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Come capire se siamo noi a sottomettere il partner?

sotttomettere il partner
08-09-2023
E se foste voi a sottomettere il partner nella relazione che state vivendo? Ecco come capirlo e come agire per vivere un equilibrio e in un rapporto più felice per entrambi.
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Quando si è in coppia può capitare, e sembra che accada molto spesso, che tra le due persone che vivono la relazione possano esserci degli equilibri non proprio bilanciati, ovvero che uno dei due tenda ad essere dominante rispetto all’altro. Nulla di grave se la cosa è accettata e condivisa da entrambi e nemmeno se questo sbilanciamento è lieve, potremmo quasi dire “nella norma”. Diverso, però, è il caso in cui l’ago della bilancia penda molto di più da una parte piuttosto che dall’altra, arrivando a un punto in cui uno dei due sottomette il partner in modo aggressivo, prevaricante, monopolizzante, ecc.

Tutti atteggiamenti che vanno a minare la libertà e la personalità di chi li riceve e che non fanno bene né a lui/lei ne alla coppia. Ma cosa accade se ci si accorge di essere noi stessi a sottomettere il partner? E, soprattutto, come fare a capirlo?

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Atteggiamento dominante VS atteggiamento sottomesso

Come detto, e chi vive un rapporto di coppia lo sa, capita spesso di trovarsi a ricoprire un ruolo tra le due parti, che può essere dominante o sottomesso a prescindere dal sesso. Un ruolo che viene assunto anche in modo inconsapevole e che dipende dall’indole del soggetto, dalla personalità, dalla tipologia di rapporto che si vive, ecc. E che, in molto casi, contribuiscono al buon andamento della relazione. Quando però, questo genere di atteggiamenti diventano patologici, ecco che il problema può nascere eccome. E questo perché, in genere, il rapporto diventa talmente sbilanciato da creare problemi in chi lo vive.

Quando si vive una relazione di questi tipi, infatti, il soggetto dominate e quello sottomesso sono ben definiti e la vita quotidiana diventa talmente sbilanciata nel suo svolgersi da risultare anche opprimente e angosciante. Difficile da vivere.

Aspetti delle parti

Questo perché un partner dominante tenderà a voler monopolizzare la relazione, a voler prendere ogni decisione, dalle più banali come cosa mangiare per cena a quelle più importanti, arrivando anche ad assumere atteggiamenti aggressivi, sia verbalmente che nei gesti.

Il partner sottomesso, invece, sarà più “debole”, incapace di dire la sua e di far valere le sue opinioni o scelte, soffrendo e provando infelicità e insoddisfazione, ecc. Tutte condizioni che portano chi vive questa situazione a non stare bene e con lui/lei anche il rapporto di coppia.

Cosa fare quindi? Prima di tutto capendo il gioco delle parti, e soprattutto se siete voi a sottomettere il partner, per poter poi agire di conseguenza e cambiare sia voi e il vostro comportamento sia la relazione.

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Come capire se siete voi a sottomettere il partner

Ma come farlo? Beh sicuramente ci sono dei  comportamenti che possono darvi traccia dei ruoli assunti nella coppia, donandovi un’immagine piuttosto chiara del fatto di essere o meno voi a sottomettere il partner.

Per esempio la persona dominante tende ad avere un atteggiamento seduttivo e adulatorio verso l’altro con lo scopo di minare la sua sicurezza e fiducia in se stesso, oppure tende a colpevolizzare l’altro quando qualcosa non va come vuole, commiserando a parole e gesti la persona che ha davanti. Ma non solo, anche avere un atteggiamento ridicolizzante verso il/la partner è sintomo di sbilanciamento nella coppia e che siete voi a sottomettere il partner, così come l’utilizzare sempre un comportamento sarcastico o crudele, provando piacere nel far soffrire l’altro/a. E fino ad arrivare alla violenza verbale o a gesti violenti verso oggetti seguiti dal silenzio, un comportamento che vuole spaventare il/la proprio/a compagna suscitando sensi di colpa immotivati, timori, ecc.

L'origine dei ruoli

Un comportamento che, sia un caso che nell’altro, può derivare da paure che arrivano dall’infanzia, come quella dell’abbandono o di non riuscire ad appagare chi si ha vicino (per esempio per via dell’aver avuto dei genitori sempre insoddisfatti del loro operato e comportamento). Andando così a prenderne gli stessi tratti (dominante) o, nel caso del dominato, accettando i comportamenti del partner nell’intento di soddisfarlo, come non è riuscito a fare in passato.

In entrambi i casi, quindi, è importante riconoscere la parte che si sta “giocando” e agire per sradicare alla radice questi comportamenti, facendosi aiutare da un terapista e da uno specialista e lavorando su se stessi per trovare un proprio equilibrio e una serenità personale vera, che si rifletta anche nel rapporto che si vive in modo bilanciato ed equo.

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