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Come capire se il partner sta usando il ricatto emotivo

Donna ricattata
Il ricatto emotivo è una delle forme di violenza psicologica più diffuse nei rapporti di coppia. Come capire quando questo sta veramente accadendo a noi e a cosa dobbiamo fare attenzione nella nostra relazione?

Capire se il nostro partner sta usando il ricatto emotivo, è il primo modo per uscirne o, meglio, un primo fondamentale passo. Ovviamente, però, non è così semplice, non tutti riconoscono subito i segnali di questa incresciosa subordinazione affettiva. Anzi, nella maggior parte dei casi, siamo convinti di essere noi a sbagliare, e, dunque, permettiamo al partner (e in alcuni casi ad amici e parenti, non è da escludere) di avere potere su di noi.

Che cosa è il ricatto emotivo?

Con il termine ricatto emotivo indichiamo una dimensione di violenza psicologica ben precisa, che sfocia in una forma di manipolazione. Questa si che si manifesta con una minaccia, diretta o indiretta, verso un qualcosa che noi abbiamo compiuto o potremmo chiedere che, a detta del partner, comporterebbe delle conseguenze nel vostro rapporto di coppia.

Se fai questo, se non fai quello” sono delle formule che conosciamo molto bene, e spesso, quando non si tratta di comportamenti veramente lesivi per noi e per gli altri, si tratta di un ricatto emotivo. Il ricattatore asserisce che seguirà una “punizione” dovuta dalle nostre scelte. E, quasi sempre, è una bugia, un modo per avere il controllo delle nostre azioni quando non sono allineate con il pensiero e i desideri del partner. Ma come fare a riconoscere subito un ricatto emotivo?

Come riconoscere un ricatto emotivo

Abbiamo già detto che può essere difficile, perché siamo talmente immersi nella storia d’amore, da non renderci conto di essere manipolati dal partner. Ma, ovviamente, non è impossibile capire di essere vittime di un ricatto emotivo.

Prima di tutto ci viene vietata una nostra libertà: il colpevolizzare una nostra azione, additata come possibile causa di una difficoltà nel nostro rapporto (difficoltà che spesso non esiste neanche), è già il primo segnale che qualcosa non va. Se non facciamo del male a noi e al nostro partner, come può la nostra libertà danneggiare il rapporto?

Il cambiamento di atteggiamento nell’altra persona è un secondo dettaglio da tenere a mente: può diventare aggressivo, o mostrare estrema fragilità, pur mantenendo la lucidità di addossarci delle colpe e indicarci delle conseguenze.

Il presunto autolesionismo del partner è sempre molto grave: è vero, non dobbiamo assolutamente ignorarlo, non possiamo sapere quando la minaccia è reale o no. Ma non deve essere un nostro gesto a scatenarlo o a placarlo, ma il percorso con un terapista e una persona esperta. In questi casi dovete chiedere sempre e subito aiuto.

Se ancora questi campanelli d’allarme non vi bastano, eccone un quarto: la minaccia continua. Ogni nostra azione viene critica dal partner, che ci minaccia di privarci di qualcosa, che sia materiale o morale, troppo presente anche in caso di figli. Un nostro gesto, giusto o sbagliato che sia, non può essere rapportato a minacce di privazione, di violenza, di ritorsione: non è amore, ma una gabbia in cui, qualunque cosa faremo, ci farà passare dalla parte del torto.

Le abilità del ricattatore emotivo

Anche i più indipendenti e sicuri rischiano di cadere in un ricatto emotivo, quando la relazione, solitamente tossica, ha il sopravvento. Il ricattatore emotivo, ovvero il partner, conosce i nostri punti deboli nel rapporto di coppia, e il valore che diamo alla relazione a due che abbiamo.

Il ricattatore emotivo, cogliendo uno spiraglio per entrare e mettere in discussione le nostre scelte, e sapendo che vogliamo il suo amore e la sua approvazione, ci minaccia, addossando a noi le colpe di qualcosa che potrebbe privarci di queste certezze che riponiamo nella nostra storia d’amore. Insomma, ci fa sentire in colpa, e ci fa credere che dobbiamo persino riconquistarci amore e fiducia.

Il ricattatore ha una grande abilità nel farci credere che quello che diciamo o facciamo non è la norma in un rapporto sentimentale. L’effetto è dunque quello di mettere in dubbio la nostra percezione della realtà, e persino di cosa sia giusto o sbagliato.

Spesso sono i modi gentili, fragili, persino timorosi, delle minacce a farci credere di aver torto: il partner o sta fingendo, o ha davvero bisogno di aiuto di un terapista, e non è limitando la nostra libertà che la sua situazione migliorerà.

Tutti questi fattori, spesso, ci portano a sentirci confusi, disorientati e ansiosi: il potere del ricatto emotivo è proprio questo, la capacità di farci dubitare delle nostre azioni, e manipolarci sui nostri punti deboli ben noti al partner.   Fate attenzione però: le persone che ricorrono al ricatto emotivo non sono, sempre coscienti di quello che fanno e non hanno un piano contro di noi. C’è dietro un modo di insicurezze o di mania di possesso che li porta a trasformarci nelle loro vittime. Questo è un esempio classico di relazione tossica.

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