indipendentemente dal suo orientamento sessuale o dall’espressione biologica del genere. Un’attrazione che non è solamente fisica, ma si esprime anche dal punto di vista emotivo, spirituale e romantico. Una visione dell’amore dunque più alta – come quella degli abnosessuali – che nasce da un incontro di anime ad un livello profondo.  

Cos’è l’amore platonico

Essere abnosessuale significa prima di tutto vivere un amore platonico. Ne abbiamo sentito parlare spesso, ma di cosa si tratta? Si tratta di un legame profondo che si prova per qualcuno e che nasce da una connessione intensa che va oltre il genere, la differenza d’età e la distanza.

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Il termine “platonico” deriva da Platone, filosofo greco, maestro di Aristotele e discepolo di Socrate. Nello scritto Simposio ha analizzato il concetto d’amore, definendo poi l’amore platonico. Secondo il pensatore l’amore è ciò che ci spinge a contemplare e conoscere la bellezza, mentre la realtà vive di due sostanze – spirito e materia – che possono unirsi, ma non mescolarsi.

La concezione di amore sviluppata da Platone parte dal dualismo fra anima e corpo. Per il filosofo questo sentimento nasce dalla volontà di ammirare e conoscere ciò che è bello. Attenzione però: l’amore platonico non ha niente in comune con l’amore impossibile o irraggiungibile. Si tratta invece di un sentimento che supera l’esteriorità, le distanze, le differenze. L’attrazione invece nasce dal carattere, dall’intelligenza e dalle qualità dell’altro.

L’importanza di conoscersi

Solo negli ultimi anni, finalmente, abbiamo imparato a riconoscere le varie sfumature dell’amore e della sessualità, lontano da incasellamenti ed etichette che ormai ci vanno troppo strette. Lo desideriamo, ne parliamo, lo immaginiamo e lo sperimentiamo: il sesso è una componente fondamentale della nostra vita. Non si tratta solamente di relazioni e rapporti, ma la sessualità coinvolge moltissimi altri aspetti di noi: cosa e come ci piace, chi siamo, cosa vogliamo davvero.  

La sessualità, da questo punto di vista, rappresenta qualcosa senza cui ci sentiremmo disorientati. Una base solida su cui appoggiarci e vivere senza paura sesso ed emozioni. Viene da sé che imparare a conoscersi sul serio, senza preconcetti, è il modo migliore per avere una vita appagante e completa. Da cosa partire? Per prima cosa dovresti cominciare ad esplorare e ascoltare davvero il tuo corpo e, di conseguenza, quello degli altri. Vivendo la sessualità e l’attrazione per le persone in modo libero e indipendente, basando il tuo giudizio esclusivamente su ciò che provi.

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