Tutti abbiamo dovuto affrontare l'impatto di un "no", in un modo o nell'altro, e magari anche con sofferenza: accettare il rifiuto non è mai semplice. Eppure, così come è importante imparare a dire di no quando necessario, allo stesso modo, accettare un no legittimo è una capacità fondamentale per saperci comportare da adulti responsabili.
Può arrivare da una persona che ci piace e di cui vorremmo approfondire la conoscenza, oppure dopo aver presentato domanda per un lavoro, talvolta anche dagli amici. Tra l'altro nell'epoca dell'amore liquido e del dating online è frequentissimo conoscere e frequentare tante persone, con le quali (ormai lo sappiamo) nella maggior parte delle occasioni non concretizzeremo nessuna relazione stabile, molto più facile ritrovarsi vittime di ghosting o di un semplice rifiuto. Anche se da parte di persone che conosciamo molto poco, il rifiuto fa male e accettare un "no" non è affatto semplice.
Quel che è certo è che possiamo imparare ad accettare il rifiuto, capire che non è la fine di tutto e che, anzi, può renderci più forti e capaci di affrontare al meglio tutte le esperienze che verranno. Dobbiamo entrare nell'ottica che il rifiuto fa parte della vita, e bisogna imparare a gestirlo. Ma come fare?
Non sentirti in colpa
Inutile girarci attorno. Nella gran parte dei casi non riusciamo ad accettare un rifiuto semplicemente perché ci sentiamo sbagliate e fuori posto, talmente piene di difetti e qualità che "non vanno bene" da arrivare a pensare che se le persone non ci vogliono e non ci accettano è tutta colpa nostra. Un punto di vista assolutamente sbagliato.
Quando qualcuno ti risponde "no" - in qualsiasi ambito della vita - è naturale che tu stia male, perché siamo esseri umani e in quanto tali siamo spinti da un istinto primordiale che non ci abbandona mai: sperimentare legami, connetterci con gli altri per "sopravvivere". E il nostro modo di imparare a concepire tali legami e sviluppare relazioni con gli altri spesso ci spinge a promuovere stili di attaccamento insicuri, che ci fanno sentire inadeguate. Mai abbastanza, insomma.
Riconosci (e accetta) il tuo dolore
Il senso di colpa e l'insicurezza influiscono nella nostra vita in modi di cui spesso neanche ci rendiamo conto. E sì, basta un "no" per scatenare in noi un turbinio di sensazioni negative che ci spingono sempre più giù, fino a pensare che non vale la pena mettersi in gioco e provare a ottenere ciò che si desidera. Tanto arriva il rifiuto, no?
Ma ragionare in questi termini ci allontana dalla soluzione. Se vuoi davvero accettare il rifiuto devi prima di tutto accettare il tuo dolore, prendere consapevolezza della tua rabbia (perché sì, sei arrabbiata e non devi nasconderlo), far emergere ciò che prova il tuo cuore e mettere da parte quella insopportabile sensazione che ti fa pensare di essere fuori posto.
Non opporre resistenza
Nessuno di noi vorrebbe mai star male, sentirsi ferito e provare rabbia. Ma talvolta è un male necessario e non dovresti mai opporre resistenza, bensì lasciar fluire le emozioni che attraversano il tuo cuore. Naturalmente ciò non significa lasciarsi andare a una furia impetuosa che travolge tutto ciò che ti sta attorno: non farebbe altro che centuplicare la negatività che ti attanaglia.
Anche rifiutare l'idea di essere stati rifiutati (perdona il gioco di parole) non è il modo giusto per affrontare la situazione. In questo modo non fai altro che allontanare il problema, anziché risolverlo e non imparerai mai ad accettare il rifiuto. Prendi coscienza di ciò che ti è accaduto, rielabora con calma la situazione nella tua mente e analizza, punto per punto, il flusso degli eventi. Soltanto in questo modo potrai realmente comprendere cosa ha scatenato in te la reazione negativa. Perché, insomma, il rifiuto ti ha fatto stare tanto male.
Prenditi cura di te stessa
In questi momenti prendersi cura di sé è davvero importante. Attività come l'esercizio fisico e la corsa, o anche lo yoga e la meditazione sono ottimi modi per ritrovare un equilibrio, per riuscire a vedere la situazione in modo più chiaro e non lasciarti influenzare dalle emozioni negative. E se queste non sono proprio pratiche che ti vanno a genio, prova semplicemente a impegnarti in qualsiasi cosa ti faccia sentire bene e ti aiuti a calmarti.
Prendi tutto il tempo che occorre (non ti insegue nessuno!) e, quando sarai più calma, ti accorgerai che quel rifiuto che ti ha fatto stare tanto male e che ti ha squarciato il cuore con quel dolore che ti ha colto alla sprovvista, sembrerà sempre più lontano e distante e lo potrai accettare con più facilità.
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Vedi? Accettare il rifiuto non è impossibile, sebbene sembri una gigantesca montagna da scalare a mani nude. Per farlo dobbiamo guardare dentro noi stesse, comprendere le nostre emozioni e capire da cosa sono scaturite, ma soprattutto volerci bene: non esistono emozioni giuste o sbagliate, siamo semplicemente noi stesse! E un "no" dipende da tanti fattori, non devi sentirti in colpa per averlo ricevuto.
Un modo molto efficace per coltivare l'amore di sé (che non è mai abbastanza) è praticare la cosiddetta autoaffermazione che - come puoi ben evincere dal termine - consiste nel pronunciare ad alta voce (o anche scrivere) dei pensieri positivi su te stessa. Quando ti svegli al mattino, prendi il tuo bel caffè e prepara carta e penna. Dopodiché fai un elenco dei tuoi punti di forza, delle tue qualità e di ciò che ti rende speciale. Fidati, rileggere questo elenco a voce alta ogni volta che ti senti giù, ha un effetto devastante contro l'insicurezza!
Non lasciare che il rifiuto ti fermi
Riuscire ad accettare il rifiuto è un'opportunità, anche se inizialmente in preda al dolore e alla rabbia non te ne rendi conto. Ne puoi trarre un preziosissimo insegnamento, che tutte noi dovremmo scolpire nella mente e nel cuore: un "no" non può (e non deve) fermarti.
Guardalo per ciò che è: essere rifiutati è solo una parte inevitabile della vita dopotutto, qualcosa che tutti affrontiamo, anche le persone che ci sembrano inossidabili e che hanno raggiunto le vette del successo. Quindi la prossima volta che vieni rifiutata per un appuntamento o quando non ottieni il lavoro per cui ti sei tanto preparata, ricorda a te stessa il "no" è una possibilità da mettere in conto.
E anziché lasciarti devastare e abbattere dal dolore, chiediti cosa puoi migliorare di te stessa e cosa puoi imparare da questa esperienza. Guarda sempre in avanti e non fermarti!