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Ecco perché l’amore non deve essere “meritato” o “guadagnato”

Ragazza con occhi chiusi ed espressione serena stringe un cuore tra le mani
Quando si parla di sentimenti può entrare in gioco il merito? No, l'amore non deve essere "meritato" o "guadagnato" e ti spieghiamo subito perché

Ricevere amore è un premio che dobbiamo guadagnarci? Ammettiamolo, a volte abbiamo la tendenza a pensare che l’amore sia una questione di meritocrazia. Comportarsi in un certo modo, avvicinarsi a persone di un certo tipo e avviare relazioni basate su determinati presupposti sono tutte variabili che, siamo convinte, dipendano esclusivamente da noi, dal nostro modo di comprendere situazioni e potenziali partner e dunque il risultato è tutto nelle nostre mani. Ma tutto questo è assolutamente sbagliato. L'amore non deve essere "meritato" o "guadagnato" e le dinamiche che ci hanno portato ad avvicinarci a una persona che non ricambia i nostri sentimenti non dipendono affatto da noi.

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Non solo, molte persone temono addirittura di non possedere le caratteristiche che servono per farsi amare, come se in amore ci fosse bisogno di determinati requisiti o standard per essere ricambiati. Il risultato? L’ingresso in una spirale negativa che può portare in un tunnel di frustrazione, tristezza e depressione. Ecco perché l'amore non deve essere "meritato" o "guadagnato" e come tornare ad amare in primis noi stessi.

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Come capire che l’'amore non deve essere "meritato" o "guadagnato"

La nostra società iper competitiva e iper connessa ci porta a misurare a menadito e con standard spesso irrealistici, tutto ciò che mettiamo in pratica ogni giorno. Nel lavoro, nella vita privata, nel tempo libero, ogni compito, ogni task, ogni dettaglio della quotidianità può essere svolto meglio, con più intensità, con più grinta, con più impegno, in modo da meritare la fiducia di chi abbiamo accanto, un avanzamento di carriera, la stima dei nostri colleghi. È una corsa forsennata a fare sempre meglio e a meritare ciò che di buono ci accade o potrà accaderci.

Questo pensiero di per sé non è totalmente sbagliato, ma la società attuale lo ha esacerbato rendendolo a tratti logorante, prosciugante e debilitante. La sua forza è arrivata a toccare anche la sfera sentimentale ed emozionale, portando molte persone a credere che anche in amore vinca il merito. Ma l’amore non deve essere "meritato" o "guadagnato" perché tutti hanno bisogno d’amore ed essendo uno dei bisogni primari dell’uomo, connesso a quello d’accudimento e di protezione, non può in alcun modo essere subordinato al merito. Comprendere questo vuol dire aprire la strada alla risoluzione di questa convinzione del tutto sbagliata.

Il ruolo dell’autostima nella credenza che l’amore debba essere guadagnato

A giocare un ruolo di primo piano nella credenza che l’amore debba in qualche modo essere meritato o guadagnato, è il livello di autostima. Una bassa autostima infatti, può portare le persone a pensare che tutti siano migliori di loro e che per questo motivo debbano avere il privilegio di poter essere amati. Ma l’amore non è e non può essere un privilegio. L’amore è alla base della natura umana e riceverlo non a nulla a che fare con il merito.

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Con una bassa autostima però è facile cadere in questo subdolo tranello. Non avere considerazione di sé, criticarsi costantemente, attuare comportamenti autosabotanti e non sentirsi mai all’altezza di alcuna situazione, sono tutte dinamiche che possono portare a credere che l’amore sia una questione di merito. Superare la condizione di bassa autostima può rivelarsi quindi la chiave di volta per tornare ad apprezzarsi, a considerarsi, ad amarsi e a capire che l’amore non è condizionato.

L’importanza di dare valore alle emozioni

Per riuscire a convincersi del fatto che l'amore non deve essere "meritato" o "guadagnato" è fondamentale riuscire a dare valore alle proprie emozioni. Chi soffre di forme depressive, stati d’ansia, disturbi di personalità e bassa autostima, spesso non lo fa e questo può risultare deleterio. Non dare valore a ciò che si prova o peggio condannare le proprie emozioni e i propri sentimenti e condannare se stessi per averli provati, può portare a perdere la propria consapevolezza emotiva, minando sia il proprio benessere psicofisico, sia le dinamiche relazionali.

Entrare nella spirale che spinge a credere che i sentimenti degli altri abbiamo più valore dei propri, innesca facilmente meccanismi che possono portare a credere che l’amore debba essere meritato. Ma il bisogno d’amore non può inserirsi in una gara a chi prova le emozioni più meritevoli. Questa gara semplicemente non esiste e non può esistere. Tutte le emozioni hanno valore, chiunque sia a provarle e qualunque sia il loro grado di intensità e non devono essere confrontate con quelle degli altri.

Il valore prescinde dalle persone che le provano e le nostre, proprio come quelle di chiunque altro, hanno un altissimo valore. Capire questo, anche attraverso l’aiuto di un professionista, può trasformare radicalmente e in positivo la nostra visione dell’amore e della vita, allontanando tutta una serie di pensieri negativi che non fanno altro che limitarci e impattare in maniera distruttiva sul nostro benessere.

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