Come capire se ci stiamo annullando per il partner e come evitarlo, recuperando la nostra identità? Generalmente, gli esperti di dinamiche di coppia delineano la questione in toni tranchant: una coppia è felice quando trova il suo equilibrio nel processo di "dare e avere" da parte di entrambi i partner. A volte qualcosa cambia: l'ago della bilancia si sposta su un solo membro della coppia.
Le relazioni d'amore sono realtà complesse, una somma (e un difficile equilibrio) tra momenti felici e complicazioni della vita quotidiana, ma i confini di una relazione sana sono chiari: metterci entrambi impegno. Se c'è squilibrio, è inevitabile che ci sia anche dolore.
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La reciprocità è irrinunciabile e, anche se non definibile dettaglio con un’operazione matematica, dovrebbe essere semplice da osservare: un rapido conteggio di sacrifici e rinunce messi in atto da parte di entrambi. I sacrifici sono accettabili solo quando non eccessivi, sia in termini di numero che di sforzo richiesto, e non dovrebbero mai arrivare a sostituire l'impegno di coppia.
Ogni rinuncia da parte di un solo partner lo consuma, scavandolo nel profondo, allontanandolo dal vero se stesso per crearne una versione non reale. Come capire se ci stiamo annullando per il partner? Fermarsi a riflettere sulle dinamiche quotidiane di coppia è il primo step. Se notiamo che stiamo mettendo da parte la nostra identità (fatta di convinzioni, idee, gusti, desideri, ideali) significa che il rapporto non è sano. Non c'è via di mezzo.
La dimostrazione ultima è questa: regna sovrana la sensazione che la relazione si sgretolerebbe se smettessimo di sacrificarci continuamente, giorno dopo giorno, in uno sforzo doloroso senza risvolti positivi.
Le scelte in funzione dell'altro
Come arriviamo a fare scelte “in funzione dell’altro”? Il terrore di essere abbandonati dal partner ci porta ad abbandonare noi stessi in anticipo, mettendo da parte la nostra personalità - emozioni, gusti, desideri e proiezioni per il futuro - pur di non incorrere nel rischio.
Il crudele paradosso è che, purtroppo, finiamo per imbatterci proprio in ciò che ci spaventa, nel mostro che cerchiamo di evitare con tutte le forze: l’abbandono del partner, che smette di vedere in noi ciò che lo aveva fatto innamorare (o il modo in cui ci aveva idealizzatə).
Ogni sacrificio per l'altro, dalle piccole rinunce quotidiane ai sacrifici più radicali che ci stravolgono la vita, ha un costo emotivo più o meno alto che, nel tempo, diverrà insostenibile. Si creeranno infatti rabbia e risentimento difficili da gestire e che sfoceranno in liti furibonde. Ogni equilibrio di coppia diventerà irrecuperabile, sostituito dai giochi di potere del partner forte su quello più debole. Il dolore è inevitabile.
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L'annullamento per l'altro è una reazione alla paura dell'amore in cui il terrore dell'abbandono è protagonista. Serpeggia dentro di noi malcelato, travestito da altri pensieri meno intrusivi per poi esplodere in tutta la sua ferocia. L'inconsapevolezza iniziale, senza razionalizzare cosa accada sin dai primi istanti, è alleata della paura che attecchisce e porta all’annullamento della propria identità.
Così, se il partner non apprezza l'esuberanza, tarpiamo il nostro lato estroverso e scherzoso per evitare il suo giudizio. Non sopporta i nostri amici? Smettiamo di frequentarli senza appello. Critica i nostri gusti musicali? Li releghiamo al dimenticatoio diventando improvvisamente appassionatə di ciò che piace all'altrə. Storce il naso di fronte al nostro look? Corriamo a rivoluzionare l'armadio.
La nostra parte autentica viene accantonata e ci lasciamo guidare dal nostro "passeggero oscuro", l’angoscia di perdere il partner.
Come smettere di annullarci per il partner
È un percorso tortuoso che richiede forza di volontà, ma smettere di annullarsi per il partner è possibile. Prima di tutto, imparando a riconoscere la propria insicurezza, accettandola, e a entrare il contatto con la paura. Affrontare l'idea dell'abbandono faccia a faccia, analizzandola nel profondo, è il primo passo per il recupero della propria identità.
Smettere di confondere l’amore con l’abnegazione è il passo successivo: capire che i sacrifici in amore debbano essere non obbligati, giustificati e sensati è un passaggio fondamentale. Non dimenticare quanto valiamo diventa il modo per non cedere di fronte a un ricatto o alla perdita dell'identità.
Non solo notare, bensì sviscerare il dolore che ogni rinuncia provoca è un passaggio obbligato: capire il costo della mancanza di equilibrio nella coppia è un importante esercizio di consapevolezza che ci aiuta a (ri)vedere l'amore sotto un'altra prospettiva.
Una ricetta pronta dell’amore sano e perfetto non esiste, ma quella dell’amore incondizionato è a disposizione di tutti: una relazione in cui si ama a prescindere, senza la paura dell'abbandono a distruggere gli equilibri, consumando psicologicamente un partner a favore dell'altro.
L’amore è una questione difficile, tra conflitti e confronti, ma dovrebbe essere un'oasi serena in cui un un partner rispetta l’altro senza sopraffarlo, incoraggiandolo a essere se stesso. Il consiglio è quello di non rinunciare mai alla comunicazione e al confronto per il timore di sembrare vulnerabili, smettendo di fare finta di niente quando il partner ci ferisce. O, a lungo andare, perderemo i punti di riferimento sulla nostra identità portandoci a un rapido annullamento.