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Accettare il passato del partner è il primo passo per una relazione sana

passato del partner
20-12-2023
La comunicazione è il primo passo verso l’accettazione del passato del proprio partner. Non è un passaggio affatto banale, e non dipende solo dalle aspettative, ma anche dalla misura in cui la nostra esperienza ci può aver insegnato qualcosa

Perché il passato del partner sembra sempre così tabù? Perché molto spesso ci sentiamo morire dentro, senza motivo logico, perché il nostro compagno si è soffermato a parlare, anche con un certo piacere, di un ricordo che ha condiviso con l’ex? Questa gelosia retroattiva è un comportamento piuttosto normale che però non ci permette di conoscere il passato della persona che abbiamo vicino.

E se è vero che il passato conta fino a un certo punto, ci sono dei limiti da non valicare e delle cose importanti da sapere prima di parlare apertamente con qualcuno e, soprattutto, per imparare ad accettare a piene mani ciò che siamo stati e ciò che, chi abbiamo accanto, era.

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Passato del partner: un equilibrio delicato? No

Il passato brucia, o brucia l’idea di non poter condividere con qualcuno certi ricordi? In una relazione di coppia, non è affatto inusuale che i trascorsi siano considerati un argomento spinoso. E non è raro che le emozioni forti facciamo emergere, specie col passare del tempo, pregiudizi e difficoltà nell’accettare la vita passata altrui, specialmente se facciamo riferimento alla sfera sessuale.

"Mi piace che tu sia una ragazza così a modo"

Accettare il passato del partner è una questione importante e complessa. Se ti sei mai sentita dire a uno dei primi appuntamenti che “sei una ragazza a modo” perché hai avuto pochi fidanzati (dove pochi rientra in un numero astratto deciso dalla morale dell’individuo), hai avuto a che fare con qualcuno che non solo ti sta giudicando sulla base di un parametro totalmente arbitrario, ma sta anche traendo conclusioni del tutto pessime sulla tua identità.

Ancora, alcune donne si sono sentite dire che l’importante esperienza sessuale del loro passato “intimoriva” il nuovo partner. Un ragionamento che fa venire i brividi, se ci si sofferma un attimo, perché giudicare qualcuno sulla base dei suoi trascorsi a letto significa davvero partire col piede sbagliato. Il giudizio, spesso, non arriva subito: arriva con calma, dopo settimane, mesi o anni, nel momento in cui ci può ferire di più. Magari dopo una discussione, in cui ci viene rinfacciato quello che abbiamo fatto a letto con qualcun altro, come se il sesso, e la nostra voglia di sperimentare, fossero ragione di vergogna.

I ricercatori affermano che una donna che abbia avuto nel corso della sua vita più di 20 partner viene percepita dagli uomini come emotivamente poco stabile, dominante e potenzialmente problematica, specie rispetto alla “bravissima ragazza così a modo” che ne ha avuti solo due. Un retaggio sessista e offensivo, una red flag grossa così, che dovrebbe immediatamente farci storcere in naso e aprire gli occhi.

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Un passato di cui ti vergogni? E perché mai?

Se cominci a vedere la possibilità di una storia molto seria con qualcuno, non puoi nascondere il passato e, soprattutto, non puoi pensare che lui o lei rinneghino tutto quello che hanno vissuto fino a quel momento. In altre parole, si comincia con l’accettare se stessi, con l’accettare la possibilità che chi abbiamo davanti abbia buoni rapporti con i suoi ex (ovviamente amicizia o affetto, ma non più amore), e soprattutto che possano esserci disparità nelle esperienze sessuali. Ebbene sì: a volte è lei a essere più esperta, a volte lui. Naturalmente lo stereotipo dominante vuole che se è lui non c’è nessun problema. Ma se è la donna ad avere più esperienza?

Se il nostro partner reagisce male ai racconti delle passate esperienze, c’è motivo di preoccuparsi. Giudicare qualcuno, specie sulla sua storia sessuale, è discriminazione allo stato puro, e come tale va condannata. Abbiamo davanti una classica manifestazione (praticamente da manuale) di una delle forme con cui il patriarcato esercita il suo potere di farci vergognare. Troppo casta (si legge: frigida)? Troppo esperta (si legge… lo sai come si legge)?

Il passato del partner

A volte, ascoltando i racconti del passato del tuo partner percepisci una fitta di dolore o di nostalgia. In questo caso, ascolta attentamente le parole e metti in prospettiva la situazione. Che cosa ti fa male? Ti fa male il fatto che tu non abbia potuto vivere con lui simili esperienze, oppure ti addolora sapere che in qualche modo chi hai accanto sta facendo dei paragoni con il presente o il passato?

La linea tra questi due modi di soffrire è sottile, ma per niente scontata. Qual è il tuo dubbio? Hai paura di esserti persa qualcosa (stai tranquilla, tutto si recupera), o ti senti messa in discussione e paragonata a qualcun altro?

Ricordiamo sempre che la relazione con il partner richiede comunicazione: è bello sapere che lui sa tutto di te, e non ti ama di meno per questo – e viceversa. Se accettare il passato del nostro partner non è un momento dedicato al rafforzamento dell’intimità, ma di tensione e occhiatacce, c’è bisogno di riflettere attentamente sulle nostre priorità. Ci serve davvero una persona così nella nostra vita?

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