Ci si domanda sempre se il problema, in una relazione, sia l’altro, ai nostri occhi emotivamente indisponibile, perché non sembra assecondare nessuno dei criteri importanti per noi. Eppure, quei criteri, spesso, sono dei paletti, perché, quelli emotivamente indisponibili siamo noi.
Conoscersi è un processo complicato per le persone e ci sembra che le relazioni svaniscono quando dovrebbero concretizzarsi. Se non sei sicura di cosa ti impedisce di uscire dalla tua strada e ottenere quella vicinanza che desideri, anche se quel desiderio è profondo, forse il problema sei tu. No, non temere, non stiamo dicendo che sei sbagliata, ma il tuo cuore, in questo momento non è aperto. Come capirlo?
VEDI ANCHE LifestyleAvere un partner evitante non è una passeggiata: come riconoscerlo e gestirloQuando sei tu ad essere emotivamente indisponibile?
Essere emotivamente non disponibile significa non essere aperti alle proprie emozioni e a quelle degli altri. Potresti allontanarti, evitare o ritirarti quando le emozioni si presentano, per vari motivi: la paura, il tentativo di evitare i conflitti, le scottature del passato, un tentativo di non essere vulnerabili, e quindi di essere feriti.
L’indisponibilità emotiva può essere causata da vari fattori, è vero, ma non sempre sono così palesi ai tuoi occhi, e finisci con l’incolpare il tuo partner. È necessario fare un lavoro interiore, magari con l’aiuto di un terapeuta, ma il primo passo, indispensabile, è quello di riconoscere che la chiusura è da parte tua. Di seguito abbiamo cercato di inquadrare i "sintomi" più evidenti che puoi rintracciare nei tuoi comportamenti.
Vuoi evitare i conflitti
Ovviamente il conflitto non è divertente per nessuno, e ci sono molte ragioni per cui qualcuno potrebbe voler evitare di parteciparvi, soprattutto se associa il conflitto ad abusi, caos o mancanza di sicurezza. È in questi casi che impari che le emozioni non sono sicure.
Ma il ripetuto evitamento dei conflitti può essere un segno di indisponibilità emotiva. Il conflitto può essere una bellissima opportunità per entrare profondamente in contatto l’uno con l’altro e conoscere il dolore e il passato dell’altro.
Stai sempre "bene" o sei indifferente
Se dici costantemente cose come "sto bene" o "non preoccuparti" quando in realtà non stai bene e c'è qualcosa che ti ha turbato o infastidito, è un buon indicatore che stai lottando per andare avanti, senza volerlo ammettere. Preferiresti fingere che le cose vadano bene per mantenere la pace invece di condividere come ti senti veramente e confidare che ci sia spazio per le tue emozioni. Questo comportamento non è sano per nessun tipo di relazione, e stai solo facendo del male alla coppia.
VEDI ANCHE LifestyleFleabagging: l’arte di scegliere sempre la persona sbagliata (e come smettere)Fai fatica a essere vulnerabile.
Sei socievole, parli tanto con gli altri, ma fai fatica ad aprirti veramente con le persone di cui ti fidi nella tua vita e a parlare loro delle tue paure, dubbi e insicurezze. Preferisci parlare di cose non correlate a te o concentrarti su qualcun altro invece che su te stessa. Sei una grande narratrici, ma eviti di connetterti ai sentimenti reali legati alla tua storia.
Questo significa non essere pronti ad aprirsi completamente con gli altri, a mostrare le proprie debolezze e la propria vulnerabilità. Dover lottare per essere vulnerabili è un indicatore del fatto che non ti fidi di te stessa o dell'altra persona con le emozioni che stai vivendo.
Potresti avvertire sensazioni nel tuo corpo quando stai vivendo una esperienza emotiva ma, invece di incuriosirti e andare a fondo, ti disconnetti da ciò che sta avvenendo. Qualcosa ti inibisce, specialmente in presenza d'altri, e ti impedisce di condividere quella sensazione, magari molto bella, con chi ti è accanto.
Non sei impegnativa o scegli partner che non sono impegnativi
Questo è un ottimo modo per salvaguardarti dal bisogno di essere connessa alle tue emozioni. Se non sei impegnativa (cioè scegli di non manifestare grandi richieste o esigenze) o scegli un partner che non lo è, non devi essere emotivamente disponibile, perché questo contrasto (anche a casi inversi), ti fa credere che vi compensiate. Mantenere casual il mondo dei bisogni e delle richieste in una relazione, è un buon modo per evitare di aprirsi alle emozioni profonde ed evitare di dover rimuovere nessuno degli strati: io non disturbo te, tu non disturbi me. E si ritorna anche su quel tentativo latente di evitare ogni conflittualità.
Hai difficoltà a entrare in empatia.
È molto difficile entrare in empatia con gli altri se non hai passato del tempo a connetterti alla tua esperienza emotiva con compassione, curiosità e gentilezza. È difficile avere spazio per gli altri quando non hai spazio per te stessa. E può essere davvero impegnativo connettersi emotivamente con un altro quando non si è pronti a provare neanche le proprie emozioni.
Così come potresti sentirti emotivamente disconnessa durante una conversazione, notare che hai effettuato il check-out o sentirti emotivamente distante mentre ascolti. Potresti affrettare la conversazione, iniziare a pensare ad altre cose o rispondere in modi che tentano di cambiare argomento.
Forse è un partner che vuole parlare di qualcosa di doloroso che sta accadendo nella sua vita. Forse è un amico che ti confida di una sfida che sta affrontando con uno dei suoi genitori. In ogni caso tu non ci sei, non sei pronta o persino interessata.