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È ora di sfatare il mito sugli opposti che si attraggono (e ci pensa la scienza)

Un ragazzo e una ragazza si abbracciano su uno sfondo rosa e tre cuoricini
Gli opposti si attraggono o chi si somiglia si piglia? La scienza sembrerebbe non avere dubbi: sono le somiglianze col potenziale partner ad attrarci definitivamente. Ecco come e perché
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Chi si somiglia si piglia? Sembrerebbe proprio di sì e a confermarlo non è soltanto la saggezza popolare, ma la scienza. In particolare, a sfatare il mito degli opposti che si attraggono, è uno studio condotto dalla CU Boulder che conferma la visione opposta a quella che vedrebbe le diversità come calamita d’attrazione.

Sarebbero infatti le affinità, le visioni comuni della vita, lo stesso panorama valoriale, le inclinazioni all’estroversione o all’introversione, ad attirare potenziali partner colpiti proprio dai punti in comune, più che dalle differenze. Ecco quindi che uno dei due baluardi classici alla base delle dinamiche dell’attrazione prende il sopravvento sull’altro confermando che sì, chi si somiglia si piglia! Vediamo in che modo.

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Chi si somiglia si piglia: gli indizi del primo incontro

Quando si parla di relazioni e soprattutto di primi incontri, ci si chiede spesso se ciò che ci ha attirato della persona di cui abbiamo subito il fascino, sia qualcosa da ritrovare anche in noi stessi o no. Ciò da cui siamo state attratte è la diversità o la somiglianza? E non si tratta meramente di fattori estetici, bensì di fattori caratteriali, mentali, personali. Le inclinazioni naturali della persona che abbiamo di fronte sono simili alle nostre o diametralmente opposte?

Il suo modo di fare, di relazionarsi con le persone e di muoversi nello spazio, si avvicina al nostro o se ne discosta completamente? E che dire del modo di pensare? Credo religioso, pensiero politico, livello di istruzione collimano con i nostri o no? Non sono domande a cui si dà una risposta diretta e spesso è l’inconscio a guidarci, ma oggi è la scienza a indicarci la via: chi si somiglia si piglia e le relazioni con più chance di durare nel tempo sono vissute da partner che hanno in comune molto più di quanto credono.

Pubblicato sulla rivista Nature Human Behavior, lo studio condotto dalla CU Boulder su un gruppo campione britannico, ha asserito che una convergenza dei tratti che abbiamo appena citato, ma che come vedremo tra poco, non sono gli unici, confermerebbe che le coppie con tratti comuni e condivisi, rappresenterebbero la maggioranza, al contrario di quelle con caratteristiche opposte.

Somiglianza e solidità delle relazioni

Se già dal primo incontro si possono ottenere indicatori relativamente importanti sulla persona che abbiamo di fronte, è solo con una conoscenza più approfondita che possiamo avere un quadro più completo del potenziale partner. È proprio per questo che poniamo domande, ci confrontiamo su temi sociali, culturali, politici, dialoghiamo su progetti futuri e ci interfacciamo tramite modalità che spesso possono risultare simili.

Ed è altresì in questi momenti che l’attrazione aumenta o diminuisce, che la miccia continua a bruciare o si spegne lentamente e definitivamente. Secondo la scienza è in queste occasioni che, messa da parte la fascinazione iniziale, due potenziali partner comprendono davvero di essere attratti o meno da chi hanno di fronte. E il discrimine è proprio il livello di condivisione di alcuni tratti. Quali sono i principali secondo lo studio in esame? Eccoli!

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La ricerca della somiglianza elimina le diversità?

Costruire una casa su un terreno comune con fondamenta solide e con la volontà di prendersene cura in maniera simile e condivisa. Sembra essere questa la visione che fuoriesce dalla studio condotto dalla CU Boulder, secondo il quale tra l'82% e l'89% dei tratti esaminati possono essere considerati simili a quelli del partner, mentre soltanto il 3% è da considerare diverso. Una panoramica che riporta inevitabilmente in auge l’antico detto popolare del “chi si somiglia di piglia”, mostrandolo sotto una luce completamente nuova.

Anche le relazioni moderne infatti sembrerebbero non essere immuni da questa visione. In un’epoca in cui le differenze e le diversità sono considerate finalmente un arricchimento umano, personale e sociale per ognuno di noi, la scienza ribalta tutto? Certo che no! Ci dice semplicemente che almeno in ambito romantico, sono le differenze che abbiamo in comune a solidificare un rapporto. Non si tratta quindi di un modo di appianare le diversità, ma di una propensione a ricercare nella persona amata le nostre stesse diversità. Una condivisione di prospettive, abitudini e preferenze che toccano davvero tanti ambiti della vita.

I principali tratti di condivisione

Quali sono i principali tratti che secondo la scienza, la maggior parte delle coppie tenderebbe a condividere col partner? Le opinioni politiche, le preferenze sessuali, le abitudini personali, ma non solo. Spesso chi è alla ricerca dell’anima gemella sente maggior attrazione verso persone con lo stesso background culturale ed educativo, con lo stesso livello di istruzione e con le stesse credenze religiose.

Un corollario di punti che compongono un puzzle in cui i partner tendono a combaciare perfettamente, a volte anche dal punto di vista fisico. Sì, perché sempre secondo questo studio, anche la fisicità gioca un ruolo importante nelle dinamiche attrattive. Un esempio? Alcuni dati fuoriusciti dalla ricerca mostrano che due potenziali partner sono portati ad essere maggiormente attratti da persone della stessa etnia o con caratteristiche del volto simili alle proprie.

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