I falsi miti sul bondage sono praticamente un genere letterario. Siamo onesti: anche senza averlo sperimentato, tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta di bondage, anche se molto probabilmente non nel modo più corretto. Ma quali sono i miti da sfatare e siamo sicure di sapere cosa sia, ma soprattutto cosa non sia? E perché piace così tanto?
Ci sono delle ragioni psicologiche molto profonde del perché il bondage sia così popolare, ma prima ancora di avvicinarcisi è bene sapere di cosa si tratta, con informazioni precise e corrette, per capire se faccia per noi oppure no.
Bondage: consenso prima di tutto
Il bondage è una pratica o insieme di pratiche che si basano sulla costrizione fisica e caratterizzate da un desiderio di voyeurismo.
Di fatto il bondage è un gioco erotico che fa parte del BDSM, un termine generico che si riferisce a uno spettro di comportamenti e preferenze sessuali, che si basano su rapporti di dominazione, sottomissione ma soprattutto consenso.
Il consenso è alla base del bondage, è letteralmente un elemento fondante di tutte le pratiche riconducibili al bondage, e si accompagna ovviamente al rapporto di fiducia totale che si deve avere reciprocamente nel momento in cui si approccia a questo tipo di pratiche.
Prima anche solo di iniziare a praticare bondage, è molto importante assicurarsi che il partner sia sufficientemente informato su ciò che andrete a fare, essendo questa un'attività molto intima che implica quello che di fatto sarà uno scambio di potere.
I miti da sfatare sul bondage
Una volta chiarito cosa è il bondage e il concetto di consenso è anche importante capire cosa non è il bondage e quali sono i miti da sfatare su questa pratica.
- Si tratta di una pratica estrema e violenta
Il bondage non è mai una violenza o prevaricazione nei confronti dell'altro, e se si ha l'impressione che il partner si stia "allargando troppo" o che al contrario sia a disagio, bisogna smettere subito.
Il bondage è un atto di completa fiducia e abbandono nei confronti dell'altro e anche se a volte si spinge un po' oltre non va mai confuso con la violenza, né vanno tollerati atteggiamenti aggressivi che mettano a disagio o facciano soffrire. Proprio per questo motivo una delle regole basilari del bondage è stabilire una parola d'ordine, e quando uno dei due la pronuncia la pratica va immediatamente interrotta. Ricordiamo infatti che il consenso è qualcosa che si può ritirare in ogni momento, e l'altra persona ha il dovere di rispettarlo.
Questa parola di sicurezza, quando viene pronunciata assicura che l'atto in corso si interrompa immediatamente se le cose iniziano a sfuggire di mano; di norma si tratta di una parola che non ha alcuna relazione con il sesso, ma l'importante è che i partner siano entrambi d'accordo sul fatto che sentire o pronunciare la parola di sicurezza significa che ogni attività deve cessare immediatamente.
- Il bondage non è per tutti
Non è vero che il bondage non è per tutti, dal momento che ogni coppia che voglia sperimentare con questa pratica può trovare le sue modalità e il modo migliore per farlo sentendosi a proprio agio.
Si può iniziare con dei sex toys discreti e non troppo spinti, e man mano vedere dove questa cosa potrebbe portare; l'importante è sempre essere rilassati e rispettare il partner, consapevoli che ci si può sempre fermare in qualsiasi momento.
Questo ovviamente non vuol dire che abbiamo qualcosa che non vada se il bondage non ci attira minimamente: i gusti sessuali di ognuno sono sacrosanti.
- Bondage è solo corde, accessori in pelle e manette
Bondage non è per forza sinonimo di pelle, frustini, manette e catene e non bisogna per forza usare kit super specializzati o avere stanze dedicate in stile 50 Sfumature di Grigio.
È possibile anche solo fare bondage con dei giochi di ruolo, ad esempio con dei foulard o con del ghiaccio, per escludere o attivare determinati sensi. Non servono grandi accessori, ma solo la fiducia nei confronti del partner e tanta voglia di sperimentare insieme.
- Il bondage è una pratica maschilista
Tra i falsi miti sul bondage questo è probabilmente uno dei più diffusi e anche dei più errati. Anche se sono in molti a pensare che la donna sia sempre la parte sottomessa, non è affatto vero e i partner possono scambiarsi i ruoli in qualsiasi momento.
La parte che si sceglie di interpretare non è legata al genere, ma è solo in base al tipo esperienza sensoriale che si vuole sperimentare, ovvero sul desiderio di mantenere o di lasciar andare il controllo.
Capita molto spesso, ad esempio, che il ruolo che si vuole interpretare sia poi opposto a quello che si ha nella vita quotidiana. Chi sul lavoro ama avere il controllo assoluto su tutto, può volerlo perdere e lasciare al partner quando pratica bondage.
Perché il bondage piace così tanto
Alla luce di queste considerazioni non deve sorprendere che il bondage, falsi miti a parte, sia così popolare tra le coppie; non si tratta infatti di fare del male al partner o semplicemente di legarlo, ma è - al contrario - una pratica che può unire la coppia e che si basa sulla totale fiducia.
Secondo recenti studi inoltre, praticare il bondage aiuta ad affrontare un argomento spesso taboo come il sesso in modo molto più libero e a lasciarci andare in contesti in cui potremmo sentirci invece bloccati.
Molte coppie inoltre lo scoprono come modo per affrontare una crisi di coppia: in questi casi il bondage, spesso consigliato da un sessuologo o un terapista, può aiutare a ritrovare fiducia e voglia di stare insieme, in modo sano e consensuale, riaccendendo la passione anche in coppie che stanno insieme da molto tempo.