Le sfaccettature della nostra personalità sono davvero infinite e lo sono altrettanto quelle delle persone con cui entriamo in contatto e con cui intrecciamo le nostre relazioni. Anche quando per loro siamo soltanto l’ennesima preda da conquistare e da annoverare tra le donne o uomini su cui hanno fatto presa. Parliamo della figura del predatore emotivo, ovvero di una persona che vede nella propria/o partner (effettiva o potenziale), una preda da conquistare e da “fare propria” anche con più bersagli contemporaneamente.
Un comportamento che non deriva da un innamoramento facile o da sentimenti che si provano verso chi ha di fronte, ma che deriva piuttosto dal proprio ego e dalla necessità di assecondarlo e soddisfarlo. Ma cerchiamo di capire meglio chi è il predatore emotivo e come riconoscerlo (ed evitarlo).
VEDI ANCHE LifestyleChi è il maschio alfa in psicologia, e perché è molto diverso dal narcisistaChi è un predatore emotivo
Per prima cosa è bene definire cosa si intende normalmente con il termine predatore, ovvero un animale che, per vivere, caccia le sue prede, cibandosene. Un comportamento innato volto alla sopravvivenza e che, nel caso del predatore emotivo, viene attuato non per garantirsi la vita, ovviamente, ma per soddisfare il proprio ego e le proprie esigenze, senza farsi scrupoli verso chi si ha di fronte (e che viene visto, appunto come una preda).
Di fatto, quindi, quando ci si approccia a un predatore emotivo, si finisce per essere una vittima inconsapevole di un gioco attuato con il solo scopo di mettersi in mostra, di galvanizzarsi e di aumentare la propria soddisfazione personale. Senza nessun riguardo o reale interesse verso la persona conquistata e senza sentimenti che permettano di continuare la relazione tanto ricercata.
Perché è così che si muove un predatore emotivo, in modo silenzioso, discreto, prolungato e subdolo. Adeguandosi alle richieste e aspettative della malcapitata “preda” in modo da ottenerne la fiducia e l’interesse, mostrandosi come la persona giusta e che tanto si stava aspettando e arrivando, una volta che si sono abbassate le difese da parte della persona che hanno davanti, ad attuare la loro strategia ego riferita tipica del predatore emotivo.
Come agisce un predatore emotivo
Dopo un primo periodo durante il quale il predatore emotivo si mostra come l’uomo o la donna ideale e con cui costruire un rapporto vero e duraturo, lo stesso inizia a comportarsi unicamente in funzione dei suoi obiettivi e della propria soddisfazione personale, ignorando totalmente i bisogni e le esigenze di chi hanno accanto, e calpestandole ogni qualvolta si sentano ostacolate nei loro propositi.
Si tratta, quindi, di persone per nulla attente ai sentimenti di chi hanno vicino, senza empatia e sensibilità e, soprattutto, senza consapevolezza di tutto ciò. Una mancanza che si manifesta anche nell’incapacità di capire i propri errori, pensando di essere sempre nel giusto e anche nell’incapacità di capire il danno emotivo che stanno creando a chi hanno vicino.
Convinzioni e deficit dettati dall’ego, dalla convinzione di essere sempre i migliori (anche quando sbagliano), e di poter scegliere e decidere per chi hanno accanto.
VEDI ANCHE LifestyleGuida al narcisismo: chi è davvero il narcisista e come comportarsiI segnali che siete di fronte a un predatore emotivo
Di fatto, quindi, un predatore emotivo ha comportamenti e caratteristiche tipiche e comuni. E che vi danno modo di riconoscerne questo tratto evitando di diventare preda della persona che sta cercando di conquistarvi.
Ma quali sono questi tratti distintivi? Tra i maggiori segnali che siete davanti a un predatore emotivo i più riconoscibili sono:
- la mancanza di empatia;
- il gaslighting, ovvero il dare informazioni distorte e false allo scopo di far dubitare di se stessa la persona a cui si stanno rivolgendo;
- alte pretese verso il/la partner;
- la tendenza cronica a mentire e trovare scuse;
- la capacità di focalizzarsi sempre sugli errori degli altri (i vostri), inculcandovi la percezioni di dover essere migliori e perfette, ma senza mai riuscirci;
- la mancanza di rispetto;
- l’egoismo;
- il costante bisogno di attenzioni da parte vostra;
- la costante minaccia di lasciarvi ad ogni possibile discussione o litigio;
- la tendenza a svalutarvi, darvi la colpa e a non darvi attenzioni e riconoscimenti;
- l’agire senza consultarvi;
Insomma, una personalità che non tiene conto di chi ha accanto, se non come mezzo per esaltare e valorizzare se stesso. E che, come tale, una volta identificato, dovrebbe farvi scappare il più lontano possibile. Verso una persona che punti alla vostra conquista per amore e per il desiderio reale di esservi accanto.