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Cosa sono le beige flag e perché possono essere peggio delle red flag

Ragazza annoiata guarda lo smartphone sul tavolo
Scorrendo i profili delle dating app avete provato spesso un senso di noia? Potrebbero essere beige flags. Ecco cosa sono e come riconoscerle

Critiche, offese, gaslighting, sono solo alcuni dei maggiori segnali d’allarme di cui tener conto in una relazione o all’inizio di una conoscenza. Segnali che prendono il nome di red flags. Le abbiamo ormai imparate a conoscere e probabilmente grazie una serie di informazioni sempre più puntuali sul tema, le sappiamo riconoscere per tempo, sin dall’inizio, anche attraverso un semplice scambio di messaggi in chat. Ma sfortunatamente la red flag non rappresenta l'unico segnale da SOS in una relazione. Tra gli indicatori che dovrebbero farci drizzare le antenne spiccano anche le beige flags.

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Infida quanto una red flag, la beige flag apparentemente non allarma quanto la sua controparte rossa e il colore con cui è indicata lo fa capire chiaramente. Una red flag è legata all’eccesso: love bombing, critiche esagerate, gelosia, sono tutti segnali che indicano un potenziale rapporto tossico. La beige flag invece è associata al concetto di noia e riguarda, in particolare, il mondo delle dating app e dei profili social. In cosa consiste nello specifico? Lo scopriamo subito!

Beige flag: quando la noia diventa un campanello d’allarme

Ci siamo, abbiamo deciso di iscriverci a una app di incontri e ci imbattiamo in una serie di profili di nostro interesse. Il primo passo dopo il match è quello di avviare una conversazione, ma ecco che si palesa un SOS a cui non sappiamo dare un nome, ma che ci è familiare. Meno impetuoso di un segnale d’allarme tipico, ad esempio, delle red flags, che indica immediata incompatibilità con la persona con cui stiamo conversando e si rivela attraverso indicatori che virano all’eccesso, il segnale chiamato beige flag -coniato dalla TikToker Caitlin MacPhail- per alcune persone può essere anche peggio.

Eh sì, perché quando ci si iscrive a un'app d’incontri lo si fa con un obiettivo preciso: instaurare una relazione (nella migliore delle ipotesi) e più in generale conoscere qualcuno di interessante. Ma quest’obiettivo deve fare i conti con una realtà ingenerosa. Quale? Quella che rivela che le dating app sono piene di profili invasi da beige flag. Ve ne siete accorte anche voi, vero? Se la noia ha preso il sopravvento sul vostro stato d’animo mentre eravate intente a scorrere vari profili, allora avete colto, a vostra insaputa, i segnali di una chiara serie di beige flags.

La paura di mettersi in gioco

Per molti millennials, ma non solo, l’iscrizione a una dating app o un sito di incontri è diventata, negli anni, una delle poche opportunità per conoscere persone. Il lavoro, lo studio, il tran tran quotidiano, impediscono a tante persone alla ricerca di relazioni, di trovare tempo, situazioni e modi per aprirsi a nuove conoscenze. Ecco dunque che affidarsi ad app e siti di questo tipo diventa una delle migliori opzioni da prendere in considerazione.

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Opzione che però molti faticano ad accettare e pur mossi dalla voglia di conoscere potenziali partner, una volta atterrati sulla piattaforma, compilano profili impersonali, poco indicativi di chi sono realmente e a tratti decisamente noiosi. Non evidenziare le proprie peculiarità e affidarsi a una lista di hobby, passioni e scatti generici rivela la paura di mettersi in gioco. Ed è proprio questa paura di mettersi in gioco che abbassa nettamente le possibilità di trovare una persona interessante e interessata.

Scorrendo le varie bacheche delle varie app ci si imbatte infatti in profili monocromatici, spenti, monotoni, in una parola: beige! Ecco da dove nasce il termine beige flag, un segnale d’allarme meno vigoroso del rosso delle red flag, ma altrettanto importante perché la noia può essere decisamente impattante in un rapporto di coppia e può diventare un criterio selettivo sin dalla fase di pre-conoscenza.

Come riconoscere una beige flag

Ma quali sono alcuni dei maggiori segnali che rivelano che ci troviamo di fronte a una beige flag? Partiamo subito da un presupposto fondamentale: apparire noiosi sui social, non vuol dire esserlo nella vita reale. Come abbiamo anticipato infatti, molte persone appaiono in questo modo solo per paura di mettersi realmente in gioco e preferiscono muoversi in sottrazione o apparire come la massa piuttosto che sentirsi vulnerabili rivelando la loro vera personalità.

Allo stesso tempo esistono invece una serie di profili che appaiono noiosi e che, ahinoi, lo sono davvero e grazie alle beige flags possiamo riconoscerli. Una beige flag indiscussa la ritroviamo nei profili troppo generici e poco originali, profili che non aggiungono nulla di personale e rischiano di non suscitare l’interesse di persone con cui nella realtà ci potrebbe essere un potenziale match.

Beige flag sono riscontrabili anche nei profili di utenti che sottolineano eccessivamente la loro voglia di avventura o al contrario la loro tendenza a procrastinare, un eccesso che in entrambi i casi potrebbe annoiare l’interlocutore e portarlo a credere che non vi siano altri argomenti di cui discutere. E ancora, riferimenti continui alle sessioni in palestra, a uno stile di vita sano, correlati da una serie di scatti a tema, così come la tendenza a mettere le mani avanti. Quest’ultimo punto è più comune di quanto sembri e si riferisce al fatto che molti utenti nella loro descrizione affermano di essersi iscritti controvoglia. Il risultato? Si perde e si allontana tutta un serie di potenziali partner perché questo tipo di descrizione fa percepire un basso o nullo interesse ad aprirsi a nuove conoscenze.

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