Siamo tutti d'accordo che l'amicizia è una parte fondamentale della nostra esistenza. Il supporto che ci danno gli amici e le amiche non ha paragoni, ma ovviamente varia in base alle persone e al tipo di relazione che abbiamo con loro. Le persone sono diverse quindi anche il tipo di amicizia è diverso, ma non è detto che alcune siano meno importanti. Oggi vogliamo scoprire proprio qual è la differenza fra amicizia attiva e passiva.
Si tratta di due gruppi diversi che includono due tipi di relazione complementari fra loro. Nessuno dei due è più importante dell'altro, perché entrambe le tipologie fanno parte del nostro quotidiano e sono necessarie per la nostra serenità.
Gli esseri umani hanno la necessità di creare legami più o meno intensi con le persone. Se alcune relazioni ci sembrano superficiali, non è detto che debbano sparire completamente dalla nostra vita. Anzi, quello che noi chiamiamo superficialità potrebbe essere solo semplice leggerezza, un elemento che diventa estremamente importante nei periodi più stressanti.
Quando un'amicizia è attiva?
Dividendo le nostre amicizie in attive e passive, possiamo individuare alcune differenze che possono farci comprendere quanto entrambi i tipi di amicizia siano fondamentali.
Le amicizie attive sono una presenza costante nella nostra vita quotidiana. Sono quelle persone che quando entrano in casa nostra hanno la password del Wi-Fi già salvata sul loro smartphone. Loro conoscono molto bene le nostre passioni e abitudini e soprattutto non spariscono, nemmeno quando iniziano una relazione amorosa (ma questa è un'altra storia).
Con queste persone condividiamo esperienze, successi ma anche momenti tristi. Con loro, possiamo mostrare anche i nostri lati peggiori, senza dover mai fingere. Non sentiamo mai la necessità di essere felici in modo forzato. Davanti a questi amici abbiamo la libertà di esprimere tutte le nostre emozioni e non subire alcun giudizio da parte loro.
Ma non stiamo parlando necessariamente di amicizie decennali. Ovviamente, più passa il tempo e più conosciamo qualcuno, ma in molti casi riusciamo a instaurare questo tipo di legame anche con persone che conosciamo da un anno o meno.
A volte gli amici che abbiamo conosciuto al liceo sono cresciuti in maniera diversa rispetto a noi. Così ci avviciniamo ad altra gente che conosciamo da meno tempo, ma con cui abbiamo un'intimità molto più forte.
Con loro l'interazione è costante e bastano anche poche frasi per capirsi. Anche se questa persona è lontana fisicamente, il supporto che ci darà è imparagonabile.
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... e l'amicizia passiva?
Le amicizie passive sono complementari a quelle attive, ma non opposte. A questo gruppo appartengono i vicini di casa con cui amiamo chiacchierare, quella persona che solo ogni tanto esce nel nostro gruppo ma che ci fa tanto piacere vedere, ma anche quel collega di lavoro con cui andiamo d'accordo.
Si tratta di rapporti apparentemente deboli, ma che infondono un profondo benessere. La diffenza fra l'amicizia attiva e passiva sta nella frequenza e nella vicinanza. Ovviamente un'amicizia attiva richiede molto più impegno e molto lavoro, cosa che noi adoriamo fare perché amiamo quella persona. Con le amicizie passive la situazione è un po' diversa.
Le amicizie passive sono un vero e proprio stimolo, perché portano sempre qualcosa di nuovo nella nostra vita. Gli incontri e le conversazioni che abbiamo con queste persone sono sempre interessanti e non è necessario che vadano oltre. Un dialogo interessante con qualcuno che incontriamo abitualmente sui mezzi ci arricchisce tanto quanto una conversazione con il nostro migliore amico, ma in modo diverso.
C'è la possibilità che un'amicizia passiva diventi attiva, ma non è fondamentale che accada. La bellezza di questo rapporto sta proprio nella sua leggerezza. Un legame sottile ma intenso, che illumina le nostre giornate e ci fa stare bene.
Tutte le amicizie vanno coltivate
Che sia attiva o passiva, l'amicizia merita attenzione ed è importante per la nostra vita. Non bisogna mai dimenticarsi dei propri migliori amici, ma dobbiamo dare la giusta importanza anche agli incontri casuali.
Per coltivare la nostra serenità e i rapporti basta anche un "come stai?" in più alla nostra migliore amica, ma bisogna anche prestare più attenzione a quello che hanno da dire i nostri colleghi di lavoro. A tal proposito, uno dei motivi che dovrebbe spingerci a rivalutare le amicizie passive è proprio il migliorare gli ambienti che frequentiamo più spesso.
Lo stesso Steve Jobs quando ha progettato l'edificio della Pixar, ha pensato bene di realizzarlo in modo che i dipendenti si incontrassero casualmente nei corridoi. In questo modo gli incontri fra colleghi sarebbero stati più frequenti, creando un clima più disteso e stimolante.
Non c'è bisogno di cercare la profondità anche dove non serve, perché ne abbiamo già tanta nella nostra vita. Non tiriamoci indietro quando abbiamo la possibilità di incontrare gente nuova che può arricchirci o che può rendere la nostra vita più leggera. Dare importanza alle amicizie passive non è sintomo di superficialità, ma può rivelarsi un balsamo per le nostre giornate.